La pioggia è diventata incessante e ho troppo freddo, così mi riparo sotto le colonne della National Gallery.
<<Cazzo! Sto congelando. Ma che fine ha fatto? Avrei dovuto portarmi la mia giacca di pelle o almeno indossare un paio pantaloni...>>
Mentre mi maledico per la decisione sbagliata sull' abbigliamento ed il conseguente congelamento nelle parti basse, aspetto Chris da ormai un'ora. Mi chiedo se è necessario chiamarlo e chiedergli dov'è, ma poi penso di non voler fare la figura della rompipalle e quindi tiro fuori dalla mia borsetta l'iPod nuovo e scorro la mia libreria.
Ho talmente tante canzoni e tanti generi diversi che non so scegliere, così scorro la libreria musicale e scelgo con cura la canzone giusta, l'unica che può cullarmi assieme alla pioggia.
Indosso le cuffie, premo play e chiudo gli occhi mentre la voce di Frank Sinatra si insinua nella mia mente.
"I've got you under my skin
I've got you deep in the heart of me
So deep in my heart that you're really a part of me
I've got you under my skin
I'd tried so not to give in
I said to myself this affair never will go so well
But why should I try to resist when baby, I know so well
I've got you under my skin.."
Sono cullata dalla musica e non mi accorgo di una mano che si appoggia sulla mia spalla che mi fa spaventare. Mi alzo di scatto e mi posiziono pronta per combattere il malcapitato.
<<Attento a te sono cintura nera di karatè, ti stendo in un colpo solo.>>
<<Non credo proprio piccolina, non sei nemmeno capace di ammazzare una mosca.>>
<<Chi ti dice che io non conosca il karatè?>> Chris è di fronte a me, e mi guarda come se avessi appena provato a fare una battuta che nessuno ha capito.
<<Perché non ti credo, è semplice mia cara.>>
<<Hai ragione, ma posso stenderti con un dito solo.>>
<<Non credo nemmeno a questo.>>
Lo osservo bene e l'unica cosa che vedo è un ragazzo completamente inzuppato e senza ombrello; mentre io ho così freddo che tremo tutta, ho bisogno di un posto al caldo.
<<Chris! Mi hai spaventata.>>
<<Scusami, davvero tanto. Sono rimasto bloccato al lavoro e mi si è scaricato il cellulare, non ho potuto avvisarti.>>
Meno male che non l'ho chiamato, perché conoscendomi avrei pensato che mi avrebbe dato buca.
<<Regina, ma da quanto mi stai aspettando?>>
<<Da un'ora ormai.>>
<<E sei stata tutto il tempo al freddo! Ma sei pazza?!>>
<<Certo, non vedi la camicia di forza che indosso? Sono scappata dal manicomio giusto un'oretta fa.>> Lo guardo e lui cerca di trattenere una risata. <<Non sapevo quando saresti arrivato così ti ho aspettato qui.>>
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ETA - Egoisticamente Ti Amo
ChickLitUna storia d'amore di un re e una regina, una tazza di the fumante a mezzanotte e il Big Ben come una grande candela che illumina l'atmosfera.