Elisa's pov
Mi svegliai presto quella mattina, scesi in soggiorno e vidi Alvaro che parlava animatamente al telefono poi appoggiò quell'aggeggio metallico sul tavolo e sbuffò. Decisi di avvicinarmi, gli cinsi i fianchi con le mie mani e lo abbracciai da dietro.
-buongiorno Ely- mi disse lui. Si girò e mi diede un bacio sulla guancia.
Durante queste settimane io e lui avevamo legato tantissimo, eravamo sempre insieme, cosa che non mi dispiaceva affatto, andavamo al parco, in discoteca, al cinema e al ristorante insieme: siamo ormai inseparabili.
-ti va di accompagnarmi al centro commerciale oggi?- mi chiese facendo poi uno di quei suoi sorrisi a cui puoi rispondere solo affermativamente.
-certo- dissi -vado a vestirmi e poi andiamo anche a fare colazione: offro io.-
Salii in bagno e mi misi una maglia nera di un tessuto leggero e un jeans corto chiaro, ai piedi le superstar nere. I capelli li lasciai sciolti e mi misi un trucco di base: correttore e mascara.
Salii nell'auto e andammo in un bar poco distante dal centro commerciale.
-cosa desiderate?- ci chiese il barista.
-un cappuccino e una brioches al cioccolato e....- disse lui
-una brioches alla nutella con una spremuta d'arancia.- continuai la sua frase.
Dopo aver fatto colazione iniziammo a fare shopping, fu divertentissimo perché io sceglievo i vestiti che doveva provare lui e lui sceglieva i miei: ho provato di tutto e quando ritornammo in macchina mi faceva ancora male la pancia per il troppo ridere.
Quando sono con lui sto bene, è un ragazzo fantastico e anche se ha avuto alti e bassi li ha sempre superati con un sorriso sulle labbra.
-devo chiederti una cosa- mi disse lui.
-dimmi tutto.-
-stasera ti va di venire a cena con me?- oh porca carota. Alvaro. Morata. Me. Cena. Stasera. Svengo.
Dopo essere uscita dal mio stato mentale che vedeva me e Alvaro sposati con tanti bambini che correvano per un prato gli risposi che andava bene.
-come devo vestirmi?-
-elegante-
-va bene-
Poi calò il silenzio.
Quando arrivai a casa, mi feci subito una doccia e mi cambiai perché madre natura aveva deciso che quel pomeriggio mi sarebbe venuto il ciclo.
Mi misi un vestito bianco della Au che mi aveva generosamente prestato insieme alle scarpe. I capelli li legai in una coda che lasciava due ciocche più corte ai lati per incorniciarmi il viso.
Mi sentivo una principessa, quel vestito mi fasciava nei punti giusti e non era eccessivo.
Mi truccai leggermente con del mascara e un po' di ombretto per dare luce agli occhi, il rossetto era un rosa pesca e dopo essermi messa un po' di correttore per le imperfezioni e aver preso un giacchetto, scesi in soggiorno dove vidi Alvaro aspettarmi insieme a Simone. WAIT WAIT WAIT. COSA CAZZO CI FACEVA SIMONE VESTITO ELEGANTE VICINO AD ALVARO. FA CHE NON VIENE CON NOI. FA CHE NON VIENE CON NOI.
-Ely, dobbiamo dare un passaggio a Simo e ad una tipa in un posto, non è un problema vero?- ma dio santo! Perchè dobbiamo già partire così!
-no assolutamente no, nessun problema.-
In macchina mi fecero sedere dietro, da sola. Loro davanti ridevano e scherzavano, ma io ero confinata a stare li, da sola. Se dicevo qualcosa venivo zittita o ignorata e questa cosa mi faceva molto male. Il ragazzo di cui sono innamorata mi ignora in questo modo. Facevo prima a stare a casa nel letto mentre mangiavo del gelato perché sono sotto effetto di due tachipirine e un buscofen. Stupido ciclo. Stupido Alvaro. Stupida me che ci credo sempre.
Quando io e lui, dopo aver portato Simone da quella tipa, scendemmo dall'automobile ciò che vidi mi distrusse. Mi aveva portato al MC davanti a casa. Mi ero messa un bel vestito, delle belle scarpe, mi ero fatta i capelli e tu mi porti al MC che è a 10 metri da casa Juve.
-mi stai fottutamente pigliando per il culo?- urlai.
