Epilogo

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10 anni dopo

«Bar, quante volte ti ho detto di aspettare le tue sorelle fuori da scuola?» chiedo a mio figlio

«Ma mamma, non voglio far loro da baby-sitter. Poi i miei amici mi prendono in giro» si lamenta lui

«E tu tieni più a loro che alle tue sorelline?»

«No, però sono sempre i miei amici»

«Se sono veri amici capiranno» gli faccio notare

«Jane» interviene Mau «Smettila di sgridarlo. Ha pur sempre 11 anni, vuoi che ti ricordi com'eri tu alla sua età con i tuoi fratelli?»

«Non lo puoi sapere con certezza, conosci solo i racconti di mamma» le rispondo piccata

Lei mi guarda scuotendo la testa ridendo «Ragazze! A tavola» urla poi a gran voce richiamando le due gemelline che abbiamo adottato poco dopo la loro nascita, 8 anni fa

«Eccoci» dicono entrando

«Avete lavato le mani?» chiedo come ogni volta che arrivano a tavola

«Si, Ma'» dico sorridendo

«Meg, spostati» dice Moira a sua sorella Meghan «Quello è il mio posto»

«No Oi» dice chiamandola con quel soprannome che usa solo lei

«Sono Moi, Moir, ma non Oi Meg» si lamenta come sempre

«Io ti chiamo Oi. Accettalo, e lo posso fare solo io»

«Si. Le mie amiche mi chiamano Moi e mamma e Bar mi chiamano Moir... Non vi potete mettere d'accordo?»

«Ragazze, per una volta possiamo fare pranzo senza i soliti battibecchi?» ride Mau

«Ma' lo sai, non sono capaci» risponde per le sorelle Bar

«Non rispondere per noi. Sappiamo parlare» si alleano come sempre le gemelle contro il fratellone

«Basta, vi prego» dico portando gli occhi al cielo ma sorridendo. Amo questa quotidianità

«Ma', sappiamo che ami i nostri battibecchi, le nostre urla e i nostri litigi in giro per casa» dice Bar

«Si mamma. Lo sappiamo» dice Meg

«Va bene, va bene» mi arrendo «Ora mettetevi a tavola che ci sono le lasagne»

«Le lasagne?» chiedono entusiasti in coro «Quelle della nonna?»

«Cos'hanno che non vanno le mie?» chiede Mau come sempre quando si fanno accenni alla sua cucina

«Amore, sai che la tua cucina ci piace» dico cercando con lo sguardo l'approvazione dei miei figli

«È vero mamma» la rassicura Meg

«Beh, però sappiamo tutti che quella della nonna è più buona» commenta Moir

«Moira!» la sgrida amorevolmente il fratello «Non dire queste cose»

«Che c'è? È vero!» esclama facendo abbassare lo sguardo a una Maura ferita

«Ma quello è il compito delle nonne» dice Meg cercando di riparare il danno della sorella che resasi conto di ciò che ha scatenato la sua frase si affretta a dire «Ovvio mamma. Il compito delle mamme è di aiutare i figli a crescere, a insegnargli le buone maniere, a farli ridere, a tirarli su se sono tristi, a appoggiarli nelle loro scelte, a amarli e posso assicurarti che questo tu, anzi voi - si corregge subito - lo fate perfettamente. Se poi si sa cucinare bene è solo una cosa in più, viziare i nipoti con il cibo spetta alle nonne»

«Grazie Moir» dice Mau sorridendo finalmente

«No, scusa mamma. Non volevo dire quelle cose, non ho avuto molto tatto. Ma tu devi ricordarti che se noi siamo così, come siamo ora, è solo grazie a te e mamma quindi dovete sentirvi fiere di voi, tanto come lo siamo noi di voi» continua Moir

«Oi, da quando sei così intelligente?» chiede stupita la sorella

«Riesci sempre a rovinare tutto Meg» la accusa Bar

«Parla lui...»

«Io non rovino mai nulla...» si difende

«Sarà anche però non fai ciò che ti chiede mamma»

«Va bene» intervengo «Basta, ora mangiamo che se no le lasagne vengono fredde»

Durante il pomeriggio sto pulendo casa e passo davanti alla camera delle ragazze e le sento parlare, so che non sta bene origliare i discorsi soprattutto delle proprie figlie, mi sarei arrabbiata un sacco se avessi mai scoperto mamma origliare i miei discorsi con Frankie o Tommy, ma nonostante questo la curiosità vince e mi fermo ad ascoltare cosa si dicono

«Lo sai che siamo come gli altri» sta dicendo Moir a Meg, di cosa parlano?

«I nostri compagni ci prendono in giro perché non abbiamo un papà» dice Meg tirando su con il naso “Non posso permettere questo” penso cercando di entrare ma ricordandomi che non dovrei essere lì, che non dovrei aver sentito quelle parole quindi me ne resto buona dietro la porta

«Jane e Maura si amano come i genitori di Alfred o di Steffy, solo che sono una coppia diversa dai canoni classici Meg»

«Oh Oi, non posso sopportare che non le ritengano abbastanza per noi» si lamenta ancora Meg «Almeno loro si amano e ci amano. Non come i genitori di Genny che litigano sempre oppure come quelli di Sarah che sono divorziati»

«Quello che dicono gli altri non ti deve importare Meg, mums - dice usando quel soprannome che ci affibbiato da piccola per chiamarci entrambe - ci amano un sacco e noi amiamo loro. Questa è la ricetta di una famiglia, i componenti non importano»

«Hai ragione, non devo preoccuparmi se loro non capiscono. Noi sappiamo cosa facciano e siamo fiere di loro tanto quanto loro lo sono di noi» afferma Meg «Mums hanno fatto molto per noi e se qualcuno non lo capisce, vuol dire che non ci conosce e merita di essere nostra amica. Non merita di starci accanto perché solo chi riesce a vedere l'amore merita due ragazze che sono state adottate e cresciute da esso»

Sono fiera delle mie bambine, avrei voglia di entrare li è abbracciarle ma trattenendomi mi allontano dalla porta con sorriso sulle labbra e il cuore felice.

Amo le mie piccole, il mio Barry e la mia Mau e so per certo che loro fanno lo stesso. Non potevo chiedere di meglio. Amore è il motto della mia famiglia e io ne sono fiera perché in essa l'Amore regna sovrano.

La Rizzoli Isles family trabocca d'Amore e non smetterà mai di farlo

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