Harley se ne stava sulla poltrona di camera sua,osservando continuamente le nuvole grigie,ascoltando il suono delle gocce che sbattevano sulla vetrata della camera. Rifletteva continuamente,J aveva ricevuto una chiamata 'importante' ed era uscito imprecando qualcosa.
Così resta immobile a fissare il vuoto.
Dopo un po' si presenta dinanzi a lei un Joker spettinato con gli occhi bordeaux. Ha paura soltanto a guardarlo.
'Harley dobbiamo parlare.'
'Va bene...'
'Ho una proposta da farti.'- dice l'uomo lentamente
'Mister J,lo sai che farei di tutto per te.'- si avvicina gattonando alla fine del materasso.
'Devi far innamorare il Commissario Gordon.'- dice guardandola sofferente.
'Cosa?'- urla
'Lo so,non sarà facile,ma se vogliamo avere in pugno Ghotam City,dobbiamo colpire il punto preciso di tutta questa messa in scena.
Harley non può credere alle parole che sta pronunciando l'uomo che ama.
Non può credere che la stia vendendo ad uno dei uomini più importanti di Gotham.
'T-tu mi stai vendendo ad uno sconosciuto,per cosa? Per avere il potere di Gotham? VAFFANCULO!'- urla Harley con le lacrime agli occhi per l'ennesima volta in due giorni.
Esce dalla camera infuriata,scende le scale e tira un calcio al mobile accanto a lei,sussulta per il dolore improvviso e urla.
'Harley,tutto ok?'- sente la voce di Jonny davanti a lei
'Si! Se solo non fosse per il fatto che J mi venderà ad uno sconosciuto! Non sono una cazzo di puttana!'
'Calma calma calm-'
'CALMA UN CAZZO!'
//
Harley si trova nella lussuosa limousine nera verso uno degli eventi più importanti di Ghotam City,un evento di beneficienza.
La sua pelle è pura e pallida,senza nessun tatuaggio o trucco sbavato,indossando semplicemente sulle labbra un rosso accesso.
Alla fine ha deciso di accettare,non proprio,diciamo che è tutto merito della dose di Elettro Shock.
Indossa un vestito rosso che evidenzia le sue forme accentuate.
Jonny è alla guida,nel frattempo le ripete tutte le regole del 'piano'.
Scende dalla macchina e i flash delle macchinette la riprendono,il suo falso nome era Jess Barrett,figlia di un famoso avvocato di Chigago,morto qualche anno fa che lasciò l'intera eredità alla ragazza.
Sorride ai flash,e risponde alle domande.
Entra e gli occhi di tutti sono sulla ragazza nuova,elegante e sensuale che lascia senza fiato.
Come previsto,lo sguardo del commissario è puntato sulla bionda e non perde l'occasione per andarle a parlare.
Si avvicina e
'Mi scusi il disturbo,volevo conoscere una ragazza bella come lei. Piacere Commissario Gordon.'- porge la mano venosa verso quella delicata e la stringe lievemente.
'Piacere Commissario Gordon..'
'Chiamami pure Jim,mi dia del tu.'- sorride
'Grazie Jim,ti va di andare a prendere qualcosa da bere?'
'Ma certo Jess.'- sorride a trenta due denti per poi porgere la mano alla bionda imbarazzata.
'Come fai a sapere il mio nome?'
'Io so tutto Jess,non ti preoccupare,ora pensa solo a divertirti.'
Per tutta la serata,il corpo di Jess ovvero di Harley,inietta litri di alcol,viene volteggiato e toccato dal commissario Gordon.
È impressionante come nessuno abbia notato la somiglianza incredibile ad una delle criminali più pazzoidi di Ghotam City.
Ma quando la serata finisce,Jim si offre per darle uno strappo,e la serata finisce tra le lenzuola.
È inutile dire che,all'interno del reggiseno di Jess,vi era attaccato una micro telecamera,dove Joker poteva osservare tutto.
Harley faceva tutto per J,e anche se stare a letto abbracciata con un altro,non significava che si era già sbarazzata del Joker.
Anzi,non è proprio il caso di parlarne,anche perché il Joker si trova in mezzo ad una pozzanghera di vetri rotti,con le mani insanguinate,che urla come se fosse posseduto.
Joker si sta man mano pentendo di quello che ha spinto a fare alla sua donna.
Ha paura,che l'unica cosa a cui tiene veramente potrebbe scappargli così dalle mani come se fosse nulla..//
Haaaaaaaloaaa come va la scuola? Buon rientro a tutti !
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mad l(augh)ove / joker & harleyquinn
FanfictionHai idea di cosa significhi essere pazzo di qualcuno? Lui se ne approfittava dei miei sentimenti. Lo ha sempre fatto. Sapeva che nonostante le sue assenze io sarei tornata, perché lo amavo. E lui lo aveva capito prima di me ,nonostante avessi cerca...