5.

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Scarlet.

"Espinosa? Che cazzo ci fai qui?"

Merda.

Vedo il tipo che era assieme a lui scappare via velocemente. Prima di rendermi conto del casino in cui mi ero cacciata, -e quindi di correre via- una mano afferra il mio polso, trascinandomi di nuovo dietro al muro.

"Cosa diamine fai qui? Cos'hai sentito?" domanda con tono duro.

"Prima di tutto lasciami il polso, non sono un giocattolo" mi strattono dalla sua presa, ma non mi lascia. Anzi, stringe più forte.
"

Dimmi cosa cazzo hai sentito o giuro che non ci arrivi in classe, Espinosa." Solitamente non avevo paura di lui, ma in quel momento sentivo tutta la sua rabbia nella stretta che aveva sul mio polso.


Dovevo parlare? Cosa mi avrebbe fatto se avessi detto ciò che avevo effettivamente sentito?

"Ho sentito che parlavate di marijuana." dico semplicemente dopo un paio di minuti. Strattono di nuovo il polso e stavolta mi lascia.
"

Bieber..tu spacci? A scuola?" oso chiedere dopo qualche minuto. Avevo paura della sua risposta, ma temevo ancor di più la sua reazione.
"Non sono affari tuoi." Sibila senza guardarmi. Mi porto le mani sui fianchi avvicinandomi a lui.
"Beh, credo di sì dal momento in cui ti ho visto." Justin mi guardò male, per poi sbuffare.


"Okay si, lo faccio. Dannazione." Si passa una mano tra i capelli visibilmente innervosito, avevo notato che facesse spesso quel gesto.
"

Ma sei pazzo? Sai che se qualcuno lo scoprisse potrebbe chiamare la polizia e potresti finire in carcere? Sei consapevole delle cazzate che combini, Bieber?!" il mio tono di voce si era alzato notevolmente, ma per fortuna in quel momento erano ancora tutti nelle loro classi perciò nessuno poteva sentire.
"Stai zitta cazzo, non urlare. Abbiamo una classe sopra di noi. E si, conosco le conseguenze delle mie azioni." dice gesticolando e passandosi una mano fra i capelli -di nuovo- spettinandoli più di prima.
"E nonostante tutto tu continui a farlo? Da quando tempo va avanti così, eh?" abbasso il tono, ma ero comunque seria. E arrabbiata.
"Senti, queste non sono cose che ti riguardano! Okay? Non devi-" urla, ma lo interrrompo a metà frase.
"Oh si che mi riguarda invece! Per quanto ne so potrei benissimo andare dalla preside e denunciarti in questo momento, visto che non sei un mio amico e quindi se andassi in carcere non me ne importerebbe più di tanto!" urlo, di nuovo.


Non saprei definire come mi guardò dopo quelle parole, c'era un mischio di rabbia e tristezza nei suoi occhi.

Stringe i pugni così forte che le nocche diventarono bianche e, quando fece un passo verso di me, automaticamente ne feci uno indietro. Restiamo fermi così per un paio di minuti, si sentiva solo il suono del suo respiro pesante e si percepiva la mia ansia. Finché, dopo un po', non abbassò lo sguardo e liberò i pugni. Sembrava..triste.


"Tu..sul serio lo faresti?" dice dopo un po', sedendosi per terra.
"Mi manderesti sul serio in prigione senza pensarci?" alza lo sguardo guardandomi dritto negli occhi.

Friends? - Justin BieberDove le storie prendono vita. Scoprilo ora