ARIEL
Era una domenica mattina, pioveva a dirotto ed io mi trovavo a correre con un misero giornale in testa cercando di riparare quelle poche ciocche di capelli rimasti ancora asciutti.
Una ragazza di bassa statura, occhi che davano sul verde e una marea di capelli biondi pronti a gonfiare per l'effetto dell'umidità. Questa ero io, Ariel Karinne.
Imprecai mentalmente non appen entrai in fretta e furia dentro la location dove i ragazzi mi attendevano impazientemente per girare il video ufficiale di "Noise".
Percorsi il corridoio con l'acqua che sbordava dai miei stivaletti di pelle e in dieci secondi mi trovai truccatrici e parrucchieri addosso pronti ad asciugarmi e rimettermi in sesto. Ero stressatissima e come al solito ansiosa perchè non avevo provato la mia parte del video: consisteva nel girare intorno a Bill piroettando con un'asta enorme, ricoprendolo di bolle di sapone.
Dopo circa mezz'ora uscii dal camerino perfettamente acconciata: indossavo una tuta nera borchiata sulle spalle con uno strascico lungo almeno un metro e mezzo che rendeva il mio aspetto elegante e curioso allo stesso tempo. I miei capelli biondi erano cotonati sopra e tirati indietro per poi scendere lungo la mia schiena dritti ed ordinati. Ero pronta.
Prima di cominciare salutai i miei amici e Tom, il solito umorista, si voltò con la sua chitarra già in mano per parlarmi:
<< Non so se stai uscendo da un film horror o da un video ufficiale di Marylin Manson >>
A quelle fatidiche parole tutti scoppiarono a ridere compreso lo staff ed io annuii e gli feci un bel dito medio assecondandolo a quella presa in giro.
Tom era il fratello gemello di Bill ma apparte l'aspetto fisico slanciato e i lineamenti "candidi", non aveva niente che potesse assomigliare al fratello. Bill era così dolce, non perdevo occasione per abbracciarlo e spupazzarlo come un fratellino più piccolo mentre Tom, lui era il grande narcisista vanitoso sempre pronto a tirarti qualche battuta.
Si sentiva sexy perchè sapeva di esserlo e soprattutto, non parlava mai d'amore, per lui non esisteva quella parola, preferiva caricarsi tre, quattro ragazze sconosciute in macchina e divertirsi per un'unica notte.
Io non sempre lo approvavo ma essendo uno dei miei migliori amici in assoluto non avevo voglia di dargli contro sempre quindi ai suoi racconti annuivo e ridevo insieme a lui.Girammo il video e fu un successo unico nelle settimane seguenti, le fans impazzivano ogni volta che uscivano shootings e video ufficiali dei Tokio Hotel ed io invece che ero parte della vita quoditiana dei ragazzi non solo lavorativa ma anche privata, venivo lasciata di "puttana", di "rubaragazzi" e via dicendo. Era uno stress unico sopportare il tutto, ma fortunatamente anche io avevo i miei fans che appoggiavano le coreografie e i miei singoli. Non potevo chiedere di meglio dalla vita.
Qualche settimana dopo...
<< Bene ragazzi, ora che abbiamo concluso interviste, servizi fotografici e quant'altro possiamo darci al cazzeggio più totale! >> Disse Bill saltellando da una parte all'altra della camera
<< Potremmo andarcene in montagna questo weekend e vomitare su qualche ghiacciaio tutto l'alcool possibile >> rispose Tom stravaccato sul divano di casa sua stuzzicandosi il suo famoso piercing al labbro.
Io mi stavo fumando una sigaretta sul ciglio della porta che dava sul loro terrazzo, avevano una casa bellissima loro due, una casa che ogni persona comune sogna.
Ascoltai le loro proposte e mi misi a pensare a che tipo di programma avevo per quel weekend: Kristel era con Ray e quindi non avrei avuto traccia di lei perchè quando è con lui non da segnali di vita; mio padre era via per lavoro e mia madre avrebbe badato ai miei nipotini sia Sabato che Domenica perciò, si poteva fare.
La mia famiglia era una famiglia di gente calorosa e solare, amavo mia madre e anche mio padre nonostante i suoi difetti, era un musicista, si sa come sono i musicisti. Mia sorella Lucy, era quella con la quale andavo più daccordo.Mi voltai verso i gemelli decisa: << Ci sto! Andiamo con due macchine, prenderò la mia e Gustav la sua, d'accordo? >>
Tom scoppiò in una risata e con tono superficiale rispose:
<< Ariel con la mia Cadillac non vorrai mica che io salga sul tuo misero bmw? >> Lo guardai ad occhi stretti e intervenne Bill alzando gli occhi al cielo:
<< Ari stai tranquilla tanto andrò io in macchina con Tom, ti risparmierò un viaggio esasperante, ci sono abituato a mio fratello >> Scoppiò in una risata isterica come era solito fare da lui mentre io con un sorrisone a trentadue denti mi avvicinai verso Tom e tirandogli una treccina piano gli sussurrai:<< Verrò io con te amichetto del cuore, e guiderò la tua macchina per farti vedere che tu non sei il migliore di tutti >> mi sorrise ed io mi voltai soddisfatta.
Dio quanto gli volevo bene a Tom, guai a chi me lo avesse toccato, era cocciuto e impassibile come un muro al di fuori ma in fondo sapevo che nascondeva in sè un lato alla crema!
<< Bene allora venerdì sera partiamo, io e Gustav siamo in macchina con Marykate >> Irrompe Georg riferendosi alla sua fidanzata.