Lo vidi sbiancare. -no, perché?-
-vestiti elegante, sei bella, i baci, gli abbracci, le speranze e io che ci credevo, mi sono preparata ho impiegato quattro ore per rendermi presentabile, sai che odio i tacchi e ancora di più i vestiti e le gonne e tu mi dici ELEGANTE, ed io da brava rincoglionita ci credevo. Sai cosa ti dico...-
-TI AMO OK?- mi disse.
-amo questi tuoi scleri, amo svegliarmi accanto a te alla mattina e amo farti i massaggi sulla pancia. Ero troppo in ansia, avevo prenotato al ristorante "La Lontra", ma ho disdetto tutto perché pensavo non ti sarebbe piaciuto, solo che mi dispiaceva stare a casa. Simone poi è stato un imprevisto mi ero dimenticato che gliel'avevo promesso. In macchina ti vedevo dallo specchietto che stavi male e pure io stavo male a pensarti triste per colpa mia.
Tu sei la mia ancora, non vedi anche in campo? Quando sei li a vedermi e a fare il tifo per me cerco sempre di dare il massimo. Ho sempre saputo che tu eri sei e sarai la ragazza giusta per me, però poi quando hai baciato Leo, il mio cuore si è spezzato e tutto il mondo che avevo programmato con te mi è caduto addosso, così ho cercato di dimenticarti inutilmente perché tu venivi da me e io non sapevo dirti di no.
Io ti amo. Odio l'idea che qualcun altro possa averti o sfiorarti. Non saprei con certezza dirti se ti ho amata dal primo istante, o se è stata la seconda volta che ti ho visto, quando eri allo stadio ed io avevo appena fatto gol e tu sorridevi, o la terza o ancora la quarta volta. Ricordo però con certezza quando sei venuta a casa mia, con due scoccaci rossi sulle guance e il fiatone per la corsa che avevi fatto e mi sono reso conto che il resto del mondo spariva quando ero con te. Avrei voluto baciarti, ma non l'ho fatto quindi ora tappati quella bocca e stai zitta perché sto per baciarti.-
E così fece, quella fu la situazione che coronò il mio sogno.
Lo amavo con tutta me stessa e con quella frase mi aveva spiazzato.
Ci staccammo da un bacio bellissimo e gli sorrisi.
-ti amo anch'io Alva-
Ci furono altri baci e altri sorrisi spontanei fino ad arrivare a casa.
Quello era l'inizio. E la fine era lontana.
SPAZIO A MEEEEEEEEE
GOODMORNIG EVERYONE
SONO TORNATA CON UN CAPITOLO WITH A LOT OF AMOUR.
PERDONATE ME E IL MIO IMMENSO RITARDO PERò HO TROPPI IMPEGNI E FACCIO FATICA A TROVARE SPAZIO PER AGGIORNARE.
SONO ANCORA FELICE PER IL GOAL DI MORATA DI IERI SERA E PER QUELLO DI MANDZUKIC, L'OTTIMA PARTITA DEL NOSTRO CAPITANO MI RENDE SEMPRE Più ORGOGLIOSA DI QUESTA SQUADRA CHE TUTTI DAVANO PER SPACCIATA A SETTEMBRE DOPO QUALCHE SCONFITTA.
MOLA MIA LEUN, CHE I PROGRESSI E LE CONQUISTE ARRIVANO SE SAI ASPETTARE E SE SAI FARE LE COSE CON GRINTA E VOGLIA DI VINCERE.
SEMPRE ORGOGLIOSA DI VOI, CAMPIONI!
POVERO MARCHISIO PERò, PER QUALCHE MESE NON POTRà TORNARE A FARCI SOGNARE SU QUEL CAMPO!
BUONA GUARIGIONE PRINCIPINO!!!!
JUVENTUS CAMPIONE D'ITALIA
COSA NE PENSATE DEL CAPITOLO?
VE GUSTA?
FATEMI SAPERE, CRITICHE SEMPRE BEN ACCETTE.
AL PROSSIMO CAPITOLO
A BIG KISS AND HUG
-Auro.
STAI LEGGENDO
ABBRACCIAMI E DORMI |PD e AM|
FanfictionHO CAMBIATO IL TITOLO DELLA STORIA HO CAMBIATO LA COPERTINA DELLA STORIA Dove due sorelle caratterialmente e fisicamente opposte hanno in comune solo una cosa: la passione per il calcio e per la Juventus . Aurora e Elisa Agnelli, figlie del preside...