22.

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Scarlet.

In un ora e qualcosa eravamo riusciti a fare una buona parte del lavoro, avevamo completato gli schemi e i riassunti iniziati a casa mia ed eravamo andati avanti, concludendo uno dei tre capitoli assegnatoci.

"Ora facciamo una pausa?" mi domandò Justin per la settima volta, da quando era suonata la campana dell'ultima ora non faceva altro che chiedermi quando ci fermavamo e sbuffava.

Decisi quindi di accontentarlo, eravamo a buon punto con il lavoro e non mi preoccupavo di non finirlo in tempo. Justin era bravo in storia, chi lo avrebbe mai detto?

"Va bene, mi sono rotta il cazzo di questa storia." Chiusi quindi il libro, il quaderno, misi apposto la penna e tutto il resto, riponendo poi tutto dentro lo zaino. Quando mi girai verso Justin, lui aveva già messo tutto apposto.

"Andiamo a prendere qualcosa alle macchinette?" domandò, mettendosi già lo zaino in spalla ed alzandosi in piedi.

"Figurati se quella ci fa uscire insieme." sbuffai facendo un cenno con la testa verso la professoressa, seduta alla sua scrivania con il cellulare in mano.

Justin sorrise. "Ci penso io" disse poi, andando verso la prof.

Le disse qualcosa e all'inizio la prof disse di no, ma poi Justin si avvicinò un po' di più, dicendole qualcosa che probabilmente doveva sentire solo lei e allora disse immediatamente di si, puntando per un secondo lo sguardo anche su di me.

"Andiamo Scarlet!" urlò Justin tutto contento, io ridacchiai prendendo poi il mio zaino e raggiungendolo. Uscimmo finalmente da quell'aula e mi resi conto del caldo e della puzza che ci fossero li dentro.

"Oh dio, che caldo faceva lì?" mi lamentai mentre ci dirigevamo al piano di sotto, dove si trovavano appunto le macchinette contenente ogni tipo di cosa. E con questo intendo anche assorbenti e preservativi, si.

"E c'era anche una puzza orribile, secondo me non si lavano." disse Justin tappandosi il naso e facendo una faccia strana che mi fece ridere.

"Hey, io mi lavo." gli ricordai, incrociando le braccia.

"Tu si, gli altri no." disse e subito dopo scoppiammo a ridere.

Una volta raggiunte le macchinette presi una cioccolata calda, mentre lui un pacchetto di Ringo al cioccolato. Mmh, buoni.

Ci andammo a sedere dai tavoli che c'erano lì, all'intervallo erano sempre pieni.

"Oggi verrai agli allenamenti?" domandò di punto in bianco, lo guardai confusa. Finché non mi ricordai.

"Oh quelli, si si. Devo recuperare ancora quarantasette ore quindi mi tocca." dissi alzando gli occhi al cielo.

Avendo le ore da cinquanta minuti, quei dieci rimanenti si dovevano recuperare ed in tutto ne avevamo cinquanta. Io ne avevo fatte sei, tre allenamenti da cheerleader.

Già, Silvia mi aveva costretta a fare quel "corso" extrascolastico solo per vedere Louis giocare a calcio. Bah.

"Io ne devo recuperare quaranta. Tiè." disse il biondo vantandosi, gli feci la linguaccia, buttando poi il mio bicchierino di plastica nel cestino.

Friends? - Justin BieberDove le storie prendono vita. Scoprilo ora