The Caldo a Mezzanotte

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A: Chris J. King

Regina: Perdonami.

09:38

Chris: Se ti comporti bene, forse potrei pensarci.

23:00

Chris: Possiamo rivederci?

23:01

Regina: Si. Quando saresti libero?

23:09

Chris: Anche ora

23:09

Regina: Va bene.

Ci vediamo al pub?

23:09

Chris: No, ho un'idea migliore.

Che ne dici del Westminster Bridge?

23:10

Regina: Ma sei matto? A quest'ora?

23:11

Chris: Ti ho chiesto di vederci e tu hai risposto di si.

Sono già qui, ti aspetto.

23:12

Regina: Ma indosso il pigiama e non sono presentabile.

23:12

Chris: Non importa, vorrà dire che mentre ti aspetto ne vado a comprare uno così ti tengo compagnia.

23:12

Regina: Va bene, va bene! Dammi mezzora e arrivo.

Se non ti trovo in pigiama torno a casa.

23:13

Chris: Ti aspetto.

23:13

**

Il senso di colpa non se n'è ancora andato, ma ha fatto spazio a qualcos'altro: la paura. Non la comune paura di perdere qualcosa o quella causata dal dolore, ma bensì la paura dell'ignoto. La sensazione di andare incontro a qualcosa che non ti aspetti, non sapere cosa può aspettarti dietro l'angolo o chi ti aspetta, la consapevolezza che la persona che hai di fronte a te non sia chi dice di essere o che semplicemente ti ferirà.

Ecco come mi sento: spaventata mentre mi dirigo verso la fermata di Westminster, pronta a buttarmi nel burrone che io stessa probabilmente mi sono creata.

Appena esco dalla fermata faccio un profondo respiro a occhi chiusi e, quando li apro, il Big Ben è lì che mi aspetta. La sua struttura imponente con la sua maestosità riesce sempre a tranquillizzarmi e lasciarmi a bocca aperta, ed io non posso fare a meno di rimanere ferma ad ammirarlo ed innamorarmi del panorama che ho di fronte. Riesco finalmente a calmarmi e mi appoggio ad una delle colonne dell'entrata della metropolitana. Mi domando se quello che sto facendo sia la cosa giusta, incontrarmi con una persona che conosco appena, la stessa persona che ho giudicato frettolosamente come si fa con la copertina di un libro. Non riesco a muovermi, proprio come la sera prima al pub, le mie gambe sono puro cemento e io non so cosa fare. Guardo il Big Ben con occhi supplicanti e gli chiedo aiuto. Come può un edificio aiutare una persona a muoversi?!

ETA - Egoisticamente Ti AmoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora