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Immagina due mani ardenti che si incontrano,
due sguardi perduti l'uno nell'altro,
due sguardi che tremano di fronte
all'immensità della passione
e poche parole per rendere eterno
un istante...
-Alan Douar


Meredith ormai ha la testa tra le nuvole da molto tempo, continuano a ripeterglielo tutti.

Anche al liceo i professori e i compagni di classe se ne sono accorti e spesso hanno cercato di farglielo notare.

Spesso ormai si ritrova a pensare a quegli occhi verdi che la fissano e che sembrano scrutarle l'anima.
Sono diventati un tarlo, e come se la perseguitassero, li continua a rivedere ovunque.

Non si sono più incontrati né sentiti; quella sera davanti al bar é stata l'ultima, non sa che fine abbia fatto lui.

Per un po' non si é visto neanche con il resto del gruppo, é quasi un mese che non riceve notizie né sue né di Josh.

Si rode dentro e si sente in colpa nei confronti di Luke; non le fa mancare nulla, la ama e cerca di venirle sempre incontro lottando con il carattere a volte ostile di lei.

Ma non riesce a capire perché i suoi pensieri siano sempre rivolti verso Damon.

                              ~

     
Sono al Dive e si stanno divertendo da matti, ci sono tutti tranne Josh e Damon.
É già un mese e mezzo che continua a non vederlo da nessuna parte né per nessuna occasione.

Le ragazze sono in pista a ballare un po', i ragazzi sono andati al bancone del bar a prendere da bere.

A causa dei tacchi alti e di quel poco d'alcool che ha ingerito, ogni tanto perde l'equilibrio.

A causa di una di queste vertigini, fa un passo all'indietro e va a scontrarsi con qualcuno alle sue spalle.

Voltandosi si ritrova avvolta da due braccia possenti, il suo sguardo è perso nel suo.

Sente una fitta trapassarle il corpo e le viene la pelle d'oca a quel contatto.

Toglie le mani dai suoi avambracci e la guarda; nessuno dei due si decide a parlare per alcuni secondi che sembrano anni.

<<Ciao>> la voce di lui rompe quel silenzio che si era creato tra di loro, ma lei non riesce a collegare il filtro cervello-bocca.
<<Ciao>> al suono della voce di lei, lui sembra imbarazzarsi.
<<Come stai? Da tanto che non ti vedo?>> lei distoglie lo sguardo sentendosi troppo esposta a lui.
<<Bene, sono appena tornato da Barbados>> nella sua voce riconosce quel tono di sfacciatagine che lo connota spesso, soltanto dopo averlo guardando con più attenzione nota soltanto adesso che il suo volto é abbronzato dal sole.
<<Hai bevuto, Meredith?>> ma la voce di lui la riporta alla realtà, riconosce il tono di rimprovero nella sua voce e poi lo vede accigliarsi.

Annuisce per poi abbassare lo sguardo imbarazzata.

Mette due dita sotto il mento di lei e fa incontrare i loro sguardi.
Una scossa percorre la spina dorsale di lei lasciandola come indebolita.
Lui la guarda serio e sembra arrabbiato con lei.

Toglie le dita da sotto il mento e le fa scorrere sulla sua guancia.

<<Meredith... Mi sei mancata>> nessuno dei due distoglie lo sguardo da quello dell'altro, ma lei non riesce proprio a capire cosa passa per la testa di lui.

Con le luci al neon é impossibile vedere bene gli occhi verdi di lui, ma é come se riescano ad arrivarle dentro l'anima.

<<Devi stare  più attenta, non sai chi può esserci in giro. Sei stata fortunata ad incontrare me>>
<<Damon non sono una bambina, so difendermi da sola>>
<<Luke dov'é?>> sputa lui con tono gelido.
<<É andato con i ragazzi a prendere da bere>>
<<E ti lascia qui da sola? Non capisco>>
<<Damon non sono da sola, sono con le ragazze>> dice per poi voltarsi e mostrargliele ma di loro nemmeno l'ombra, sembrano essersi volatilizzate.
<<Io non vedo nessuno>> lo guarda infuriata per i suoi modi autoritari
<<Ma erano qui fino a due minuti fa>> fa il broncio.

Non mettere tempo [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora