capitolo 16

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salimmo in macchina e Alex accese il motore. " da chi stiamo andando , precisamente ?" chiesi io. mi rispose mentre guardava nello specchietto retrovisore:" un mio amico, che io e Luke conosciamo dalle elementari, un tipo apposto... si chiama Ben... è stato adottato da piccolo da due tizi ricchi sfondati, con un figlio stra viziato.

dopo circa un quarto d'ora di viaggio arrivammo davanti a una villa enorme, con tanto di terrazzo, ombrelloni, piscina, e un piccolo bar in giardino. chi abita qui deve aver soldi da spendere, pensai.

poi dopo aver suonato il campanello ci venne ad aprire una donna, molto  probabilmente,una cameriera. ci accompagnò al piano di sopra, dove un ragazzo dai capelli ricci e castani stava giocando a gta. " hey bro" disse lui "bella" rispose Alex. si vedeva che erano amici da tento tempo. po il ragazzo si girò verso di me . " ti sei trovato la tipa Alex?" disse rigirandosi verso di lui, con un sorrisetto alquanto irritante. " no, abito insieme a lei, Luke e ad un altra ragazza, non stiamo insieme, cretino"    "eh, scusami Ale.." "su dammi la lettera" disse Alex, interrompendolo, proprio mentre stava per rivolgermi la parola.  " tieni" disse con  un pizzico di impertinenza nella sua voce. poi mi guardò. aveva gli occhi azzurri e capelli castani e ricci, non troppo corti. " come ti chiami ?" mi chiese ad un tratto. " Jade" risposi arrossendo. " ok, dobbiamo andare ora." disse Alex prendendomi sottobraccio. uscimmo dalla stanza e un ragazzo con capelli biondo platino, occhi azzurri come il mare.. a dorso nudo, con un solo asciugamano in vita, atava camminando dal bagno fino alla stanza in fondo al corridoio. quando mi passò davanti mi fissò con degli occhi che sembravano zaffiri. arrossii e sentii tirarmi la manica, da Alex, che mi trascinò fuori dalla casa, con una velocità tale da non poter nemmeno salutare .

salimmo in macchina e in pochissimo tempo arrivammo a casa." mi spieghi perché siamo letteralmente scappati da quella casa? e che cosa c'è scritto su quella lettera? e chi diamine era quel figone nel corridoio?" chiesi prima di scendere dall' auto. lui sospirò...

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