Perché mi ha trattato così?.
Entro in camera mia, e vado sul terrazzo.
Mi siedo sul dondolo, e iniziò a dondolarmi. Fa freddo, così mi alzo il cappuccio della felpa, e mi accendo una sigaretta. Le lacrime prendo il sopravvento ed iniziano a scendere, piango sempre da quanto non sto con lui, anche prima ma ora molto frequentemente. D'improvviso la porta del terrazzo si apre ed è benjamin, non benji di benji e fede. Per distinguere il mio ex... benjamin o ben, mente per benji di benji e fede solo benji.
Lo ignoro e continuo a fumare, <scusa per prima>dice
Alzo lo sguardo e caccio il fumo,
<non importa>dico facendo un altro tiro.
<perché fumi così tanto?>chiede
<non fumo tanto>dico
<quasi tre pacchetti al giorno, non è tanto?>dice
<scusa ma, ora conti anche le quante sigarette fumo?>dico
Finisco e ne accendo un'altra, lui resta a guardarmi.
Ho fumato tre tiri e sto tossendo, perché?.
<tutto bene?>chiede avvicinandosi
<si> tossisco, mi gira anche la testa per ciò cado. So che mi succede.
Mi aiuta ad alzarmi, <PERCHÈ sei caduta?>chiede <mi gira la testa> dico entro in camera mia, seguita da lui.
Dove sono? Mi gira tantissimo la testa, ecco le ho trovate.
Prendo tre pillole e le ingoio.
<cosa sono?>chiede
<pillole>dico distendendomi sul letto.
<perché mi guardi, che cazzo c'ho?>sbotto acida
<nulla, perché non stai mangiando più?> chiede
<non ho fame, c' ho sonno. Posso andare a dormire?.>dico lui annuisce.
Mi metto sotto il piumone e per colpa di quelle pillole vado in un sonno profondo.
*il giorno dopo*
Mi sono alzata e mi sono anche vestita, molto semplice.
Ho una felpa di mio padre, enorme, mi arriva sotto il sedere, non importa tanto non ci dovrebbero essere, dovevano uscire.
Scendo giù e prendo dei biscotti, devo fare dei progressi, cioè non vomitare.
Mi ritrovo lo sguardo di tutti addosso, me ne fotte e mangio i biscotti, mi siedo sul marmo della cucina.
Entra ben, <ti rendi conto di come sei vestita? Ci sono molti maschi di la>dice
<uh, davvero? Credevo che erano trans operati>dico ironica.
<mettiti qualcosa sotto>dice
<no, va via>dico
Si avvicina alle mie labbra e mi bacia, chiede l'accesso che io acconsento subito, sono troppo presa per allontanarlo.
Ci stacchiamo per mancanza di fiato,
<scusa, è stato un errore>dice e va via.
Un errore, un fortuitissimo errore.
Eh bene, bravo benjamin ci stai riuscendo alla grande a farmi morire.
Beh si... ho intenzione di suicidarmi, ma se lo farò so già che non potrò più tornare indietro. Ma non ora.
Vado in camera mia e trovo travis con delle lettere in mano, lo guardo confuso.
< mi spieghi perché hai scritto queste>chiede, i miei occhi iniziando a vedere sfocato a causa delle lacrime.
Non può essere una coincidenza io vi parlo che voglio suicidarmi e poi magicamente travis trova le lettere dove spiego il mio suicidio. Strano.
<non sono nulla>glie le strappo di mano.
<no? Non sono niente? Non è nulla che hai intenzione di suicidarti?>chiede alzando la voce.
Mi siedo sul letto,
<perché?>chiede
<non chiedere il perché, sto fottutamente bene.
Queste lettere sono vecchie.>dico
<si... come no>dice
<per ben?>chiede
<no, ti ho già detto che sono vecchie>rispondo
Pov's travis
Non voglio che mia sorella si suicida, sto sbagliando vero?, non sono più quel fratello che c'era sempre. Ormai sono solo un puttaniere, senza cuore.
Dovrei esserci per lei, lei è fragile.
<piccola>la richiamo
<perché non parli più con me come prima? Mi dicevi tutto...> mi interrompe
<non voglio che nessuno entri nei miei problemi>dico
<invece non puoi tenerti tutto dentro, io sono qui, potrei stare giorni interi ad ascoltarti. È vero, sono sempre assente per te, questo mi fa stare malissimo.
Mi spieghi il motivo di quelle lettere?>chiedo
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||il migliore amico di mio fratello||il mio fratellastro||2
FanfictionSequel di '||il migliore amico di mio fratello||il mio fratellastro. Roberta Megan, una ragazza di 17 anni, con un passato molto difficile da dimenticare. Roberta si trasferì a Los Angeles, lasciando la sua città Seattle. Davide evans, apparentem...