Act 2.23. Allenamento

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Il sudore luccicava sulla pelle di entrambi, ma solo Clary aveva il fiatone.

Jonathan ghignò. ‒ Ti ricordavo più combattiva. – la stuzzicò.

Lei sbuffò. ‒ Lo sono. – protestò. Caricò un calcio che si schiantò contro la sua guardia. Invece di ruzzolare a terra, si ritrovò tra le sue braccia.

– Non mi pare. – insistette il fratello. Le mordicchiò le labbra, le leccò e approfondì il bacio poco alla volta.

Clary avrebbe voluto obiettare, ma trovò più produttivo affondare le dita nei suoi capelli. ‒ Rimpiangerai di aver fatto lo sbruffone. – sussurrò, illanguidita.

Gli occhi del ragazzo sfavillarono. ‒ Oppure avrò un'altra scusa per baciarti.

Quella non ti serve di certo.


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Qualcosa è cambiato, tra loro, si sente. Stanno cercando di tornare alla normalità (ammesso che possa esistere la normalità tra loro), ma non riescono a smettere di baciarsi ed essere attratti l'uno dall'altro. Ma ignorare il problema solo perché è più facile non è mai una buona idea.

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