Capitolo 3

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"Okay, entriamo. Halstead, Lindsay davanti. Atwater, Antonio seguiteli. Al e Ruzek il retro"

La squadra ascoltò immediatamente gli ordini del capo. Halstead andò per primo col suo fucile, Lindsay lo seguiva con la sua pistola. Il resto li seguì. Almeno un membro di ogni gruppo aveva un fucile con se

"Libero" urlò Halstead

"Libero" replicò Erin

Continuarono verso il lato di dietro del magazzino mentre Atwater e Antonio andarono verso il centro

Lei fece cenno a Jay di continuare. Entrarono in un'altra stanza e trovarono i due sospettati

"Halstead PISTOLA" urlò Erin mentre Halstead alzava le mani. Erin sparò all'esecutore tre volte prima che lui cadesse a terra

Lei sospirò di sollievo e guardò Jay che cadde all'indietro. Era arrivata tardi, l'uomo aveva già sparato a Halstead

"JAY!" Erin urlò e corse verso il suo ragazzo. Si inginocchiò verso il suo corpo per vedere dove era ferito

"Erin" disse Jay alzandosi "Sto bene. Ha colpito il giubbotto"

Erin lasciò uscire un enorme sospiro. Era sollevata che nulla gli fosse successo. C'era quasi vicino. Era davvero spaventata per Halstead. Non sapeva fosse capace di essere spaventata per qualcuno, specialmente per l'uomo con cui si stava frequentando. Halstead era diverso; era l'amore della sua vita, anche se non voleva ammetterlo a nessuno

L'aiutò ad alzarsi e presero le loro pistole andando verso un'altra stanza

Tutte le stanze erano libere. Ma il seminterrato, dove tutta la squadra si riunì, era dove era tenuto l'anello

Halstead e Lindsay entrarono nel seminterrato trovando tutte le ragazze vulnerabili in delle gabbie. Questo li disgustò entrambi. Olinsky e Antonio salirono le scale con i sospettati ammanettati

Erin aprì tutte le gabbie ed aiutò le ragazze ad uscire "Mi dispiace tanto ragazze, non ve lo meritavate"

Erin si stava emozionando, tutta la squadra poté vederlo

Gradualmente rilasciarono ogni ragazza e le mandarono all'ospedale

"Buon lavoro a tutti" disse Voight alla squadra mentre uscivano tutti fuori "Raggiungiamo il distretto"

Lindsay velocemente raggiunse la macchina. Halstead la seguì. Poteva vedere lo sguardo spaventato sulla sua faccia, anche se cercava così duramente di nasconderlo

"Erin che succede?" disse Halstead mentre saliva in macchina

"Niente, raggiungiamo il distretto" disse Erin

"C'era quasi vicino" disse Erin mentre si toglieva il giubbotto. Erano gli unici nella stanza degli attrezzi che si stavano togliendo i giubbotti

Lei lo aiutò a toglierlo, poi gli alzò la maglietta

"Che stai facendo?" Jay sogghignò verso Erin "Stai cercando di perquisirmi, Erin Lindsay?"

Erin alzò le sopracciglia e mise le mani sotto la sua maglietta. Tracciò il livido che il proiettile aveva lasciato proprio vicino al cuore

"Ti ho quasi perso oggi" disse Erin

"Er, sto bene" disse Jay portandola più vicino e incastrando le braccia intorno a lei "Vuoi parlarne?"

Erin scosse la testa, si staccò dall'abbraccio ed uscì dalla porta

"Erin" le urlò Jay

Lui corse per le scale verso il loro piano. Lei era nella sala pausa e si stava facendo del caffè

"Puoi parlarmi, per favore?" disse Jay mentre le si avvicinava da dietro e metteva le braccia intorno le sue spalle

"Jay, non so cosa dirti" rispose Erin prendendo un sorso di caffè. Si sentì immediatamente nauseata e posò la tazza, ultimamente aveva avuto un po' di nausea

"Dimmi come ti senti Erin!" esclamò Jay

"Vuoi che te lo dica? Va bene. TI HO QUASI PERSO OGGI!" la porta della stanza era chiusa, ma la squadra sentì le urla "È QUESTO QUELLO CHE PROVERÒ OGNI DANNATO GIORNO DOPO CHE ANDRAI VIA? Chiedendomi sempre se tornerai intero o ... o ... non posso nemmeno dirlo" le lacrime si formarono nei suoi occhi

Mise le mani sul piano di lavoro e vi si appoggiò contro

Halstead non aveva visto Lindsay così emotiva da quando Nadia era morta, ma era diverso. Poteva dire che lei era completamente innamorata di lui e che lui vada in guerra la stava davvero ferendo. Poteva vedere il panico nei suoi occhi. Era un lato di vulnerabilità completamente nuovo che lei stava mostrando a Halstead

"Erin, guardami" Jay la prese per il braccio e spostò il suo corpo verso di lui "Si, sto andando in guerra ma non puoi fare questo tutti i giorni Er. Devi essere forte per te stessa e per me. Te lo prometto, ritornerò"

Erin annuì e tolse delle lacrime dal suo viso

"Vieni qui" disse Halstead mentre apriva le braccia così da poterla abbracciare. Avvolse le sue braccia intorno a lei fortemente e le baciò la testa "Possiamo goderci i prossimi due giorni felicemente per favore?"

"Ci proverò" disse Erin mentre si staccava "Andiamo, abbiamo delle scartoffie da finire"

Halstead seguì Lindsay nella sala

-

"Perché non usciamo stasera?" disse Jay mentre si avvicinava ad Erin da dietro, le accarezzò le spalle e l'abbracciò

La squadra aveva appena finito tutte le scartoffie che avevano da fare. Lindsay era al suo armadietto per prendere la sua roba

Erin sfiorò le braccia di Halstead mentre esse erano avvolte intorno la parte superiore del suo corpo "Si, sarebbe fantastico"

Jay poteva sentire la tristezza nella sua voce

"Erin, andiamo rallegrati. Stasera sarà una serata davvero speciale" le sussurrò all'orecchio

Lei sorrise e si staccò dal suo abbraccio per guardarlo in faccia

Lei alzò le sopracciglia "Beh, cos'hai in mente Jay Halstead?"

"Beh, Erin Lindsay, stavo pensando di uscire per una cenetta romantica da qualche parte. Poi potremmo andare nel nostro appartamento e ..."

"Giocare a scarabeo?" Erin sogghignò mentre finì la frase

"Sei sporca, Erin Lindsay" le sussurrò di nuovo nell'orecchio

"Non stavi pensando a quello, Halstead?" disse Erin

"Forse" disse Halstead mentre iniziava ad uscire dalla stanza degli armadietti "Dovrai aspettare fino a stasera per scoprirlo"

Erin alzò gli occhi al cielo, chiuse l'armadietto, e seguì Halstead verso la macchina

Coming Home [Traduzione Italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora