Dal diario di Luke Adriana mi ha confessato che gli piaccio! A me non piace. Io la amo. Dal primo momento in cui i miei occhi hanno incrociato i suoi : grandi ed espressivi. Ma anche malinconici. Ed era quella la mia sfida: Capire perché una ragazza che aveva tutto dalla vita non era felice. Forse le mancava l'amore. Questo dubbio non è scomparso,ho semplicemente spesso di pormelo. Oggi Adriana tornerà al lavoro e andrò io a prenderla a casa con la macchina. Oggi,era più sportiva : jeans,t-shirt e converse. Io la preferito cosi: Se stessa!
Dal diario di Adriana stanotte non ho chiuso occhio. Mi giravo e rigiravo nel letto. Non sapevo davvero cosa mi era passato per la testa. Confessare a qualcuno di amarlo. Non sono mai stata romantica e ora,arriva lui e mi cambia la vita. Ma non posso incolparmi per questo. Si dice che la notte porti consiglio,a me ha portato solo dubbi e problemi esistenziali a cui non c'è risposta.
Dal diario di Luke ho troppi dubbi. Sono anche preoccupato per Adriana. Sembra troppo preoccupata e triste. I suoi occhi sono ancora più malinconici. Mi sembra una cosa più che normale. Ci sono passato per la perdita di un caro e so cosa vuol dire. Sta soffrendo in silenzio. Ma lei non è un'attrice. Si vede che sforza un sorriso,si sforza. Le ho chiesto di essere se stessa e lei sembrava quasi infastidita dalla mia azione. Io non le ho ulteriormente risposto perché mi sono ricordato di come mi sono comportato io,quando la mia amata nonnina morì. Soffrii tanto. Per questo le starò accanto in questo difficile periodo.
Dal diario di Adriana Stanotte sono riuscita a dormire. Poco,ma ce l'ho fatta. Stanotte l'ho sognato. Stava salendo nell'ascensore,col suo cappotto. Quello che metteva sempre quando veniva a prendermi all'asilo. Era giallo ocra. Me lo ricordo e me lo ricorderò per sempre. Era come me lo ricordavo io:pochi capelli e bianchi,bassino e con un po' di pancetta. Tutto il contrario dei mesi prima della sua morte :era diventato magrissimo. Aveva poca barba e bianca. Camminava lentamente. Potevo riconoscere il suo passo dal rumore della collanina che portava al collo. Non ho mai saputo cosa fosse e perche ce l'avesse. Ma doveva tenerci proprio tanto. Stava appunto camminando verso l'ascensore. Io lo riconobbi da lontano(io ero accanto al portone e lo avevo solo intravisto ma le persone speciali si riconoscono sempre). Corsi verso di lui,per paura che prendesse l'ascensore. Mi avvicinai e lo chiamai: Nonno! Nonno! Lui mi guardò con quei suoi occhi che tanto assomigliavano ai miei. Lo baciai e abbracciai velocemente. Lui mi sorrise. Ora avevo la certezza che fosse lui. Che lo avessi ritrovato. Ma poi prese l'ascensore e andò. Dove? Non so. Le avrei fatte tutte, le scale per ritrovarlo. Ma non era sopra,all'ultimo piano. Era oltre,oltre. Almeno se ne andò senza fare sforzi: Con l'ascensore. Ha già fatto troppi sforzi il mio nonnino. Appena sveglia non mi sono neanche resa conto che quello fosse un sogno. Pensavo fosse reale. Solo quando facevo colazione mi misi a riflettere e lo compresi. Io adoravo il nonno. Ma lui lo sapeva? Non gliel'ho mai detto e ho sbagliato. Chissà se lo sapeva....quanti dubbi.
Angolo autrice quanti dubbi i nostri luke e adry,vero? Posso pero dire che luke è rimasto accanto a lei,per aiutarla. Questo è AMORE....Alla prossima
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Eyes can speak
RomantizmQuesto libro parla di adriana,una ragazza che vive senza un obiettivo nella sua vita,con noia malinconia. Ma incontrerà qualcuno nella sua vita che le aprirà gli occhi...