You're My Star

Gli amici ci fanno vivere

Jane's pov

Sono devastata, da quando Mau mi ha urlato contro questa mattina non sono ancora riuscita ad alzarmi dal letto nonostante tutte le insistenze di mamma e la voglia di vedere il mio Barry ma davvero non riesco ad alzarmi dal letto. Sembra che tutti i miei muscoli non rispondano più ai miei comandi, fanno ciò che gli pare. Mamma mi ha tolto le brioches e mi ha portato il pranzo, ma non ho toccato neanche quello. È da ieri sera che non mangio ma non sento fame, non sento sete, non sento niente a parte il fatto che senza Maura nulla abbia senso. Non capisco come faccia a credere a quell'idiota di Casey che farebbe di tutto per riavermi, per riconquistarmi, per far finire la nostra storia ma noi dobbiamo essere più forti, dobbiamo fargli capire che il nostro amore è più forte di ogni bugia, che non potrà abbatterci mai perché io e Maura crediamo l'una nell'altra e troveremo o meglio troverò il modo per venir fuori da questa situazione. So perfettamente che non mi renderà facile la vita, che non mi renderà facile spiegarle che tutto ciò che ha detto Casey è falso, ma ci riuscirò perché la amo e non mollerò.

«Jane» mi chiama qualcuno da fuori dalla porta

«Lasciami in pace, Ma'. Non ho bisogno di nessuno ora, se non di Maura» la spedisco via

«Non sono la mamma Janie»

«Vattene Frankie, quello che ho detto vale anche per te»

«No, la mia sorella preferita sta male e io non la lascio da sola» dice

«Sono la tua unica sorella» gli faccio notare

«Si, ma se non lo fossi saresti comunque la mia preferita. Ora lasciami entrare, farò come quando eravamo piccoli, nessun Rizzoli deve affrontare le sue paure, le sue tristezze da solo. Io ti aiuterò Jane, come tu hai sempre aiutato me»

«Sai che tutti queste parole non mi toccano Frankie»

«Invece si che ti toccano. Lo so, ti conosco. Sei mia sorella, ti conosco da tutta la vita, puoi cercare di ingannare chi vuoi ma me no. Sai perfettamente che con me non funziona, che con me non può funzionare perché ti ho visto nei tuoi momenti migliori ma anche nei momenti peggiori. Ti sono sempre stato vicino come tutte le persone che ti amano, abbiamo sempre cercato di starti vicino ma tu ce l'hai sempre impedito per il tuo immenso orgoglio, non vuoi accettare di essere debole che a volte non sai cavartela da sola. Ma a questo serve la famiglia, a questo servono gli amici a supportarti, ad aiutarti, a sopportarti, a farti ridere se stai male, a tirarti su il morale anche quando credi che non ci sia un'uscita, a farti vedere quella luce in fondo al tunnel che sarà la tua salvezza. A questo servono oltre che a potersi sfogare, poterli insultare anche quando non c'entrano nulla con la tua incazzatura, a picchiarli per tranquillizzarsi, a usarli come cuscini umani, a ripetergli sempre le stesse cose senza che ti dicano nulla, a scherzare, a vivere Jane. Gli amici ti aiutano a vivere perché senza loro nulla avrebbe senso, ora ti prego fammi entrare perché so che sei lì accoccolata sul letto piangente ma non ti fai sentire per orgoglio, so che ti serve un abbraccio anche se non lo dirai mai, so che ti vuoi sfogare con me e so anche che appena ti sarai ripresa ti alzerai da lì con una sola meta. Maura. La troverai e le spiegherai tutto, anche se non ti vorrà vedere, anche se non ti vorrà parlare, anche se non ti vorrà ascoltare, anche se non ti vorrà perdonare, ma alla fine lo farà perché ti ama, perché tu la ami, perché vi amate Jane e l'amore vince tutto. Fammi entrare per favore»

«È aperto» dico per poi continuare a piangere stavolta senza preoccuparmi del fatto che lui o chiunque altro possa sentirmi perché so che non mi giudicherà mai

«Grazie» riesco solo a sussurrargli quando mi si sdraia accanto avvolgendomi con le sue braccia

«Quando sarai pronta io sarò qui pronto ad ascoltarti Jane, prenditi tutto il tempo che ti serve» risponde piano per poi zittirsi e lasciarmi il tempo necessario a calmarmi e a prepararmi a spiegargli tutto