Ore 05.43
Quella notte non dormii per niente dato che non avevo fatto altro che pensare a Scarlett... E Ryan, alla brutta discussione che avevamo avuto e a quello che ci eravamo detti, quello che gli avevo detto. Decisi di andare nella sua stanza, anche se non sapevo per fare cosa, ma sicuramente non per scusarmi con lui, non dovevo. Andai in bagno per controllare in che stato fossi e il mio riflesso allo specchio mi fece capire che il mio aspetto era veramente pietoso: i capelli neri arruffati, gli occhi spenti e contornati da spesse occhiaie, le labbra secche e screpolate e come se non bastasse, il volto perennemente corrucciato. Non mi è mai interessato il mio aspetto ma a tutto c'è un limite, mi diedi una sciacquata veloce passando così da orribile a decente e mi misi i vestiti che avevo il giorno che sono entrata quì, ossia canottiera bianca e pantaloni neri. Ero pronta per andare nella tana del lupo. Uscii di nascosto dall'infermeria e avanzando silenziosamente come la spia che sono, arrivai davanti alla porta della sua camera. Bussai tre volte ma solo dopo un lungo lasso di tempo si presentò a me un Ryan assonnato e... in mutande. Riuscii a leggere la sorpresa nei suoi occhi quando mi vide e seguendo il suo sguardo capii che stava osservando la fasciatura che avevo al braccio.
-Non è niente di grave.- Dissi velocemente ma lui non rispose, non fece nemmeno un cenno, gli chiesi allora se potevo entrare ma lui rimase ancora immobile, dato però che era senza maglietta notai facilmente che aveva tutti i muscoli tesi come se fosse stato pronto ad attaccarmi da un momento all'altro. Non ci pensai due volte a poggiargli una mano sul petto e spingerlo via per poi entrare in stanza, lui si sbilanciò ma non cadde.
-Sono venuta in un brutto momento?- Gli chiesi non volendo veramente sapere la risposta, che mi arrivò comunque sotto forma di cenno negativo con la testa.
-Volevo solo dirti che non dirò niente su Scarlett e che non rinuncio alla missione.- Dissi per poi voltarmi e andare via dato che non mi sentivo un ospite gradito, ma inaspettatamente venni abbracciata da dietro. Rabbrividii a quel contatto, odiavo gli approcci fisici, specialmente se da parte di quello che potevo considerare uno sconosciuto.
-Speravo davvero tanto che me lo dicessi.- Sentii poi la sua testa sulla mia spalla, ma per poco dato che mi scansai velocemente. Fin troppo velocemente dato che venni assalita da una fitta al ginocchio e nonostante cercai di camuffarla lui se ne accorse.
-Non dovevi venire fin quì, cammini a malapena.-
-Tanto ormai...- Dissi facendogli cenno di non preoccuparsi ma ovviamente non mi ascoltò e come avrei dovuto aspettarmi mi prese in braccio.
-No, questa volta non te lo permetto.- Iniziai a divincolarmi ma lui mi teneva fin troppo stretta. Odio il contatto fisico ma non potevo nemmeno spezzargli il collo o cose del genere... Non ancora almeno.
-Potresti almeno coprirti, sei in mutande.- Gli feci notare
-E tu hai una bellissima canottiera, dove l'hai comprata?- Roteai gli occhi al cielo. Sempre in vena di scherzare lui.
-Com'è possibile che puntualmente finisco tra le braccia di un idiota?-
-Com'è possibile che puntualmente mi ritrovo tra le braccia una ragazza scontrosa ma dannatamente sexy?-
-Sei patetico.-
-Ci ho provato.- Scherzò sfoggiandomi il solito sorriso.
-Verso l'infermeria e oltre!- Esclamò divertito.
-Ma anche no.- Sbuffai pentendomi di non avergli veramente spezzato il collo.
***
Avevamo passato mezza giornata solo io e lui seduti sul mio letto tra momenti di silenzio e momenti che credo la maggior parte delle persone avrebbe trovato divertente, come quando l'infermiera aveva costretto Ryan a vestirsi urlando come un ossessa. Non non so come però eravamo finiti a parlare del nostro passato.
-Sai se mi avessero detto che sarei diventato una spia non ci avrei mai creduto, io ho sempre voluto diventare un calciatore.- Mi disse ridacchiando al pensiero.
-E come mai sei quì?- Gli chiesi poco interessata mentre suo volto si faceva buio.
-Vedi... I miei genitori erano scienziati per la S.E.S. e stavano progettando l'HDA2, un siero in grado di modificare la struttura del DNA umano in modo da poter creare una specie di super spia. Come potrai immaginare in molti volevano impossessarsene e quando il primo prototipo del siero fu pronto bisognava solo testarlo, ciò purtroppo non avvenne mai. I miei genitori vennero uccisi, il siero e tutti i documenti riguardanti ad esso vennero distrutti ed infine il progetto venne archiviato. Dato che Connor era molto amico di mio padre decise di prendermi con se, praticamente ora è lui mio padre e... Sì insomma, voglio ringraziarlo lavorando per lui.- Mi sorrise ma si vedeva lontano un miglio che si stava forzando. Mi domandai cosa avrebbe fatto una persona normale al posto mio e decisi di dargli una pacca sulla spalla nonostante sarebbe stato più consono un abbraccio. Certe cose però non fanno per me... Non più.
***
~Ryan~
Mi svegliai sentendo un peso sulla spalla che scoprii essere la testa di Gwen e nonostante il mio braccio fosse sul punto di addormentarsi non osai muovermi. Iniziai a pensare, pensai alla giornata passata con Gwendolyne, al perché lei e Scarlett avessero un così brutto rapporto e mi ritrovai a chiedere cosa fossimo invece io e Gwen, Conoscenti? Semplici compagni di squadra? O magari amici? Non trovando risposta alla mia domanda mi alzai lentamente per non svegliarla e le sistemai bene le coperte prima di andarmene via.
-Buonanotte Giulietta.- Dissi anche se sapevo che stava dormendo.
-Notte stupido Romeo.-
Sorrisi.
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Non Esattamente Romeo E Giulietta (sospesa)
AçãoNon fatevi ingannare dal titolo, questa non è la solita storia, loro non sono ragazzi del liceo alla scoperta dei propri sentimenti, loro non sono come gli altri, loro sono pronti a morire. Tra scelte difficili, segreti importanti e nemici che non t...