ARIEL
A pranzo mangiai un piattone di pasta, la fame si faceva sentire sempre di più con l'andare avanti dei giorni e non riuscivo a contenermi più di tanto.
<< Ariel sta sera siamo invitati dai Kaulitz >> mi disse mamma mentre sparecchiava la tavola.
<< Come siamo invitati? >> domandai perplessa, Tom non mi aveva detto nulla. Sapevo che dovevamo vederci e passare la giornata insieme ma la sera avrebbero dovuto partire, come sarebbe che ci avevano invitati da loro? E poi anche i miei genitori?
Annuii e salii le scale per andare in camera mia accarezzandomi la pancia, iniziavo a sentir muoversi qualcosa dentro di me da due giorni circa.
Come la sensazione di un borborigmo all'interno del ventre. Era lui, il mio bambino che finalmente cresceva.Chissà come sarebbe stato, se avesse avuto gli occhi grandi di Tom e il suo sorriso scolpito, o se fosse stato alto come lui. Ero dell'idea che se fosse stato un maschio avrebbe dovuto somigliargli mentre se fosse stata femmina avrebbe dovuto essere bionda come me, una principessina.
Sorrisi al pensiero di una neonata cicciottella e poi chiusi la porta della camera.
Presi il telefono e scrissi a Tom:
<< Non mi avevi detto che siamo invitati da te >>
Lasciai il telefono sulla scrivania e attraversai la stanza per entrare nella mia cabina armadio e scegliere un vestito "soft" da mettere per la serata, quando a un tratto il telefono vibrò e lessi il suo nome sullo schermo, era Tom:
<< È un party pre-tour, non volevo dirtelo e ho aspettato fino all'ultimo >>
Un party? Prima di andare in tour? Non lo avevano mai fatto prima d'ora, nè per "Zimmer 483" nè per lo "Schrei tour".
Ero felice tutto sommato di poter festeggiare la sua partenza, in modo che non fosse un arrivederci tragico ma divertente. Decisi di riservare le emozioni per la serata e intanto con un po' di malinconia, continuai a scegliere l abito senza pensare troppo.
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<< Kristel mi stai ascoltando? >> Mi voltai mentre mi stavo asciugando i capelli.
Erano quasi le nove e dovevamo andare da Tom.
<< Sì, sto sistemando le ultime faccende per posticipare il tuo Tour al prossimo anno, domani chiamo i vari paesi >> Mi disse sfogliando dei documenti mentre era seduta sul mio letto.
Dovetti abbandonarlo perchè non avevo il coraggio di salire sul palco e ballare con il pancione, era sconsigliato.
<< Va bene, sei pronta? >> Le dissi infilandomi la tuta intera.
Avevo scelto una tuta elegante che al fondo si stringeva sulle caviglie, con un incrocio a "x" sulla schiena e il seno ben coperto, sul davanti il mio pancino era ben evidente ed ero contenta che si vedesse.
Misi dei tacchi dorati non troppo alti, se avessi inciampato sarebbero stati guai amari.
Mi girai i boccoli con la piastra e poi rovesciai la testa in giù per disfarli un po'.
Ero pronta, semplice più che mai e felice di vedere Tom.
Truccai le ciglia e incollai quelle finte per dare un tocco più sexy al mio sguardo e poi con l'aiuto di Kristel scesi le scale.
Arrivammo a casa di Bill e Tom e sentimmo la musica alta già dal parcheggio, faceva molto caldo ormai eravamo quasi in estate e c'erano ragazzi e ragazze buttati in piscina a sorseggiare cocktails.