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Tutto è in disordine:
                                                        i capelli. Il letto. Le parole. La vita.
Il cuore.
-Jack Kerouac




Un forte rumore la fa sobbalzare svegliandola, quando il senso di nausea la colpisce in pieno. Passa le mani sul volto più volte e inizia a ricordare di essersi accasciata sul divano in cucina e di non essere stata più capace di alzarsi.

Arya entra in cucina ignara della presenza di Meredith e va dritta verso il frigo per prendere una bottiglia d'acqua, voltandosi caccia un urlo dallo spavento.

<<Cosa ci fai qui?>> dice portandosi una mano sul petto compiendo quel gesto in modo teatrale.
<<Mi sono appena svegliata>> dice Meredith sbadigliando e un forte dolore alle tempie la fa sussultare.
<<Ma che hai combinato?>> Arya fa il giro del tavolo per sedersi vicino a Meredith quando inciampa sulla bottiglia di Rum che ieri sera è scivolata dalle mani di Meredith finendo sul pavimento.
<<E questa? L'hai bevuta tu?>> Arya chiede mentre si china in avanti per raccogliere la bottiglia da terra e un sorriso spunta sul suo viso.
<<Ehm.. si>> solo un sussurro esce dalla bocca di Meredith imbarazzata della bravata commessa.
<<Ma sei impazzita? Puoi bruciarti il fegato con una bottiglia di questa>> Arya le parla con un tono serio ma velato di amore
<<Lo so>> Meredith prova ad alzarsi quando un capogiro non la fa quasi cadere per terra.
<<Siediti, vado a prenderti un analgesico>> Arya esce dalla stanza.

Meredith sedendosi, scorge il suo cellulare poco distante da lei e lo prende tra le mani, aprendo il display trova una chiamata di sua madre, ma in questo momento non può chiamarla, non riuscirebbe a parlarle.

Ma all'improvviso quel nome che appare sul display la blocca, non può veramente averlo fatto.
Non può aver chiamato Damon; ma era ubriaca e non ricorda cosa abbia fatto, spera soltanto che lui non abbia risposto alla sua chiamata; non può esser vero.

<<Ecco prendi>> la voce di Arya la scuote dai suoi pensieri e allungando una mano prende l'analgesico e il bicchiere con l'acqua che Arya le ha preso.

<<Puoi dirmi come mai ieri sera hai scelto di bere tutta quella bottiglia? Cosa succede?>> Arya, che si è seduta a fianco a lei, decide di togliersi quel dubbio che si è fatto strada nel suo cervello.
<<Volevo dimenticare...>> dice grattandosi la nuca in preda al l'imbarazzo
<<Cosa?>>
<<Tutti i miei problemi>>
<<Ma di cosa parli? Hai un fidanzato fantastico, hai preso il massimo dei voti in tutte le materie che hai dato fino adesso. Di cosa stai parlando?>>
<<Non posso dirtelo, scusami>> in quel momento ha paura di essere giudicata da Arya se le rivelasse il suo segreto, sa bene che Kayla non la tradirebbe mai, ma per quanto riguarda Arya non sa se può confessarle tutto.
<<Come vuoi. Ma non fa bene tenersi tutto dentro, un amico può aiutarti a sopportare il fardello>> detto questo Arya si alza e va via lasciandola da sola sul divano a pensare alle parole appena dette.

Quando il senso di nausea e il mal di testa sembrano attutiti, Meredith si alza, andando dritta in camera e prendendo il necessario per una doccia veloce va verso il bagno.
Disfacendosi velocemente dei vestiti entra posizionandosi sotto il getto d'acqua calda sperando di poter cancellare la bravata, anzi le due bravate fatte la notte precedente.

E se per caso Damon avesse risposto e lei gli avrebbe detto di star soffrendo a causa sua?
O se gli avrebbe detto che non fa altro che pensare tutto il giorno a lui?
No non può essere vero, non lo avrebbe mai fatto.

E se invece fosse successo?
La vergogna la sommergerebbe fino all'attaccatura dei capelli.
Non può averlo veramente chiamato, magari è soltanto partita la chiamata e lei è riuscita a bloccarla prima che lui avesse avuto il tempo di rispondere.
Ma anche questo non doveva accadere, non può succedere.

Non mettere tempo [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora