Act 2.3. Calore

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‒ Ti va di uscire?

Clary alzò la testa di scatto. Sembrava un canarino, così confusa. Ed era adorabile. ‒ Per andare dove?

Sebastian scrollò le spalle. ‒ Dove vuoi. Questa casa si muove come l'altra.

Clary si mordicchiò l'unghia sporca di tempere. Bastava così poco per corromperla? Sì. ‒ Ho sempre sognato di vedere il Prado. ‒ ammise.

Sebastian annuì e armeggiò con la porta.

Clary prese un giaccone di panno dall'appendiabiti e accettò il gomito del ragazzo. Era la prima volta che gli stava così vicino senza tentare di ucciderlo.

Il suo braccio le cinse i fianchi. Era caldo quasi quanto il resto.


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Lo so, sono in ritardissimo. Non volevo, giuro, ma sono stata tutto il giorno dietro a un orologio. No, non è una battuta. Perciò cercherò di fare in fretta e pubblicare subitissimo.

Spero che queste drabble vi stiano piacendo e di essere riuscita a catturare la personalità di Sebastian e Clary in questi momenti.

Come sempre, se avete voglia di chiacchierare, ci sentiamo nei commenti, sennò a domani! <3

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