TOM
Era una settimana che non sentivo Ariel, mi mancava dovevo ammetterlo. La pensai forse anche troppo ed era quello il motivo per la quale dovetti disconnettermi da lei, era da un mese che stavamo insieme ma io non sapevo se fossi realmente convinto di iniziare un tour in quelle condizioni.
Forse ciò che sbagliai fu parlarle per telefono, perchè lei avrebbe potuto fraintendermi e pensare che io avessi giocato con i suoi sentimenti, ma non era così. Avevo solo bisogno di rilassarmi un po', io ero così, non potevo privarmi di me stesso, per amare gli altri dovevo prima amare me.
<< Bill devo parlarti >> dissi a mio fratello che si stava sistemando i capelli per andare ad una Fnac a promuovere il disco. Era una giornata intensa e non avevo molto tempo per sfogarmi.
<< Dimmi Tom, fai veloce che dobbiamo uscire, cosa succede? >> mi rispose quello stronzo.
<< Cazzo ma tu fai il finto comprensivo allora! Vuoi fare il paladino della giustizia e poi quando vengo per parlarti, cosa assai rara, mi dici pure che non abbiamo tempo? >> urlai gesticolandogli quasi in faccia.
<< Hey signorino vedi di darti una calmata, ti sto ascoltando, sono tutto orecchi, parla grazie. >>
Che faccia da culo che aveva. Peccato fosse uguale alla mia.
<< Niente che ho preso le distanze da Ariel >> dissi semplicemente.
<< Coooosa? Ma perchè? Stavate andando bene insieme! >> mi rispose lanciando il pettine nel cassetto.
<< Si, non so se sto facendo la cosa giusta ad affezionarmi così tanto a lei, devo affrontare un lungo Tour e non voglio soffrire tutto il tempo, voglio divertirmi e impegnarmi nel mio lavoro >> spiegai cercando di convincere anche me che fosse la cosa giusta.
<< Tom sei un eterno indeciso, mi sta bene ciò che stai dicendo, ma ricordati che Ariel non starà per sempre ad attenderti, è giovane persino più di te ed essendo bella e famosa sai quanti ne troverà? >>
A quelle parole il sangue mi ribollii e le risposi con l'impulsività più assoluta:
<< Beh anch'io ne posso trovare quante ne voglio! >> Chiusi la porta sbattendola e uscii per andare in macchina a metterla in moto.
Andammo insieme alla promotion e dopo foto, video e canzoni ero esausto.
Volevo solo andare a bere con i miei amici e non pensare al fatto che Ariel fosse giovane e bella, morivo di gelosia. Bill era stato uno stronzo infame a rispondermi così.
<< Ragazzi ho un'idea frizzante per sta sera >> esclamò Gustav dandomi una gomitata.
<< Sentiamo >> risposi annoiato con le mani in tasca.
<< Strip club, niente storie, sta sera solo maschi e senza rotture di palle >> disse replicando.
<< Accetto >> disse Georg.
<< Io anche >> esclamò Bill applaudendo in segno di approvazione.
Toccava a me rispondere e dovevo ammettere che accettai senza indugiare perchè volevo distrarmi, non di certo per le strip-dancers.
Entrammo e una signorina in costume molto sexy da cameriera ci indicò un tavolo riservato e ci lasciò i menù. Solo quando si girò per andarsene mi accorsi che le mancava il pezzo dietro della mutanda.
Ci guardammo tutti negli occhi e scoppiammo a ridere come degli stronzi.
<< O mio dio! Tu sei Tom Kaulitz! >> si avvicinò a me una ragazza ubriaca dopo circa mezz'ora e a dire da come la vedevo sdoppiata, anche io non ero più tanto sobrio.