Casa dolce casa

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È passata circa una settimana dalla sera in cui Casey si è presentato a casa nostra, devo dire che ora ad animo calmo mi rendo conto che ho apprezzato il fatto che sia venuto. L'ho amato molto prima che mi lasciasse perché non volevo sposarlo e adesso sono felice che l'abbia fatto perché se no non sarei qui sdraiata sul divano della casa di quella persona che un tempo era la mia migliore amica, non che adesso non lo sia più che sia chiaro, ma adesso condividiamo molto di più che semplici conversazioni, segreti o discussioni; ora ci amiamo condividiamo momenti diversi e al contempo simili a quelli che vivevamo prima. Per esempio, sono certa che Maura sarebbe comunque corsa a consolarmi anche se fossimo state ancora solo migliori amiche ma così, ecco come dire... così l'ho apprezzato di più.
Quando io e Casey ci siamo lasciati mi sono praticamente trasferita qui, da Maura, perché era l'unica che potesse consolarmi anche se ciò implicava convivere con mia mamma. Ora che stiamo insieme quasi apprezzo che mamma viva così vicino, posso correre da lei se sento il bisogno di un consiglio su sorprese, da quando è nato il piccolo che ora si trova tra le mie braccia dormiente posso chiamarla ed essere certa che in meno di un minuto sia al mio fianco. Ora che sto con Maura mi sento migliore, sono cambiata, ma non perché sia stata lei a farlo lei mi ha appoggiato mostrandomi quale fosse la strada giusta da percorrere ma non mi ha mai pressato ed è per questo che la amo e che per sempre l'amerò. Voglio sposarla, anzi sento il bisogno di farlo, vorrei che il bambino crescesse in una famiglia non solo di fatto ma anche legalmente. Si, ho deciso, le chiederò di sposarmi. Devo solo trovare il momento adatto, il modo adatto, l'atmosfera adatta, l'anello adatto, le parole adatte...

A interrompere i miei pensieri sempre più catastrofici sulla mia prossima richiesta di matrimonio è il rumore della porta che si apre e la voce della persona che amo più al mondo che mi annuncia di essere a casa, mi alzo dal divano facendo attenzione a non svegliare Barry per andare a salutarla

«Ciao amore» le dico poco prima di poggiare le mie labbra sulle sue

«Hey, tutto ok? Non sentivo rumori ed ho pensato che fossi uscita»

«No, stavo solo pensando con il mio piccino dormiente in grembo»

«Oh, e a che riguardo?»

«Ti ho già detto milioni di volte che i comuni mortali dicono ‘A cosa?’» rido

«Si, il concetto è lo stesso quindi non fare storie» dice riuscendo dalla porta per andare a prendere le borse della spesa dal baule dell'auto

«Ti aiuterei se non fosse che ho Barry in braccio» prorompo per cercare di farle dimenticare della discussione riguardo i miei pensieri di poc'anzi

«Tu stai pure lì tranquilla, al massimo preparerai cena»

«Evvai, non vedevo l'ora» esclamo sarcastica e ricevo in risposta una sua occhiataccia, chiudo la porta alle sue spalle e la seguo in cucina

«Cos'è passato di qui? Un tornado?» chiede nel vedere il caos che ho combinato sul marmo della cucina

«Ho fatto merenda» spiego semplicemente

«Vedo» esclama ridendo

«Amore, che ne dici se domani sera ti porto a cena?» chiedo

«Cosa festeggiamo?»

«Deve per forza esserci un motivo se voglio portare a cena la mia ragazza?»

«No, certo. Solo che non lo facciamo mai»

«Non ti preoccupare, recupereremo» rispondo e lei scoppia a ridere

«Va bene, ma...»

«Ecco qui che iniziamo con i ma ti porto a cena io quindi ne maperò sono graditi»

«Una piccola cosuccia» insiste

«Per una volta non puoi goderti una cena senza programmarlo tanto?» chiedo con un sorriso stampato in faccia

«Beh ecco vediamo... No» è la sua risposta

«Non mi piace affatto questa risposta» dico avvicinandomi a lei passando accanto all'ovetto per posare il piccolo

«Che fai?»

«Mi prendo cura della mia mo...» mi blocco prima che la mia bocca mi tradisca «Ragazza» mi correggo avvicinandomi a lei da dietro e iniziando a baciarle il collo

«Jane»

«Uhm» rispondo

«Sto cercando di cucinare»

«La mia cena oggi è già pronta, e solo io posso scaldarla» dico maliziosa

«E va bene» dice lei girandosi e iniziando a mangiarmi le labbra

«Speriamo che Barry non si svegli proprio ora»

«Si, non sopporterei un interruzione»

Ma l'interruzione arriva, anche se non da parte del piccolo...

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