Mezzanotte è passata da un po' ed è giunto, finalmente, il famigerato ferragosto, per noi chiamato, più comunemente, il compleanno di Ludovica Mancini: colei che compie 24 anni nel giorno in cui il nostro corpo raggiunge un tasso alcolico al limite dell'umano. Un giorno dove io e lei, quasi sempre, raggiungiamo il degrado: beviamo, non ragioniamo, fumiamo, facciamo cazzate come solo ai nostri compleanni possiamo fare; come quella volta che partimmo per la Spagna e finimmo, senza sapere come, ad Ibiza, eppure la sera prima stavamo in una delle discoteche più In di Barcellona.
Già mi immagino a fine serata come staremo, di sicuro non dormiremo, anzi, la nottata incomberà prepotentemente su di noi: come ogni estate, ogni ferragosto, ogni compleanno.
Tanto siamo in vacanza, no? Prenderemo sonno all'alba, per via delle prime luci del mattino, dopo che si raggiungerà quasi il coma etilico.Stevan, seduto accanto a me, toglie dalle mani di Ludovica la nostra quarta bottiglia di vino bianco, rediamo come delle sceme e neanche ce ne rendiamo conto, sembriamo delle bambine, delle bambine felici. «Amo, ti prego, smettila.» Sbuffa il numero 10 stingendomi a lui. «Non sono nemmeno le 4 di notte e già siete partite.» Nella sua voce c'è astio, ma non me ne accorgo subito, così rido dandogli un bacio a fior di labbra. «Lo reggo, tranquillo.» Dico convinta, facendo ridere il gruppo.
«Se reggi le quattro bottiglie di vino, alzati in piedi e saltella dieci volte, su un piede, senza cadere.» La voce del difensore juventino mi arriva chiara nelle orecchie. Oggi, o meglio ieri, abbiamo la partecipazione di Bonucci e Marchisio, insieme alle rispettive mogli, per il pre-compleanno di Ludovica. «Leo, smettila di mandarle sfide che lei, in queste condizioni, si potrebbe buttare giù da un ponte e non se ne accorgerebbe.» Tonia prende le mie difese, è quella che beve meno nel nostro trio.
Come sempre, ad una sfida, non riesco a dire di no, così mi alzo, sentendo dei bruttissimi giramenti di testa, e respiro profondamente prima di chiudere gli occhi e staccare un piede da terra. Inizio a contare nella mia mente, fino ad arrivare a dieci e quando sbatte le palpebre, per mettere a fuoco il gruppo, tutti mi guardano stupiti. «50€» Dice Ludovica allungando la mano verso Bonucci, che sbuffa dandole i soldi. «Nessuno mi ascolta mai: non dovete scommettere contro Maggie, vince sempre.» Dice ridendo Tonia, ripassandomi la bottiglia di vino.
«L'unico con cui non riesce a vincere sono io.» Stevan parla orgoglioso, facendomi ridere, gli faccio il segno di stare zitto e sento la sua risata vibrarmi nel petto. Solo lui sa quanto io odi il fatto di non riuscire a batterlo, di essere sempre ad un passo sotto a lui; eppure so che se un giorno dovessi batterlo, non riuscirei comunque a sentirmi soddisfatta, perché la nostra storia è un enorme testa a testa, sono parole buttate al vento, insulti gratis e sfide.
Non potrei mai stare con un ragazzo con cui sia facile vincere, che mi addolcisce la pillola, che non riesce a tenermi testa.Voglio poter urlare, litigare, dirmi le cose peggiori e poi far l'amore come non mai, voglio sentirmi unica e Stevan lo fa, sempre.
Sorrido e do un abbraccio a Koala a quel ragazzo che mi rende ogni giorno più bello, non riesco a capire come sia potuta andarmene da lui, come abbia potuto vivere un giorno in più senza i suoi occhi, i suoi sorrisi, le sue attenzioni. «Cosa c'è?» Chiede ridendo, abbracciandomi forte. «Pensavo che ti amo.» Rispondo semplicemente, facendo unire le nostre labbra in un bacio dolce che sa di alcol. «Sei più dolce da ubriaca.» Sussurra sul mio collo, facendomi venire i brividi.
Sentiamo che qualcuno tossisce e guardiamo la persona che ha disturbato il nostro momento: Mauro Icardi. Alzo gli occhi al cielo, ridendo, e lo mando, affettuosamente, a fare in culo. «Se dovete procreare, l'albergo è di là.» Dice ridendo, si sente che non è, propriamente, in lui: per come ride e parla. «Ma se tra poco tu e Wanda scopavate a mare!» Si intromette Brozovic ridendo, anche lui è andato. «Zitto tu! Che la prima sera hai fatto una cosa che non dovevi!» Mauro lo guarda male, e Federica arrossisce fino alla punta dei capelli.
Marcelo gli salta addosso per farlo male e Adem lo ferma, d'un tratto sentiamo una canzone risuonare nell'aria, quando ci rendiamo conto di che canzone è, io e Ludovica ci alziamo di scatto per ballare Ginza, è una delle canzoni che più amiamo. Quando finisce inizia Hasta el Amanecer, anche le altre ragazze ci raggiungono e balliamo insieme.
Ma, quando parte Plakito, Clara alza di peso Alvaro per farlo ballare con lei e lo stesso fanno Ludovica, Wanda e Enza. Io e Federica ci guardiamo complici, iniziamo a ballare insieme fin quando Simone non la raggiunge. Visto che resto senza partner cerco di andare a sedermi, ma Marcelo mi prende per i fianchi e ballo con lui, Stevan ci guarda ridendo, perché balliamo la canzone in tutt'altro modo rispetto alle coppie che ci accompagnano.
«Devo dire che sei un ottimo ballerino.» Sussurro all'orecchio a Marcelo, lui ride, ma scorgo una luce diversa nei suoi occhi quando incrocia lo sguardo con Federica. «Che succede?» Chiedo maliziosa, continuando a ballare. «Se ti dicessi che ci siamo baciati, ti arrabbieresti?» Mi fermo un'istante, per cercare di riprendermi dallo shock e lo guardo con la bocca leggermente aperta. «Si che mi arrabbierei! Non mi avete detto nulla!» Sussurro in risposta. «È fidanzata, non voleva che si sapesse.» Sbuffa alzando gli occhi al cielo.«I. Dettagli. Ora.» Dico a denti stretti, mentre le note di Travesuras si espandono per la spiaggia. «La prima sera, quando lei ha litigato con Simone, ci siamo baciati, a riva mare e...»
«E avete scopato.» Lo interrompo, capendo la situazione. Annuisce e di guarda i piedi, leccandosi le labbra. «Dio, avrei voluto continuare fino a dopodomani...» Ride, passandosi una mano per il ciuffo. «Farlo in acqua è troppo bello. Lo dovresti provare.» Fa l'occhiolino e scappa. «Epic Brozo, torna qui, altrimenti ti faccio fuori!» Urlo rincorrendolo.
Ci sediamo a riva mare, io con una sigaretta tra le dita e lui con una bottiglia in mano, mi racconta di come non abbia capito più nulla dopo il suo bacio, di come avrebbe voluto frenarsi ma non poteva perdere quell'occasione, sapeva che non avrebbe avuto più l'opportunità di averla per sé. «Non è una botta e via. Io e Federica ci conoscevamo e abbiamo fatto finta che non era così. Lei era fidanzata con un altro quando ci siamo conosciuti. È sempre un fottuto giro che va contro di me.» Spiega tirandosi un po' il ciuffo.
Marcelo è davvero distrutto, si nota dal fatto che mentre parla rigira la birra, non ride, guarda il mare ormai scuro senza vederlo davvero. Gli metto la testa sulla spalla e l'abbraccio, so quando può far male non avere la persona che si vuole al proprio fianco. Mi sentivo così quando me ne sono andata da Stevan, quando pensavo che sarebbe diventato padre. «Torna da lui, ci guarda male.» Marcelo mi richiama, indicando con la testa Stevan che ci guarda accigliato. Annuisco e mi alzo, ma prima che me ne posso andare mi ferma con un braccio. «Attenta, alcuni di loro non me la raccontano giusta.» Sussurra, guardando un punto indefinito dietro di me.
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Lo so, lo so, la foto non c'entra con il capitolo ma guardate il MIO Topino che fisicaccio che ha. 😎😍Allora, vi avverto, questi capitoli saranno un po' più veloci e piccoli.
Perché sono indecisa se far concludere la storia al capitolo 20 o 25. Perché si, la fine (della storia) è vicina, tra poco meno di 1 settimana inizierò l'Università e ho in mente di concludere almeno 1 storia.Fatemi sapere cosa ne pensate. Un bacio! E grazie perché stiamo quasi a 2K e io non mi immaginavo di avere tutte queste visualizzazioni.
GRAZIE. 💕🍷
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Ho trovato Te.//S.J
Fiksi PenggemarMargaret è una ragazza tranquilla, che vive appieno i suoi 23 anni. Ha finito gli studi privati a Manchester e ritorna nella sua amata città: Milano, solo per lasciarsi qualcosa alle spalle; un amore perduto, non perfetto e sofferto. Qualcosa cambi...