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Matthew Espinosa.

"Voglio che tu mi dica la verità, adesso."

Sapevo che questo momento sarebbe arrivato prima o poi, sapevo che prima o poi avrei dovuto dirle tutto, ma non pensavo che sarebbe accaduto tutto così presto.

Guardai in basso, pensando a come iniziare il discorso.

"Sei sicura? Non ti piacerà sapere, Scarlet." le domandai. Lei annuì velocemente, guardandomi dritto negli occhi, ed io sospirai nervoso.
"Beh..da dove posso iniziare?" domandai più a me stesso che a lei.
"Inizia dal perché sei sparito in quel modo due anni fa." mi disse.

"Oh beh, prima di arrivare a quel punto però, devi sapere altre cose."
Le dissi, per poi iniziare a raccontare.

Flashback

9 Novembre 2014

Nostro padre, quell'orribile uomo che, quando eravamo piccoli, sapeva solo trattarci male. Metteva sempre le mani addosso a Scarlett e ovviamente io tentavo di difenderla in ogni modo possibile, ma ciò provocava il doppio delle botte, ma per me. Il che mi andava bene, preferivo picchiasse me piuttosto che mia sorella.

Dopo ben tre anni in cui non aveva nemmeno pensato di cercarci, ha avuto la faccia tosta di richiamarmi e per cosa? Per chiedermi di aiutarlo con i suoi schifosi scambi di droga, per entrare nel suo giro e rischiare anche la mia vita per un po' di marijuana.
Ovviamente gli avevo subito detto di no ed avevo attaccato, non volevo più avere niente a che fare con lui.
Però non tutto va come vorremmo che vada e quindi, dopo qualche giorno, mi richiamò.

"Pronto?" risposi frustrato, io ed i miei amici stavamo organizzando la festa per i quindici anni di mia sorella e non volevo essere disturbato da nessuno.
"Figliolo! Finalmente ti sei deciso a rispondere." l'orrenda voce di mio padre mi sorprese, perché mi stava chiamando? Sapeva che non avevo alcuna intenzione di parlare con lui e nonostante ciò continuava a cercarmi.

"Non posso parlare. Sono occupato" risposi e pensai di riattaccare, quando però lui mi fermò.
"Non ti conviene attaccare." minacciò, alzai gli occhi al cielo.

"Cosa vuoi." sbuffai.
"Sei disposto a venire a New York ed entrare nella gang di tuo padre? Saresti un ottimo vice figliolo." mi propose ridendo leggermente.
"Cosa non riesci a capire della parola no? Smettila di chiedermelo, non ho intenzione di lasciare Scarlet qui da sola." puntualizzai. Una risata si propagò nel mio orecchio, una risata cattiva

"Se non verrai, Scarlet mai più vedrai." canticchiò malignamente, per poi ridere ancora.
Ero confuso, cosa intendeva dire?
"Che cazzo dici?!" sbottai sentendo la rabbia crescere in me.
"Dico che tu mi servi, e che se non vorrai venire qui con le buone, verrai con le cattive. E ci rimetterà lei."
Quanto poteva essere stronzo quell'uomo? Lo odiavo. Lo odiavo con tutto me stesso. Non si può considerare padre un'essere del genere.

"Hai già rovinato l'infanzia di tua figlia, non le rovinerai anche il resto della vita." sputai. Mi ero ripromesso, quando avevamo deciso insieme si scappare, che avrei reso felice mia sorella, che le avrei dato tutto ciò che voleva e che avrebbe vissuto tranquilla, così doveva essere e così sarà.

Friends? - Justin BieberDove le storie prendono vita. Scoprilo ora