La Vagamondo

Parte 7

Rosie cominciò a dormire nella sua camera; cominciò a rimanere chiusa la notte nella sua stanza e cominciò a camminare per riuscire a fare qualcosa, visto che non poteva permettersi di ricevere soldi senza fare nulla.

Trascorsero due settimane e ormai la sedia a rotelle non le serviva più.

La mattina Tom non era a casa, tornava per le tre dal lavoro e quando arrivava l'abitazione era pulita ed il pranzo pronto.

Tom, aveva paura di Rosie. Non voleva ammetterlo a se stesso, ma la realtà era che ne aveva il terrore; per come lo guardava; per come lui la guardava.

Tornato dal lavoro si sedette al bancone per mangiare ciò che gli aveva cucinato Rosie. <<Ti piace?>> gli chiese come ogni giorno. Tom annuì come faceva ogni giorno.

In realtà Rosie cucina malissimo, in fondo non ci si poteva aspettare molto da una ragazza che non aveva mai avuto una cucina; ma Tom non gli disse mai la verità. Mangiava ciò che lei cucinava per lui, e poi si andava a lavare veloce i denti per scacciare il sapore cattivo che gli rimaneva in bocca.

<<Sai, da una parte sono contenta che quel proiettile mi abbia colpito>> disse Rosie appoggiando i gomiti al bancone <<perchè dovresti esserlo?>> chiese Tom cercando di non fare smorfie di disgusto mentre mandava giù un altro boccone. Rosie rise di cuore, <<guardami!>> esclamò. Roteò su se stessa facendo svolazzare il leggero vestito in pizzo che portava. <<Questo io lo potevo solo guardare nelle vetrine. Neanche avevo il diritto di immaginarmelo addosso>> sorrise.

Rosie guardò Tom in quegli occhi bruni e profondi, per poi tornare seria <<no sinceramente, sono contenta perché mi ha portato a te. Sei un bravo ragazzo Tom>>.

Rimase impietrito. Ancora quella sensazione che si manifestava solo in presenza di Rosie, lo pervase.

<<Ok>> rispose secco, senza neanche guardarla, in modo da scacciare o nascondere qualsiasi emozione provasse, perchè forse, anche lui era grato a quel pezzo di metallo per averle trafitto il fianco.