Sei dappertutto ~ Bbrae

Capitolo 5

«Il portale della condanna è un portale che si apre sulla dimensione degli Inferi. Insomma, se riesco ad aprirlo tutti i morti resusciteranno.» spiega Trigon.
«E vuoi che io ti aiuti?» chiedo.
«Certamente, bambina mia.»
Roteo gli occhi, «Perché, da solo non puoi aprirlo?» lo stuzzico.
Ringhia.
«Non voglio aiutarti.» dico innervosita.
Un lampo di luce rossa mi avvolge e mi stringe in una morsa, sento la mia schiena irrigidirsi e le catene ai miei polsi stringersi. Cerco di urlare, ma mi è praticamente impossibile.
«Allora, lo farai?» domanda.
Io annuisco, mentre sento il pianto che sta per prendere il sopravvento.
Le catene si allentano di nuovo e una lacrima di dolore mi riga il volto.
La ricaccio subito indietro; devo sembrare forte. Devo provarci.
«I miei amici ti sconfiggeranno.» gemo in preda al panico.
«Sicura?» chiede subdolo, «E come mai non sono qui?», ride.
Forse ha ragione, forse a loro non importa nulla di me.
No Raven, sono tuoi amici, non ti abbandoneranno.
Poi vedo un nuvolone rosso trasformarsi in uno schermo che mostra l'immagine dei Teen Titans: BB e Cyborg giocano a pallone, mentre Robin e Starfire ridono su una panchina.
Non può essere.
Non mi stanno nemmeno cercando, è come se io non ci fossi, non gli importa nulla di me.
La verità fa male e mi ritrovo a piangere, con la testa fra le mani, mentre lacrime amare cadono sul mio mantello.
Mi faccio coraggio. Forse è tutto un trucco di mio padre, deve essere per forza così: «Distorsione della realtà.» singhiozzo.
Lui annuisce: «Mi conosci troppo bene. Sì, è vero, era un trucco.», faccio un sospiro di sollievo, «Ma come mai non sono qui, allora?» continua.
«Magari mi stanno cercando nel posto sbagliato.» ipotizzò, asciugandomi le lacrime con l'orlo del mantello.
«Già, le mie illusioni funzionano a dovere!» dice annoiato. Poi si sposta su un argomento che di certo gli interessa molto di più: «Allora, Raven, mi aiuterai sì o no?»
Esito.
Inizialmente avevo risposto di si solamente perché così avrebbe allentato le catene, ora è diverso.
Ma potrebbe lasciarmi senza parlare per un sacco di tempo.
Non so cosa rispondere.
«Allora Raven, cosa hai deciso?»
«Mi lascerai libera, se ti aiuterò?» chiedo.
«Certamente.», sorride.
Mi mordo il labbro; non dovrei arrendermi.
«Che c'è, non ti fidi di me?»
Chino il capo, poi annuisco, «E va bene, ti aiuterò.»
Lui fa una fragorosa risata malvagia, poi mi sorride compiaciuto: «E brava la mia bambina!»

Che ne dite?
I Teen Titans salveranno Raven dalle grinfie di suo padre?