Matt

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"Matt... Sei qui?" Ormai Sam era arrivato alle stalle del castello e stava cercando il suo migliore amico, ma non riusciva a trovarlo. Strano, Celaena gli aveva detto che doveva trovarsi qui... E fu proprio così  che si ricordò di aver lasciato la piccola Sarah nelle mani di quella assassina! Aveva fatto bene? Si poteva fidare di Celaena nonostante tutto? La preoccupazione però fu allontanata dal dispiacere che venne subito dopo... Sam non avrebbe voluto allontanarsi da Sarah senza prima dirle quanto fosse stata magnifica per la prestazione raggiunta nella prova di quella mattina. Era stata sbalorditiva: sin dall'inizio si era concentrata in tutte le prove che le si presentavano davanti, superandole con successo. Bhe si, a volte doveva avvisarla per far si che non si uccidesse, ma in realtà Sam era tesissimo: se si fosse fatta male non se lo sarebbe mai perdonato! E poi non riusciva a stare fermo e continuava a muoversi sul posto a braccia conserte, mandando a monte tutti i suoi tentativi di mantenere una postura da duro...

Quando poi la vide affrontare l'ultima prova ormai non riusciva più a contenersi. Nel momento in cui Sarah si era ferita con il pugnale e aveva visto che del sangue le colava sul braccio, si era avvicinato a lei pronto a prenerla in caso fosse caduta. Si sorprese proprio quando lei riuscì ad aggrapparsi al bordo dondolandosi su una sola mano. Quando poi si sedette in cima al muro di legno, Sam era rimasto senza parole... e probabilmente a bocca aperta. Non avrebbe mai creduto che quella ragazza potesse farcela al primo tentativo! Doveva decisamente ricredersi su di lei... ma come era potuta cambiare da un momento all'altro? Si era allenata in sua assenza, aveva truccato gli ostacoli o le aveva detto qualcosa che la aveva fatta arrabbiare facendola impazzire!?!? Proprio non capiva...

I suoi pensieri si interruppero quando sentì nitrire un cavallo pochi metri da lui, in un box.  Non se ne era nemmeno accorto prima... Sam guardò alla sua sinistra e vide di essere vicino al suo cavallo, o meglio, il cavallo a cui era più affezionato: Athos. Anche il nome gli era stato attribuito da Sam ma nessuno mai aveva protestato, fino a quel momento.  Se doveva intraprendere viaggi lunghi o semplicemente aveva del tempo libero sceglieva sempre Athos come compagno. Il cavallo era alto, con il manto rosso-bruno e una lunga criniera bionda. Si avvicinò a lui ed iniziò ad accarezzargli il muso. Con il tempo gli si era affezionato e appena aveva del tempo libero se ne andava da quell'orribile castello in groppa ad Athos. Gli piaceva trascorrere del tempo da solo perché di solito non aveva un momento libero, fra missioni o riunioni in cui Arrobyn richiedeva la sua presenza. Mentre continuava ad accarezzarlo si guardò intorno: i quattro box affianco ad Athos erano vuoti ma tutte le attrezzature per montare i cavalli erano in ordine. Probabilmente Matt li aveva portati con se a pascolare nei piccoli campi dietro al castello. Sam fece uscire Athos dal box e, posizionata la sella sulla groppa, vi salì per raggiungere Matt.

Scoprì di non essersi sbagliato appena vide un ragazzo lungo e snello steso a terra e con le braccia incrociate dietro la testa, che quasi si confondeva nell'erba alta e incolta del prato.  Quello era Matt, il ragazzo che dentro al castello lo conosceva meglio di chiunque altro. Si erano conosciuti un pomeriggio, quando Sam era stato costretto ad imparare ad andare a cavallo in vista di una nuova missione fuori paese. Matt gli aveva insegnato le basi e da lì iniziarono a vedersi nel poco tempo libero che rimaneva ad entrambi.
Matt era molto diverso da Sam, sia fisicamente che di carettere. Era un ragazzo alto e snello, senza una possente massa muscolare come invece era quella di Sam. I suoi capelli erano corti e castani, mentre gli occhi erano di un azzurro chiaro simile al ghiaccio. Avevano la stessa età ma svolgevano ruoli diversi: mentre Sam era all'interno della Gilda come assassino, Matt era un semplice dipendente del castello, e si occupava della manutenzione di esso e delle stalle, perciò anche dei cavalli.
In quel momento, intorno a Matt vi erano gli altri quattro cavalli che Sam non aveva visto poco prima nella scuderia, mentre mangiavano l'erba e camminavano in cerchio tranquillamente.

"Ma tu non dovevi essere nelle scuderie a fare il tuo lavoro?"  Chiese Sam, smontando da Athos con un agile balzo.

"E secondo te io lavoro?! Scusa ma sei tu il ragazzo che conosco da cinque anni o sei un biondino striminzito molto simile a lui?" rispose Matt.

"Oh giusto scusa, a volte dimentico quanto tu sia scansafatiche" Disse Sam che ormai non riusciva più a trattenere una risata.  Si avvicinò a Matt e si stese affianco a lui, poggiando le mani sullo stomaco.  Da quella posizione era possibile vedere solo il cielo, che quel giorno era di un azzurro intenso, sereno e con  alcune nuvole bianche che interrompevano lo sfondo omogeneo.

"È da un po che non ci vediamo. È cambiato qualcosa?" Chiese Matt girando la testa verso il suo amico.

"No"

"Bugia" rispose Matt alzando un braccio di scatto e tirando un finto pugno al fianco di Sam. Quest'ultimo sorrise divertito e poi si mise a sedere, poggiando le braccia sulle ginocchia.

"Mi hanno assegnato Sarah" rispose Sam guardando a terra.

"SARAH?! La ragazza nuova? Quella con dei capelli bellissimi di un castano bellissimo, con due occhi verdi bellissimi e con un corpo bellissimo!? Quella Sarah?!"

"Già" e poi Sam ci riflettè sopra un attimo "Cioè aspetta un attimo! Se intendi la Sarah impacciata, imbranata e che non sà maneggiare nemmeno una spada allora si, quella è la ragazza di cui sto parlando."

"È davvero così maldestra?"

"Stai scherzando? L'altro giorno mi stava per uccidere con dei bastoni, mentre questa mattina mi ha sbattuto la porta di camera mia in faccia! Ma ti rendi conto?!"

Matt iniziò a rotolare sull'erba dalle risate e quando rimase senza fiato si fermò nella posizione iniziale, asciugandosi le lacrime agli occhi. "Wow! Avrei voluto vedere la scena Ahaha... Ma aspetta! In camera tua?" Matt fece un'espressione maliziosa "Che ci faceva una ragazza così carina in camera tua? E poi stava entrando o stava uscend..."

"Oh ma piantala Matt! Figurati se penso a Sarah in quel modo. Quella mi potrebbe persino uccidere nel sonno! E poi non è assolutamente il mio genere, troppo sbadata e ingenua..."

"Santo cielo Sam" Sbuffò Matt "Siamo alle solite! Non ti lasci mai andare..."

"E ci risiamo: non posso e lo sai"

"Ed invece puoi! È solo che hai paura!" Ora Matt era tornato serio e guardava negli occhi il suo amico
"Paura di ammettere ciò che provi... sia davanti ad Arrobyn che a te stesso! Non è che se ti gira le spalle una ragazza allora vuol dire che non devi più guardare nessun'altra! E smettila di fare il codardo. In quanto assassino non ti si addice."

"Non tiriamo fuori di nuovo quella storia... ti prego." Sam si stese nuovamente a terra di peso, ma questa volta chiuse gli occhi per non vedere più il cielo.

Matt aveva ragione. Sam era rimasto colpito da una ragazza e tutt'ora ne soffriva per come era finita la storia... Odiava parlarne ed ogni volta che la rivedeva si paralizzava,  cercando di nascondere le sue emozioni.

"Ed invece, mio caro amico, se serve per aiutarti ad uscirne devi parlarne. Sai che se hai bisogno io ci sono.
Ti sto solo dicendo di non allontanare chi ti sta intorno. Si, in quanto assassino devi capire chi è tuo nemico e chi no, ma proprio non riesco a vedere quella minuta ragazza come una minaccia. Che ne sai, magari Sarah può persino cambiarti in meglio."

"Questo ragionamento lo avevamo già fatto, mi sembra."

"Si lo avevamo fatto parlando di quell'altra ragazza, ma non per questo non può valere anche per Sarah... A proposito, ho visto che è già tornata dalla sua missione... Vi siete già parlati?"

"Si... non molto. Ma lei è tornata a castello."

"Attento Sam" Disse Matt "Se è di nuovo qui, può colpirti ancora al cuore... e credo non lo farà con buone maniere questa volta... è più probabile che usi un coltello o una freccia."

"Si, Celaena Sardothien è davvero pericolosa."

Sam CortlandDove le storie prendono vita. Scoprilo ora