~Gwen~
Era il giorno del mio settimo compleanno ed ero felice come non mai, avrei mangiato la torta ma soprattutto avrei aperto i regali. Come sempre ad accompagnarmi a casa fu la vicina di casa, grande amica di mamma, che mi lasciò davanti la porta con un bacio d'auguri.
Bussai impaziente alla porta e papà venne ad aprirmi con un espressione greve ma nonostante tutto non esitai ad abbracciarlo allegra, buttai lo zaino a terra e corsi in cucina per abbracciare anche mamma ma non la trovai perciò corsi di nuovo da papà che trovai seduto sulla poltrona a fissare il vuoto.
"Buon compleanno piccola mia." Disse non appena mi vide.
"Dov'è mammina?" Chiesi confusa.
"Tesoro mio la mamma se n'è andata e non tornerà mai più."
"Mai più?"
"Mai più."
Ancora una volta mi svegliai nel cuore della notte con l'angoscia padrona di me, mi alzai dal letto frustrata e decisi che mi sarei fatta un giro prima di riprovare a dormire. Incontrai un paio di persone per i corridoi scoprendo di non essere l'unica insonne ed alla fine decisi di andare nelle cucine per potermi fare un latte caldo. Appena arrivai potei vedere Ryan chino su un libro con una tazza fumante accanto.
-Sveglio a quest'ora?- Domandai facendogli alzare la testa di scatto.
-Anche tu vedo.- Disse con un mezzo sorriso che mi colse di sorpresa, l'ultima volta che avevamo avuto una conversazione era al limite della depressione, per non parlare del fatto che era scappato lasciandomi confusa sotto la pioggia.
-Come mai sveglia?- Chiese poi dopo aver sorseggiato tranquillo dalla sua tazza.
-Non trovavo il sonno.- Risposi avvicinandomi a lui.
-Posso esserti utile?- Teneva lo sguardo fisso sul libro mentre me lo chiedeva innervosendomi leggermente.
-Certo, addormentami con i tuoi poteri.- Sbuffai andando a farmi quel benedetto latte caldo mentre lui borbottò qualcosa continuando a leggere.
-Iniziava a mancarmi il tuo sarcasmo.- Commentò dopo un po', corrugai la fronte e lo guardai.
-Di buon umore Evans?-
-Ora mi chiami per cognome, Wilson?- Domandò facendomi roteare gli occhi al cielo.
-Comunque sì, sono di buon umore.- Disse subito dopo girando pagina del libro.
-Immagino tu abbia risolto i tuoi problemi con Jennifer.- Commentai senza davvero pensarci ottenendo in risposta una risata di Ryan.
-Sì, diciamo che li ho risolti.- Ridacchiò ancora causando la mia confusione.
-L'ho lasciata.- Mi informò non appena mi sedetti al tavolo con lui, non vedevo un'ombra di tristezza sul suo volto.
-Interessante.- Dissi iniziando a bere il mio latte. Rimanemmo in silenzio per un po', lui leggeva ed io riflettevo.
-Stai bevendo del latte?- Ruppe il silenzio dopo un po'.
-Mi aiuta a dormire.- Risposi semplicemente domandandomi dove volesse andare a parare.
-Quindi il latte può aiutarti ma io no?- Chiese con un sorriso, uno di quelli che non gli vedevo fare da un po' di tempo.
-Stai sorridendo?- Domandai non celando la mia sorpresa, sentendomi anche un po' stupida.
-A quanto pare.- Sorrise ancora anche più di prima.
-Non essere così sconvolta, sto solo sorridendo.- Rise chiudendo il libro, subito dopo sorseggiò dalla sua tazza, tazza che presi e portai alle labbra. Caffè senza zucchero.
-Volevo assicurarmi che non ti fossi dato all'alcol.- Mi giustificai subito dopo, sorrise, di nuovo. "Probabilmente si sta drogando." Pensai.
-Non bevo e non mi sto drogando.- Disse.
-Si sta avvicinando il mio compleanno ed ho capito un paio di cose. Sto maturando sai.- Fece spallucce portandosi anche lui la tazza alle labbra.
-E queste cose sono il motivo della tuo improvviso buon umore?- Domandai.
-Sì e se vuoi che il mio umore rimanga tale voglio un regalo il dodici di dicembre.- Rideva e sorrideva di gusto, sembrava rinato e forse lo era.
-È fra poco più di due settimane.- Mormorai.
-Io ci conto.- Affermò con tanto di occhiolino mentre io sbadigliai sonoramente per il sonno che si faceva sentire.
-Il latte fa effetto.- Commentò subito.
-Già, comunque il caffè non ti aiuterà a dormire.- Dissi alzandomi, sarei tornata a letto.
-Io non voglio dormire.- Sorrise, ancora.
-Hm, buonanotte.- Dissi uscendo dalla stanza.
-Notte, Giulietta.- Mi irrigidii giusto un secondo ma feci finta di non aver sentito nulla.
Dopo il mio risveglio passai la giornata ad allenarmi con Christopher che continuava a raccontarmi di quanto fosse stressato per l'improvvisa fuga di una recluta, una certa Miranda Stone che a detta sua era totalmente fuori di senno, continuava a blaterare di fragole e il demonio.
-Questa sede ha un qualcosa di incredibile.- Commentò tentando un pugno mirato al mio addome.
-Sembra di essere dentro una soap opera.- Disse poi evitando un mio calcio diretto al ginocchio.
-Lo so, ci vivo qui.- Sbuffai fermandomi.
-Poi quella Miranda Stone non è l'unica a volersene andare.- Sussurò saldando le mani sulle mie spalle.
-Chi altro?- Domandai liberandomi dalla sua presa e dandogli una gomitata alle costole lasciandolo senza fiato per un po'.
-Jennifer.- Annunciò dopo essersi ripreso.
-Ha deciso di cambiare sede.- Aggiunse sedendosi a terra.
-Fuori uno.- Commentai non lasciando trasparire alcuna emozione.Parte di piano compresa tra due semirette uscenti da uno stesso punto anche detto "angolo" dell'autrice:
Salve salvino popolo di Wattpad! Mettete via torcie e forconi gente, ho aggiornato! E nel migliore dei modi direi... spero.
Hope you enjoyed, stay strong and alla prossima!
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Non Esattamente Romeo E Giulietta (sospesa)
AçãoNon fatevi ingannare dal titolo, questa non è la solita storia, loro non sono ragazzi del liceo alla scoperta dei propri sentimenti, loro non sono come gli altri, loro sono pronti a morire. Tra scelte difficili, segreti importanti e nemici che non t...