I've got you under my skin

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Dopo un corso accelerato di pulsanti da schiacciare e note da guardare, giochiamo per quelle che sembrano ore. Tra una canzone cantata a squarciagola e balletti imbarazzanti, ci divertiamo un sacco.

Durante il suo turno mi ritrovo quasi sempre a ballare e cantare e lui ne sembra molto divertito. Non so ballare e non so cantare, ma ci provo. Solo Dio sa se ci provo! Invece, durante il mio turno, Chris mi distrae o mi prende in giro così io mi arrabbio e automaticamente mi deconcentro. Come con le partite a biliardo insieme alle ragazze, io e Chris abbiamo scelto che chi vince sceglie la punizione per il perdente e sono terrorizzata visto che sto perdendo clamorosamente.

Il nostro pseudo torneo-concerto termina con la vittoria schiacciante di Chris, quindi il mio destino è nelle sue mani e adesso il suo sguardo non prevede nulla di buono.

<<Ho tante idee per la tua punizione, ma sono indeciso.>> Si tocca il mento e finge di pensarci su. <<Vediamo... Potresti farmi un massaggio sexy o fare uno spogliarello. Uh, sono eccitato alla sola idea!>>

Rimango basita. Che cosa ha detto?! La rabbia mi sale e stringo i pugni lungo i fianchi, lasciando che le nocche diventino bianche. Uno spogliarello? Un massaggio sexy? Da quando tutta questa confidenza?

<<Che cosa hai detto?>>

<<Perché? Non ti piace l'idea?v

<<No, cretino! Come ti permetti di dirmi una cosa del genere?! Per caso ti ho fatto credere che stasera mi porterai a letto?!>>

<<Certo che no! Ti sto solo prendendo in giro.>>

<<Sei un stronzo!>>

<<Regina, dove stai andando?>>

Corro verso le scale ed entro nella sua stanza, sbatto con forza la porta e la chiudo a chiave. Mi siedo per terra, appoggiando la schiena al letto. Se dovessi trovarmi la sua faccia davanti, la prenderei sicuramente a schiaffi. Sento Chris salire le scale di fretta e precipitarsi verso la porta che ci separa, sbattendovi sopra i pugni. Non riesce ad entrare.

<<Regina, ti prego aprimi! - I suoi pugni continuano a battere - Non dovevo dirlo, non so perché quelle parole siano uscite dalla mia bocca. A dir la verità lo so, ma non era mia intenzione offenderti, scusa.>>

Non smette di battere contro la porta ma io non cedo e la tengo chiusa.

<<So che i miei modi di fare sono assolutamente sbagliati e che devo cambiare, me lo hai detto tu stessa. Quando sono con te il mio cervello non ha alcun controllo e dico cose che non penso, o che desidero ma che non dovrei dire.>>

Guardo di fronte a me e dalla finestra vedo che ha smesso di piovere. Mi porto la mano sulla guancia, non provo rabbia ma una sola lacrima solca il mio viso. Chris non parla e non sbatte nemmeno i pugni, probabilmente se ne è andato. Mi avvicino alla porta per vedere se lui è andato via. Appoggio la mano sulla maniglia e la fronte sulla porta, perché mi sto comportando così?

<<Chris, sei ancora li?>>

Segue un lungo silenzio e non capisco perché ma inizio a preoccuparmi. Sono una ragazza permalosa, lo ammetto, e mi chiedo se per caso dietro a quella frase ci fosse un indizio, un apprezzamento da parte sua. Ma è il modo che è sbagliato. Così decido di affrontarlo e apro la porta. Appena lo faccio, Chris crolla per terra e sbatte la testa: si è seduto e ha appoggiato la schiena alla porta, per questo è caduto come un salame.

<<AHI! Ma tu oggi mi vuoi uccidere, per caso?>>

<<Oh mio Dio!>>

Inizio a ridere come una matta mentre lui si massaggia la testa. Mi avvicino istintivamente a lui per vedere se si è fatto male e non la smetto di ridere.

ETA - Egoisticamente Ti AmoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora