Act 2.26. Soldato

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Clary passò a Jonathan il piatto umido e prese un bicchiere. ‒ Com'eri da piccolo?

Lui lo asciugò. ‒ Solo. Introverso. ‒ Scosse la testa. ‒ Nostro padre... – sputò, come fosse il peggiore insulto possibile – non mi ha invogliato ad essere diverso. Sono sempre stato solo un soldato per lui.

‒ Non hai mai pensato di... cercarci?

‒ Spesso, sì. ‒ ammise lui. ‒ Ma solo per farvi del male. ‒ Posò lo straccio. ‒ Per farlo a Jocelyn.

Chiuse l'acqua. ‒ Lei non ti odia, Jonathan.

Gli occhi di suo fratello si indurirono e Clary vi lesse un odio che il sangue demoniaco poteva solo amplificare. ‒ Mi ha lasciato con lui.


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Volevo scrivere questa drabble da quando ho cominciato la raccolta. Mi piace che facciano cose insieme così, ma soprattutto ci tenevo a esplorare un po' l'infanzia di Jonathan e il suo rapporto con Valentine. Come ho detto altre volte, Valentine non mi ha mai dato l'idea di essere un padre affettuoso e quel poco che riusciva a dare l'ha sempre riservato a Jace. E non è che fosse un campione di bontà, con lui. 

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