capitolo 6

20 3 0
                                    

Jade's pov:

Quella serata è stata molto produttiva.  Abbiamo fatto conoscenza tutti quanti, e abbiamo stretto una bella amicizia. Ci siamo scambiati i numeri di telefono, e dopo essere tornati a casa e aver visto "colpa delle stelle " ci siamo addormentati.

Verso le due di notte sentimmo un rumore che ci svegliò tutti di soprassalto. "Che cazzo c'è ora? Ho sonno" disse rosh mettendo la testa sotto il cuscino. "Non lo so." Dissi prendendo il telefono ,facendo luce. 
Poco dopo arrivarono anche i ragazzi,dalla loro stanza :" siete sveglie?" Chese Luke sottovoce. "Sehh" mugugnò Rosh." Cosa succede?" Qualcuno è la fuori dalla porta. E non sembra essere molto fine nei movimenti. Ha svegliato tutto il palazzo."spiegò sbagliando. "chiunque sia spero che se ne vada, sto morendo di sonno" disse la mia migliore amica sotterrandosi nelle coperte."dovremmo controllare?" Chiesi io. "Uff vado io , così posso vedere in faccia chi disturba il mio sonno" rispose rosh. "E ucciderlo" continuò prendendo le chiavi e uscendo sul pianerottolo, chiamando l'ascensore. "Beh almeno lei non ha paura di un possibile serial killer fuori dalla porta" disse Alex ridacchiando.

Mi alzai anch'io e ci affacciammo tutti e tre alla porta.  Di rosh nessuna traccia.
Ad un certo punto sentimmo battere dietro la porta del ascensore. "Aiuto! " qualcuno stava gridando . "Rosh sei tu?" L'altra voce rispose" Si sono io! Sono chiusa qui dentro, mi sono dimenticata che l'ascensore  non funziona!" "Che cazzo facciamo ora? " dissi io nel panico. " hey tranquilla" disse Alex mettendomi il braccio attorno alle spalle. " la tiriamo fuori .. in qualche  modo " .

Luke bussò alla porta accanto. "Non ce nessuno in quell'appartamento,Luke." Dissi io. Con lo stupore di tutti e tre uscì un ragazzo, con la faccia più assonnata delle nostre tre messe insieme.  "Avete bisogno? "  alex spiegò la situazione:"la nostra amica è bloccata in ascensore"
come cazzo faceva a mantenere la calma  anche un queste situazioni? Pensai. "Ciao sono l'amica! !" Disse rosh da là dentro." Ed ho tanto sonno".
il ragazzo sorrise.il suo volto sembrava familiare."mio padre era un elettricista. Siete fortunati che prima di andarsene mi ha  insegnato qualche trucchetto" disse prendendo una scatola di attrezzi.

In un quarto d'ora riuscì ad aprire le porte dell ascensore.  Rosh era seduta nell'angolo, con le braccia incrociate. Alzò lo sguardo e disse arrossendo: "Ahmed! "

Quattro Splendidi Uragani Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora