Il profumo di muffin appena sfornati riempiva l'aria, insieme all'odore del caffè caldo che scorreva lento dal beccuccio della macchinetta. Amava entrare da Sweet Cuddles all'ora di colazione, era come essere avvolti nella familiare aria di casa, solo più dolce e affollata. A quell'ora le persone correvano dentro e fuori, prendendo caffè e brioches, chiuse in graziosi sacchettini celesti, per poi procedere dritti fino al proprio posto di lavoro. Solo i più fortunati, quelli che iniziavano più tardi o che avevano un po' di tempo libero, si concedevano di sedersi ad uno dei tavolini in stile inglese, di legno bianco e liscio, con sedie abbinate. Quelli erano i veri vincitori, coloro che avevano l'opportunità di godersi tutta la magia di Sweet Cuddles e assaporarne la dolcezza.
Louis ne era certo, non poteva esistere un fornaio migliore di Sweet Cuddles.
Inspirò profondamente, allargando il più possibile i polmoni e chiudendo un momento gli occhi, così da accogliere il profumo del caffè che gli pizzicava le narici. Poi li riaprì e si diresse ad un tavolo, pronto ad aspettare l'imminente arrivo della sua manager.
Se si trovava lì, doveva solo ringraziare (o incolpare) i suoi coinquilini.Louis non sopportava le persone troppo possessive, quelle che non permettono nemmeno al partner di scambiare due parole con altri solo per gelosia.
Ma erano due giorni che Zayn si era stabilito in casa sua e le cose stavano precipitando pericolosamente in fretta.-Allora, caro Louis. Va davvero così male in casa tua?- la voce vellutata ma decisa della manager lo strappò ai pensieri, riportandolo bruscamente alla realtà. Non si era nemmeno reso conto del suo arrivo e lei già stava parlando di cose che, a rigor di logica, non avrebbe neanche dovuto sapere.
-Mi perdoni ma non so di cosa stia parlando ...- disse Louis, mettendo su un sorriso di circostanza. Un'altra cosa che non gli piaceva, erano i ficcanaso. Non si può uscirsene dal nulla e impicciarsi dei fatti altrui, le informazioni vanno conquistate con pazienza e dedizione, solo dopo aver dimostrato all'altro la propria lealtà.
La ragazza sbuffò, buttando indietro una ciocca dei suoi lunghi capelli scuri con un gesto teatrale.
-Senti Louis, qui non siamo in ufficio, non stiamo lavorando e, in questo momento, non sono il tuo capo. Diciamo che siamo qui in via confidenziale.- spiegò Helinä, accompagnando il discorso con una quantità di gesti assolutamente non necessaria.
-C'è una cosa,- continuò -che ti riguarda ma che probabilmente ancora non sai. Tu non sei un semplice umano, non è così?-
Il ragazzo assottigliò gli occhi azzurrissimi aggrottando le sopracciglia, facendo così formare una ruga tra di esse. La osservò un momento come avesse di fronte un alieno, indeciso se alzarsi e andarsene o restare e chiamare un medico competente.
Ma come si può passare dal parlare dei problemi personali di una persona, al domandarle se è umana o no???
La donna dovette comprendere le sue perplessità perché ridacchiò e si sistemò meglio sulla sedia, pronta ad illustrare ciò di cui aveva intenzione di parlare.
-Immagino che, nel momento in cui ti sei trovato nella stessa stanza con Harry, tu non abbia indagato su cosa fosse il legame che provavi per lui. O meglio, immagino tu lo abbia classificato come semplice attrazione, mentre il bisogno impellente di proteggerlo, come amore ...-
Louis si irrigidì sul posto; stava forse insinuando che il suo non fosse vero amore? Era pronto a controbattere, per difendere la sua posizione e mandarla al diavolo, ma la mora lo precedette nuovamente.
-Non sto affatto dicendo che quei sentimenti non ci fossero, anzi. Non credo di aver mai visto un amore forte come il vostro. Ma Louis, caro ... Sotto quella necessità di proteggere Harry a costo della tua stessa vita, c'è molto di più.-
-Di più?- domandò il castano, sporgendosi maggiormente sul tavolino. -Si spieghi.-
La ragazza sbuffò -Smettila di darmi del lei! Mi fai sentire una vecchia!- sbottò all'improvviso, per poi rimettersi composta e sporgersi anche lei, abbassando la voce. -Tu- sussurrò piano, facendo rimbalzare gli occhi da una parte all'altra, come a cercare qualche presenza non gradita -Sei un Protettore.-
Louis si tirò indietro come scottato. Scosse la testa e spinse la sedia indietro, pronto ad alzarsi ma la voce di Helinä lo bloccò.
-È dura vivere con Zayn, vero? Sempre così attaccato ad Harry, sempre così presente in qualsiasi istante, pronto a distruggere la vostra quotidianità e a farti litigare con l'uomo che ami. In un certo senso, è come se gli stesse ... Risucchiando l'anima. Non è così?-
Louis tentò di aprire la bocca ma nessun suono uscì dalle sue labbra. Come poteva sapere quelle cose? Li aveva forse spiati? Certo, lei aveva sempre saputo molte cose sul loro conto, mentre loro non sapevano nulla su di lei; ma da qui al sapere perfino le sensazioni che la presenza di Zayn provocava in lui, c'era parecchia strada. La osservò lasciando che la sua mente straripasse di dubbi e domande impronunciabili.
La presenza di Zayn, in quei giorni, lo aveva realmente portato a conoscere nuovi limiti di se stesso. Alcuni atteggiamenti avevano davvero messo a dura prova la sua pazienza e soprattutto il suo autocontrollo.
Prese fiato di nuovo, gonfiando il petto e tentando di esprimere tutta la sua contrarietà riguardo la situazione che stava vivendo, ma ancora una volta si trovò a sgonfiarsi all'improvviso, senza riuscire a pronunciare nemmeno una parola.
-So come ti senti Louis. Vivere con un intruso in casa, vedere Harry che focalizza tutta la sua attenzione su di lui e non più sui vostri progetti ... E poi scoprire di non essere ciò che hai sempre pensato, non un comune mortale. Scoprire di essere nato per uno scopo superiore, cominciare a comprendere cose a cui prima non davi nemmeno penso. Non è facile da accettare e non sarò di certo io a fare pressione su di te, ma Harry ha bisogno del tuo aiuto, adesso più che mai, corre pericoli di cui non è a conoscenza.- fece una breve pausa, un sospiro, poi riprese a parlare. -Non pretendo che ora tu mi creda ciecamente, che tu faccia tutto ciò che ti dico senza opporre resistenza. Prenditi il tuo tempo, tira le tue conclusioni, solo non metterci troppo. Il tempo a nostra disposizione sta per scadere, siamo ai ferri corti e non ti avrei mai messo in mezzo se non fosse necessario. Ho bisogno che quelacuno protegga Harry e tu sei la persona più vicina a lui di cui io mi possa fidare. Pensaci Louis, la sua vita è nelle tue mani.-
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Something I've Never Known [SOSPESA]
FanfictionTrascorri tutta la tua vita pensando di essere una persona normale, a cui accadono cose normali, con una vita apparentemente del tutto normale. Ma come reagireste se improvvisamente, scopriste di essere qualcosa di assolutamente inaspettato? Chi son...