~Gwen~
-Che ci fai quì!?- Chiesi arrabbiata dato che non era rimasto a fare da palo.
-Ho sentito delle urla e sono venuto a controllare.-
-È tutto apposto.- Lo rassicurai e dopo che se ne andò rimasi di nuovo sola, sempre se non si fossero considerati i due corpi senza vita. Chiamai un agente dall'esterno per sbloccare i computer, e dopo aver aspettato pochi minuti riuscii ad accedere a tutti i file, ne scorsi qualcuno giusto per noia fino a quando mi ritrovai a vedere un volto familiare, sembrava proprio che qualcuno all'agenzia aveva un passato nascosto... Presi rapidamente un'altra pen drive e scaricai le informazioni che mi interessavano dato che mi sarebbero potute tornare utili. Uscii in fretta verso il corridoio e vidi Ryan che guardarsi intorno.
-Ho finito.- Gli annunciai e subito non potei fare a meno di notare che ai suoi piedi c'era un uomo disteso.
-Dopo un po' ci si prende la mano.- Disse sorridendo fiero.
-Lo so, chiama Connor intanto mi preparo per la parte successiva.- lo liquidai correndo verso la sala grande. Trovavo incredibile che nessuno avesse ancora dato l'allarme ed ancora più incredibile fu il fatto che non avessi ancora incontrato Makhlouf che di solito salutava tutti i suoi ospiti uno ad uno. Arrivata nella sala cercai un buon punto da cui sparare, adocchiao la balconata che si trova al piano superiore e mi ci diressi. Inutile dire che vi era una guardia e dato che purtroppo non potevo ancora sparare mi limitai a stordirla con il calcio della pistola. Mi affacciai dalla balconata e riuscii a individuare il mio target. Preparai svelta il fucile di precisione e indossai gli occhiali per la visione notturna, spenti ovviamente per non rischiare di rimanere accecata. Attesi annoiata che le luci si spegnessero e giusto per comodità mirai subito alla testa di Makhlouf, intento ad intrattenere due dei suoi ospiti, anche se probabilmente si sarebbe spostato.
Finalmente si spensero le luci e nella stanza cadde il silenzio per un istante, accesi gli occhiali, ero già pronta ad agire, presi bene la mira e sparai facendo centro, dritto in testa. In seguito al rumore del colpo però la gente iniziò ad agitarsi e molti si misero a correre cercando le uscite senza nemmeno riuscire a vedere a un palmo del loro naso, nonostante la confusione generale rintracciai e mirai alla testa della guardia che si trovava all'entrata anche se ahimè la colpii al petto uccidendolo comunque sul colpo. Avevo un conto con sospeso con lui, infine giusto per essere sicuri tirai fuori la pistola e sparai alla guardia che prima avevo steso. Velocemente misi via il fucile e con l'arma alla mano mi diressi sul tetto dove ad aspettarmi c'erano Ryan e l'elicottero.
-Ci sei riuscita?- Mi chiese lui.
-Secondo te?- Risposi salendo sul mezzo.
-Giusto, domanda stupida.-
-Siamo stati bravi.- Disse dopo un po' mentre sorvolavamo l'edificio.
-Già.- Risposi ancora non prestandogli veramente attenzione.
-Vorrei essere come te. Più distaccato.- Aggiunse. Lo guardai in silenzio leggermente accigliata cercando di metabolizzare quello che mi aveva detto.
-Essere come me non è così bello. C'è un motivo per cui sono così.- Sospirai.
-E qual'è?- Chiese lui ovviamente.
-Non importa.- Tagliai corto per poi estranearmi di nuovo dal mondo.~Ryan~
22.54
-Complimenti ragazzi, sono piacevolmente sorpreso dal vostro rendimento e mi complimento soprattutto con te Wilson.- Dissse Connor posando le braccia sulla scrivania.
-Grazie.- Rispose Gwen, mentre io rimasi in silenzio.
-Potete andare, dopo questa giornata dovete riposare.- Mi alzai lentamente ed andai verso i corridoi, in un primo momento decisi di andare in camera mia poi però mi diressi qualche porta più in là, in camera di Trent. Busssi un paio di volte e dopo poco il proprietario della stanza sporse la testa dalla porta.
-Ryan che ci fai quì?- Domandò sorpreso tra uno sbadiglio e l'altro.
-Ti va di parlare?-
-Stavo dormendo in verità. Non possiamo fare domani?-
-Ho i biscotti!- Dissi tirando fuori i dolci che avevo preso alla festa mentre Gwen era via.
-Ti sembro forse un bambino?-
-Beh, sono al cioccolato.- Sapevo benissimo quanto amava il cioccolato, lui stesso me l'aveva confessato tempo addietro.
-Entra dentro!- Disse come mi aspettavo con un sorriso a trentadue denti. In queste settimane io e lui eravamo diventati molto amici e ne ero davvero contento dato che vivendo nell'agenzia praticamente da sempre non avevo avuto molte persone con cui parlare, perlomeno non della mia fascia d'età.
-Che devi dirmi?- Mi domandò sedendosi sul letto.
-Te lo dirò, prima però mangiamo.-
-Speravo tanto che lo dicessi!- Iniziammo a mangiare i dolci parlando allegramente come fossimo amici da una vita.
-Tu e Gwen state insieme, vero?- Esordì lui d'un tratto facendo in modo che mi andasse di traverso un biscotto. Iniziai a tossire cercando di espellere il pezzo di biscotto andato dove non doveva sotto le fastidiose risate di Trent che solo quando capì che stavo seriamente male iniziò a darmi ripetuti colpi alla schiena che difficilmente avrei dimenticato. Finalmente però mi ripresi e con fatica parlai:
-C-cosa ti fa credere che stiamo insieme?- Balbettai con la voce ancora roca per lo sforzo.
-State sempre insieme.- Affermò lui con una scrollata di spalle.
-È perché siamo compagni di squadra!- Mi difesi alzando le braccia al cielo.
-Quindi i compagni di squadra si abbracciano... In mutande.- Rimasi muto chiedendomi come faccia a saperlo e quasi mi diedi una manata in fronte quando realizzai che vivevo letteralmente in un covo di spie.
-Guardalo come arrossisce il bambino!- Mi prese in giro senza ritegno.
-Bambino a chi!? E poi siamo al buio, che ne sai che sto arrossendo!-
-Lo sento. Ho dei poteri!- Esclamò sporgendo il petto in fuori in una posa quasi eroica.
-E da quando l'idiozia è un potere?- Lo smontai subito.
-Vuoi prenderle percaso?-
-Lo sai anche tu che sei scarso nella lotta.-
-Giusto.- Ridemmo insieme.
-Che dovevi dirmi?- Diventò improvvisamente serio.
-Niente di importante.- Mentii non volendo tornare serio.
-Piuttosto tra te e Scarlett?- Gli domandai con giusto una punta di malizia.
-Wowowo, calmo, calmo, calmo e calmo. Io ho già una ragazza! È bella, dolce e si chiama Karen.-
-Scusa, scusa. Dev'essere bello avere qualcuno.-
-Mai avuto la ragazza?- Mi chiese quasi sorpreso.
-Diciamo che non ne ho mai avuto la possibilità.-
-Maddai, con quel bel faccino tutto da baciare?- Mi prese in giro per l'ennesima volta pizzicandomi le guance come fanno le nonne coi nipoti. Lo scansai via.
-Eh lo so, la gente non apprezza la mia bellezza.-
-Tranquillo se con Karen non funziona farò un pensierino su di te.-
-Oh amore mio!- Esclamai con la voce effemminata.
-Tesoruccio mio!- Scoppiammo di nuovo a ridere.
-Immagina se quello nella stanza accanto ci sentisse!-
-Spero di no! Ho una reputazione da difendere.- Ridemmo ancora.
-Già forse è meglio che tu esca ora.-
-Ow, a domani biscottino.-
-A domani pasticcino.-Parte di piano compresa tra due semirette uscenti da uno stesso punto anche detto angolo dell'autrice:
Saaalve popolo di wattpad!
Sono la scrittrice di questa... chiamiamola storia. Mi chiamo Desirée ma potete tranquillamente chiamarmi Desy e oggi sono comparsa per scusarmi per la lunga assenza e fare un paio di ringraziamenti.
Ringrazio la gentilissima Invincibleo per avermi dato molti consigli utili. Ringrazio i miei 7 follower e gli altri per i 77 voti (777 illuminati confirmed) ed infine vi ringrazio per aver letto in più di mezzo di migliaio.
Spero che la storia vi stia piacendo.
Alla prossima!
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Non Esattamente Romeo E Giulietta (sospesa)
حركة (أكشن)Non fatevi ingannare dal titolo, questa non è la solita storia, loro non sono ragazzi del liceo alla scoperta dei propri sentimenti, loro non sono come gli altri, loro sono pronti a morire. Tra scelte difficili, segreti importanti e nemici che non t...