||il migliore amico di mio fratello||il mio fratellastro||2

24capitolo

Sembrava d'essere passato tutto, ma ciò è ritornato.
Non credo lui possa stare ancora con me, non posso portarlo nel infelicita.
Volevo essere quella che curava ogni cicatrice alla persona che amo, invece guardami. Porto nel infelicita tutti quelli che mi stanno intorno, forse è bene isolarsi, non mi fa paura la solidutine, perché sono sola, sono sola perché nessuno se ne è fregato nessuno di perché sono chiusa in questa stanza, ovviamente apparte benjamin.
Nessuno se ne frega di me, nessuno si chiede il perché sto male, e dico nessuno. Forse sono io che mi allontano da tutti, ma non c'ho voglia di avere una vita sociale, forse si, sono una persona un po' ASOCIALE, ma non sono diventata così per scelta, solo perché non venivo accettata da nessuno, quindi mi sono isolata.
Anche alle elementari, lo ridevano io no, tutti erano amici io non ne avevo nemmeno uno.  Ero sempre all'ultimo banco da sola, nessuno mi rivolgeva parola, quella volta che parlavo era solo per dire "presente". Ero maledettamente timida, ricordo quel giorno che una bambina mi venne vicina.
*inizio flashback*
<ciao>mi dice una bimba con i capelli biondi raccolti in due freccine.
<ciao> le dico timidamente
<come ti chiami?>mi chiede dolcemente
<claryssa>rispondo guardando il basso
<io mi chiamo alice>dice
<okay>dico tornando al mio posto
Sento un gruppo di bambini che mi guardano e ridono.
*fine flashback*
Fanno male, loro ridevano di me.
Alcuni ricordi spesso fanno malissimo, per questo studio.
Poso il telefono e mi addormento.
La maledetta sveglia suona, mi alzo e mi faccio una doccia, dopo aver fatto la doccia mi metto dei jeans stretti neri, e la felpa nera larga, finisco tutto con le vans, metto l' ey-liner. Prendo lo zaino ed esco, metto le cuffie ed alzo il cappuccio della felpa, tengo lo sguardo basso.
Sono arrivata a scuola, mi appoggio al muro da sola, poco dopo intravedo ben, spero non mi abbia riconosciuta. Maledettamente mi ha riconosciuta, si avvicina.