Matrimonio

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Jane's pov

Sto avanzando sulla sabbia, scalza esattamente come la donna che mi trovo di fronte. Si, scalze. È l'unica cosa che abbiamo concordato e chiesto agli invitati, bisogna essere scalzi. La vedo aprire la bocca e fissarmi in modo poco casto appena nota il mio vestito, ma certo io non sono da meno. Non so cosa darei per strapparle quel vestito di dosso e farle urlare ripetutamente il mio nome, qui, su questa spiaggia però devo trattenermi viste le numerose persone, forse non tanto numerose visto che abbiamo deciso di fare una cosa molto intima, che sono a pochi metri da me. Mi fermo davanti al palco dove starà il parroco, circondato di rose bianche che si intonano perfettamente con il vestito di Maura, pochi istanti dopo vengo affiancata da Maura e la fisso negli occhi trattenendomi dal saltarle addosso. Ci giriamo contemporaneamente per allontanare i nostri accompagnatori che si posizionano a pochi metri da noi vicino agli altri due testimoni

«Siamo qui tutti riuniti per celebrare l'unione tra queste due donne» inizia a parlare il prete mentre io e Mau ci guardiamo negli occhi «Queste due figlie di Dio che hanno deciso, davanti a tutti noi, di rendere il loro legame infinito e pubblico» continua e io sono sempre più agitata. Sta per arrivare il momento che temo di più, so già che mi metterò a piangere, sia mentre parlerò, sia mentre ascolterò Maura parlare. «Ora, se qualcuno ha qualcosa da dire parli ora o taccia per sempre» a queste parole, fortunatamente, segue solo il rumore delle onde che s'infrangono sul bagnasciuga «È il momento delle dichiarazioni» annuncia e il mio cuore inizia a battermi nel petto tanto da farmi temere che possa uscire da uno momento all'altro

«Jane» prende la parola Maura come previsto «La prima volta che ti ho incontrata, nove anni fa ormai, sono subito rimasta folgorata dalla tua allegria. Sei una persona gioiosa, sempre con il sorriso sulle labbra, felice. Questo però non è sempre un bene, non sai affrontare le tristezze, ma sei forte e fai finta di niente e lasci che tutti pensino che non ti tocchino quando chi ti conosce, chi ti ama, sa perfettamente che non è così ma che lo fai solo per orgoglio. Sei molto orgogliosa Jane e questo tutte le persone qui presenti lo sanno, ma nonostante tutto ti sono rimaste accanto, semplicemente perché i tuoi pregi sono molto più numerosi dei tuoi difetti. La nostra storia è stata una storia difficile, ma sono felice di essere riuscita a abbattere la tua corazza facendoti sfogare con me. Ti amo Jane, e non smetterò mai di farlo» quando finisce il suo monologo entrambe abbiamo le lacrime agli occhi, ma non siamo le sole ad averle. Anzi qualcuno le ha anche sulle guance e sulle labbra...

«Maura» dico richiamando tutto il coraggio, la calma e la lucidità che mi rimangono «La prima volta che ti ho vista sinceramente ho pensato che fossi una semplice secchiona che non ha mai avuto amici perché non pensava altro che allo studio. Non mi sono sbagliata di molto in realtà, però l'unica cosa che ho tardato a capire è quanto il fatto che se tu non avevi amici, non dipendeva dal tuo carattere ma dalle scelte che avevi fatto. Hai un carattere d'oro Maura, sei simpatica, sai ascoltare e dai consigli spettacolari, sei un po' testarda e fare pace con te è sempre difficile però non mi sono mai data per vinta. Perché una volta resami conto della gemma preziosa la quale sei, ho capito che non posso più vivere senza te. Senza te sono come la Nutella, nulla. So che non è un paragone molto romantico ma è davvero ciò che sento, io senza te sono nulla. Sono una buona detective o così dicono ma se lo sono è solo grazie al medico legale che mi da le informazioni primarie e principali del caso, sono una bella persona ma solo grazie alla mia migliore amica, riesco finalmente a esprimere i miei sentimenti senza farne un caso di stato solo grazie alla mia ragazza che mi ha insegnato la forza dell'amore. Ti amo Mau, sempre» finisco e mi rendo conto che delle lacrime calde scendono veloci sulle mie guance e delle lacrime simili corrono su quelle di Maura

«Jane Clementine Rizzoli vuoi ti prendere la qui presente Maura Dorothea Isles come tua legittima sposa?» mi chiede il prete

«Si lo voglio» esclamo decisa

«E vuoi tu, Maura Dorothea Isles, prendere come tua sposa la qui presente Jane Clementine Rizzoli?»

«Si lo voglio» dice decisa Mau, l'ha detto ora siamo sposate

«Voi» cosa? Perché continua? «Thomas Rizzoli, Vince Korsack, Frank Rizzoli e Cailin Martin confermate l'amore di queste due due giovani?»

«Si» dico tutti e quattro contemporaneamente

«E testimoniate la loro unione?»

«Si»

«Jane Rizzoli e Maura Isles vi dichiaro moglie e moglie, le spose possono baciarsi» dice finalmente la frase che aspetto dal primo momento che ho visto Mau, mi giro e poggio amorevolmente le mie labbra sulle sue però mi stacco dopo poco perché so che se no potrei non controllarmi e strapparle di dosso questo bellissimo vestito

«Ti amo Jane, il tuo discorso è stato davvero commovente» mi sussurra Mau sulle labbra

«Mai quanto il tuo, mia amata moglie» le rispondo prima di prenderla per mano e camminare insieme tra le panche dove ci lanciano addosso il riso

Questo è il giorno migliore della mia vita

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