Justin.
Venerdì, finalmente era venerdì.
Indossai l'inutile divisa che ci toccava portare tutti i giorni, ma non misi la camicia. Misi una maglia a maniche corte nera con sopra una felpa grigia e in testa portai un cappellino marrone. Mi spruzzai infine del profumo ed ero finalmente pronto. Bastava indossare anche solo il pantalone della divisa scolastica, era solo per far vedere quel inutile simbolo.
Presi lo zaino e scesi in cucina, dove i miei fratelli e mia mamma stavano per fare colazione.
"Buongiorno." Dissi dando un bacio sulla guancia a mia mamma e scompigliando i capelli dei due bambini seduti a tavola, che si lamentarono con dei 'Nooo Justeeen' facendomi ridere.
Mi sedetti anche io, dove dei pancakes con lo sciroppo d'acero mi aspettavano fumanti. Quel giorno avevamo gli allenamenti di basket, pensai. Fra un mese avremmo sfidato una delle squadre più forti della provincia e dovevamo allenarci duramente a partite da quel giorno.
Però tu non stai pensando al basket, non è cosi?
Coscienza, vai a farti un giro.
Non cercare di farla franca con me. So che stai pensando a Scarlet. Ammettilo Biebeeer.
Da quando la mia coscienza è contro di me?
"Justin? Rischi di perdere l'autobus, vedi di muoverti." mi risvegliai sentendo la voce di mia mamma. Annuii e finii velocemente la mia colazione, una volta finito mi alzai ed andai verso l'ingresso.
"A più tardi!" urlai prima di uscire di casa e correre alla fermata. Attaccai le cuffiette e feci partire la musica, poi mi sedetti sulla panchina.
I miei pensieri tornarono su Scarlet e mi domandai cose stesse facendo, come si sentisse, ma soprattutto cosa stesse pensando di me. Sempre se lo avesse fatto almeno una volta da ieri.
Si sarà divertita veramente, assieme a me, ieri sera?
La suoneria del mio cellulare che bloccò la musica mi risvegliò, puntai lo sguardo sullo schermo e lessi il nome: Matthew.
Era strano che mi chiamasse per due giorni di fila, di solito lo faceva una volta a settimana. Se succedeva più volte, voleva dire che qualcosa non stava andando bene.
Staccai le cuffie e trascinai il dito sul pulsante verde, portandomi poi il cellulare all'orecchio.
"Matt? Che succede?" domandai, mi alzai e spostai lo sguardo sulla strada. Dove vidi l'autobus che mi avrebbe portato a scuola in lontananza.
"Justin, siamo nella merda."
[Scarlet Espinosa pov's.]
"Alla fine abbiamo passato una bella serata, tutto qui." finii di raccontare a Silvia la mia 'uscita' con Justin, di ieri sera.
Eravamo in cortile, anche se avremmo dovuto essere in mensa. Non avevamo nessuna delle due molta fame, mi ero semplicemente fermata alle macchinette ed avevo preso un pacchetto di oreo, mentre Silvia aveva in mano una bottiglia di coca cola.
"Oh mio dio, Justin Bieber e Scarlet Espinosa sono amici. Oh mio dio." le ultime parole le pronunciò a voce più alta, attirando l'attenzione di alcuni ragazzi. Ridacchiai, portandomi poi una mano in fronte.
STAI LEGGENDO
Friends? - Justin Bieber
RomanceScarlett, 17 anni, la sua vita non è mai stata facile. All'età di 14 anni, lei e suo fratello Matthew di 16 anni furono costretti a scappare dal loro stesso padre. Andarono a Miami, dove iniziarono una nuova vita. Poco dopo anche Matthew sparì, e Sc...