Una settimana. Una settimana da quando io ed Ethan abbiamo comunicato alla mia famiglia il mio fidanzamento con lui. Ho paura. Ho fatto la cosa giusta? Come posso capirlo? Ethan mi ama? No, non mi può amare.
Troppe domande senza risposta. Anche se sono domande banali sono comunque domande. Quanto ancora dovrò aspettare prima di poter avere la risposta? Sono troppo stanca, basta pensare.
Sette anni prima
"Nonna, nonna guarda cosa ho trovato!" Sorrido e corro verso Mary, mia nonna paterna. Era una dama nobile certo, ma di origini contadine e io l'amavo con tutta me stessa. Sapeva cogliere la bontà di ogni persona, anche in quella più cattiva. Mi ha insegnato molto sulla vita e non solo.
"Vieni qui piccola, così lo posso vedere meglio." Mary si accomoda su una sedia di paglia intrecciata, incitandomi ad andare tra le sue braccia. Il mio porto sicuro.
"Ho trovato una coccinella!" Sorrido molto felice e spensierata.
"Sei stata bravissima! Le coccinelle portano fortuna a chi le trova. Conta i puntini." Mi risponde Mary guardando attentamente la coccinella che si muoveva sulla mia mano.
"Ne ha sette nonna!" Rispondo soddisfatta per essere riuscita a contare. Non sempre riuscivo.
"Allora oggi sarai fortunata il doppio!" Mi sorrise, battendo le mani.
"Cosa è il doppio?" Chiedo stranita.
"Due volte tanto qualcosa, farfallina mia. Ora rientriamo che sta facendo buio. Saluta la tua amica coccinella." Nonna Mary mi fa scendere dalle sue gambe, per poi avviarsi verso il portone. Era ora di tornare in casa.
"Ciao, ciao coccinella. Forse ci vediamo domani. Buona notte!" Lascio cadere la coccinella nel prato, per poi correre dalla nonna Mary.Nonna Mary è sempre stata il mio scudo, la mia fortezza, il mio rifugio. Era tutto per me. Poi una malattia se la è portata via e così anche la mia infanzia spensierata.
Tempo corrente
Mi sveglio di soprassalto. Come se non bastasse noto che la finestra della mia terrazza è completamente aperta. Infreddolita, mi alzo, indosso la vestaglia e corro a chiudere la finestra. Proprio mentre sto per chiuderla, noto poco lontano una luce fioca. Un brivido mi scorre lungo la schiena. Cosa accidenti è?
"Cosa sarà mai...?" Chiedo a me stessa retoricamente. Sento dietro di me un veloce movimento, come uno spostamento d'aria, così mi giro di scatto, incontrando degli occhi conosciuti.
"Ethan cosa ci fate qui?" Mi porto una mano sul cuore spaventata. Batte forte.
"Amor mio sono qui perché mi mancavate." Ethan mi abbraccia, avvicinandosi a me con intercedere felino.
"Oh..." Troppa dolcezza in un unico uomo. Con due dita sposta i miei capelli dietro la spalla, mi avvicina a se mettendomi una mano appena sopra le natiche. Lo scontro poco violento con il suo petto è inevitabile e bellissimo. Posa una mano sul mio viso e mi accarezza con il pollice il mio labbro inferiore, scatenando miliardi di brividi sulla mia schiena dove ancora è posata la sua mano. Occhi dentro occhi. I suoi bellissimi occhi."Siete bellissima Isabel." Soffia Ethan sospirando e lasciandomi senza fiato.
"Voi siete un adulatore." Sussurro appena, senza sapere se egli ha capito. Si lecca le labbra e fissa poco più in basso delle mie. Noto solo ora che la vestaglia lascia scoperto il petto e si vede palesemente il seno avvolto nel corpetto ,ora diventato alquanto stretto. Ethan traccia una linea con la sua mano dalle mie labbra al laccio della vestaglia, passando per il collo, il petto, la spalla. Senza neanche accorgermene la vestaglia si trova già a terra ed io già tra le braccia di Ethan che mi solleva dolcemente e mi appoggia sul tavolo da scrittura, al lato della finestra. Sfiora il mio naso con il suo e ancora una volta mi si blocca il respiro. Non avrei mai pensato a questo. Tutte le parole di mia madre non sarebbero mai bastate a prepararmi a questo. Nessuno parla in questo momento, ma questo silenzio dice molte più cose di mille parole. Posa entrambe le sue mani sui miei fianchi e lentamente risale fino ad arrivare al collo. Mi accarezza, mi osserva, ma soprattutto mi bacia. Mi bacia con tutta l'anima, con tutta l'aria che ha in corpo, mi bacia dandomi un piccolo pezzetto di lui. Io faccio la medesima cosa, gli dono una parte di me, una parte che solo i suoi baci posso prendersi. Ci perdiamo in questo vortice di carezze bollenti, di baci lussuriosi, di sguardi infuocati. Ci perdiamo in noi stessi. Se solo mia madre sapesse!Ethan fa scorrere le sue mani sul mio corpetto. Sfila i primi passanti e poi si blocca quando sente bussare alla porta.
"Santi numi!" Impreca sotto voce.
Ci blocchiamo affannati e scossi.
Ci guardiamo, in pochi secondi lui si nasconde dietro all'armadio e io ho già la vestaglia indosso per andare ad aprire a chi ha bussato."Chi è?"chiedo aprendo di poco la porta.
"Buonasera Lady Isabel, volevo sapere se ha bisogno di qualcosa o se posso ritirarmi."chiede sorridendo Jade.
"Oh Jade, tranquilla puoi andare mi preparo da sola per la notte. Grazie mille!"dico sorridendole per poi aspettare che se ne vada e richiudere la porta."Oh cielo, ci è mancato poco!"dico sottovoce andando dove si era nascosto Ethan.
"Ethan dove siete?"chiedo sorridendo, prima di sentire un braccio caldo attorno alla mia vita.
"Proprio qui dietro."dice lasciandomi un caldo bacio sul collo.
Potrei morire...
"Prima ho visto una luce, fuori dalla terrazza."dico appoggiando la testa alla sua spalla.
"Come una luce?"chiede Ethan.
"In mezzo al campo amor mio."dico ormai completamente nelle sue mani.
Lui si stacca bruscamente e corre alla finestra. La magia che si era creata si spezza...
Mi stavo già abituando alle sue carezze.
Proprio ora dovevi staccarti Duca?"Dov'era quella luce?"chiede secco.
Stranita mi riprendo e mi metto accanto a lui.
"Più o meno li, accanto all'acero."dico indicando la zona.
"Va bene."dice Ethan per poi chiudere velocemente la finestra e tirare le tende, come se niente fosse.Le sue mani tornano voraci sul mio corpo, che a quanto pare, brucia al suo tocco.
Ci guardiamo negli occhi per pochi secondi, poi le sue labbra sono nuovamente sulle mie, pronte a togliermi il poco fiato rimastomi in corpo.
Come animate da una forza propria, le mie mani iniziano ad accarezzare la sua pelle.
Lentamente inizio a sfilargli la giacca per passare poi alla camicia, accarezzo il suo torace, vago sulle sue spalle, larghe e muscolose, lo attiro a me.
Ethan ricomincia con me dall'inizio, mi libera della vestaglia e finisce di slacciare il corpetto.
Smette di baciarmi e mi osserva, lento e scrutatore, come se stesse imprimendo ogni parte di me in lui.
Poi ,quando per lui è sufficiente, torna sulla mia bocca e mi preme contro di se, i nostri busti si toccano e combaciano perfettamente.
Accesa dalla passione avvolgo le mie braccia attorno al suo collo e mi aggrappo a lui con tutta me stessa.
Ethan mi accoglie prontamente, iniziando a muovere leggermente le dita sulla mia schiena. Si stacca dalla mia bocca, solo per passare al collo e ricominciare a baciarmi e a donarmi calore e passione.
Direi che sa il fatto suo riguardo la "passione"!Involontariamente dalle mie labbra esce un gemito, che subito viene bloccato dalla bocca di Ethan che torna spavalda sulla mia.
Sembra tutto perfetto e posso solo ringraziare mio padre per avermi proposto Ethan come marito, forse mi sto innamorando...Improvvisamente sentiamo un lungo boato proveniente dall'estero della casa. Ci blocchiamo ancora una volta.
Tutte questa sera?!
Ethan mi abbandona, per vedere cosa accade nell'oscurità della notte. Scosta le tende e apre di poco le finestre.
Il suo viso passa da carico di desiderio ad allarmato.
"Isabel, mia cara, vestiti. Devi fare finta di dormire immediatamente!"dice serio e schematico.
"Va bene."dico poco prima di precipitarmi all'armadio, prendere la camicia da notte e indossarla in men che non si dica.
Ancora più velocemente mi corico e aspetto istruzioni da parte di Ethan, che nel frattempo aveva richiuso le finestre e tirato le tende.
"Mia cara, qui fuori ci sono dei marinai, che vostro padre ha dovuto licenziare a causa della perdita delle sue navi. Da tempo sapevo che volessero prendere qualcosa al Duca, ma non ho mai pensato che questa cosa potessi essere tu ,essendo la più piccola delle sue figlie e l'unica che non ha ancora comunicato il suo fidanzamento alla società. Ora sei mia e non permetterò a nessuno che non sia me stesso di impossessarsi di te."dice per poi lasciarmi un altro bacio focoso e stendersi accanto a me, dopo essere andato a svegliare la servitù ed aver informato mio padre della faccenda.Spazio autrice:
Allora che ne pensate? Vi piacciono i capitoli? 🤔❓❓
Se avete critiche/ consigli li accetto tutti molto volentieri. 😃❗️❗️Grazie per il piccolo, ma importante supporto che mi date.💪🏻💥
Se il capitolo vi è piaciuto lasciate una stellina e un commento.💭🌹Questo è più lungo rispetto agli altri capitoli, quindi il prossimo aggiornamento ci sarà tra un po', ma non preoccupatevi, ci sono moltissime nuove notizie che vi aspettano!!!❓❗️❓❗️❓❗️
Grazie mille, un bacio!
😘😘
Marta✨
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Astuzia Femminile
Historical FictionSiamo nell'Inghilterra della seconda metà del 1700. Isabel quarta ed ultima figlia del potente duca di Devonshire ha un carattere indomabile e ribelle, poco dedito alla sottomissione e al rispetto delle regole. Ella è l'esatta fotocopia del padre. A...