TOM
La giornata era cominciata benissimo, erano gli ultimi pomeriggi di Maggio e faceva caldo, ormai le giornate si erano allungate e la vita sembrava più bella.
Almeno per gli altri, non per me, che ero grigio dentro come una giornata di Novembre.
Mi mancava Ariel, mi sentivo vuoto senza di lei, era brutto quando da un'amicizia nasce un amore ma poi non rimaneva nè l'uno nè l'altro.
Non avevo più sue notizie da settimane e non sapevo se chiamarla o se mi avesse insultato.
Passai dei casini dopo la storia dello Strip Club perchè quella mora di quella fatidica sera, sparse la voce dello sputo e di cosa era successo e le fans e i media andarono in delirio.
Dovetti spiegare tutto per filo e per segno alle stampe mentre Ariel non pubblicava novità da un bel po'.
Ero in macchina e stavo tornando a casa da alcune compere per il Bus, avremmo avuto bisogno di una bella spesa prima di partire e a questo pensai io perchè Bill era andato a farsi un tatuaggio, giusto perchè ne aveva pochi.
Arrivai ad un incrocio e mentre svoltavo a destra vidi un corpo conosciuto insieme ad altre persone.
Sgranai gli occhi e frenai senza dare nell'occhio, era Ariel.
La notai un po' ingrassata sui fianchi e anche leggermente di cosce, probabilmente sfogava la mia mancanza sul mangiare, pensai ironicamente.
Accostai dietro ad alcuni bidoni della spazzatura e a finestrini oscurati non mi avrebbe mai visto anche se conosceva la mia macchina.
Stava ridendo e scherzando con sua mamma e sua sorella, chissà quante me ne avrebbe dette quest'ultima, appena avesse saputo di cosa avevo combinato.
Era una tipa tosta, molto simile ad Ariel solo che era mora e non bionda platino.
Guardai attentamente e notai che erano appena usciti da un negozio per bambini.
Un negozio per bambini?!?
Avevano anche delle buste in mano, sarà stata la sorella che aspettava un altro bambino, per allargare la famiglia un pò di più di quella che era già.
Partii piano piano senza farmi notare ma il tutto fu inutile perchè vidi la testa Ariel girarsi nella mia direzione come a sapere che ero io ad essere lì.
La telepatia ci connetteva.
Sfrecciai dietro l'angolo e tornai a casa un briciolo più contento. Mi bastarono quei due minuti ad averla vista per migliorare la mia giornata, avrei voluto chiederle perdono ma Bill mi disse di lasciarla stare e aspettare e io da bravo fratello, lo ascoltai.
Sta volta mi stavo sicuramente sbagliando, lei non voleva più saperne di me.
Avevo perso l'unica donna per la quale avrei combattuto fino alla fine.
Ora che mi ero allontanato da lei non solo mi sentivo triste, ma non riuscivo neanche a partire per il Tour tranquillo, ed io che volevo sistemare le cose non vedendoci.Sbagliai, come sempre.
Arrivai a casa e Bill mi urlò che era nella doccia, notai il suo telefono sul tavolo e anche se io non sbirciavo mai nella sua roba decisi che la tentazione si sarebbe impadronita di me.
Presi il telefono senza far rumore e iniziai ad aprire i messaggi per capire se con Ariel parlassero di me e trovai una serie di messaggini in codice. Mica stupidi i due.
<< Oggi ho fatto le prime compere >>
<< La prossima volta ti accompagno! >>