La mia stella...

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«Dove mi stai portando?» chiedo alla mia ragazza mentre mi trascina su per le scale con una benda sugl'occhi

«In un posto che sono certa che amerai» risponde

«Ti sembra una risposta?!» chiedo divertita

«Certo» risponde ovvia

«Mau... Non mi puoi dare un indizio?»

«No» dice piccata

«Eddai» faccio il labbruccio che la fa sempre cedere

«Eh no, stavolta non mi freghi. Ho deciso di farti una sorpresa e non mi farai cedere così»

«Sai che odio le sorprese»

«Spero che questa l'amerai»

«Uffa...» dico e sento una porta aprirsi e una ventata di aria fredda mi colpisce il viso «Perchè siamo uscite? Come abbiamo fatto ad uscire?»

«Calmati, siamo quasi arrivate. E per la cronaca, siamo uscite ma non dalla porta principale»

«Dove ci troviamo Mau?» la supplico

«Verificalo da te» mi sprona

«Ciò significa che posso togliere la benda?» chiedo emozionata

«Si, amore»

«Era ora» esclamo snodando il laccio che mi impediva di vedere
Sono sul tetto, credo, vedo solo tetti attorno a me, quindi si sono sul tetto per forza. Alzo lo sguardo e vedo solo il cielo, il cielo nero pesto tutto pieno di stelle, lo amo il cielo di notte, l'ho sempre amato. Da piccola papà mi portava a vedere le stelle e mi insegnava a riconoscerle, mi metto a cercare le costellazioni che ricordo: l'Orsa Maggiore, l'Orsa Minore (i più conosciuti), il Leone (il mio segno zodiacale), il Lupo (il mio animale preferito per il suo coraggio e carattere) e infine lo Scudo (simbolo dei guerrieri, cosa che ero per mio padre).

«Amore» mi chiama Mau «Cosa guardi?»

«Sai, papà mi portava sempre a vedere le stelle. Era uno dei nostri passatempi preferiti o andavamo alla spiaggia di notte per riconoscerle lontani dalle luci cittadine per vederle bene oppure andavamo nei parchi, nelle parti interne dove le luci non arrivavano»

«Che bello Jane. Ho pensato di farti una sorpresa, non pensavo conoscessi così bene le stelle! Devi sapere che quando io ero piccola mio papà non era mai a casa, cosa che sai, e io guardavo sempre il cielo pensando "Se per caso guardasse il cielo in qualsiasi momento, staremo guardando la stessa cosa. Sia pure per solo qualche istante". Lo facevo tutte le volte che andava in viaggio per lavoro e con il tempo ho imparato a riconoscere anche qualche costellazione»

«Anch'io riconosco qualche costellazione. L'Orsa Maggiore, l'Orsa Minore -sai sono le più conosciute-, il Leone -mio segno zodiacale-, il Lupo -mio animale preferito- e infine lo Scudo -simbolo dei guerrieri-» le dico indicandoglieli ad uno ad uno mentre parlo e spiegandole cosa significhino per me

«Io riconosco la Stella Polare, mamma mi diceva sempre di fare affidamento su di lei se avessi avuto bisogno di qualcosa. Lei mi avrebbe controllato da lassù e mi avrebbe protetto sempre. A volte ci parlavo anche, le chiedevo di far smettere di litigare mamma e papà, di farlo restare a casa più spesso, di seguirmi per la mia strada e di farmi un segnale nel caso sbagliassi qualcosa. Con il tempo avevo imparato a capire che quando era più luminosa significava che qualcosa di bello era appena accaduto o doveva accadere presto. Il giorno che ti ho conosciuto brillava in una maniera che non avevo mai visto prima Jane. Anche lei si è accorta di quanto tu sia importante, anche il giorno della nascita di Barry luccicava molto, ma meno del giorno nel quale ti ho conosciuto, quel luccichio non si ripeterà per nessun altro, solo per te. Perché il vero amore si incontra una sola volta nella vita e, tu sei il mio vero amore» dice inginocchiandosi « Jane, vuoi far sapere a tutti che sei il mio vero amore, vuoi rendere tutti partecipi del grande amore che ci lega? Amore, mi vuoi sposare?»

A queste parole scoppio a piangere e inginocchiandomi rispondo...














Ho scritto questo capitolo stamattina andando a scuola, spero vi piaccia.
Vedremo cosa risponderà Jane...

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