Dicembre era finalmente arrivato portando con sé la solita felicità comune che si poteva facilmente respirare nell'aria. Erano passati esattamente due mesi da quando Federico aveva dato la brutta notizia a Benjamin e,anche quella mattina come le precedenti, i due ragazzi si trovavano in macchina nella strada per l'ospedale. La situazione di Federico non era peggiorata,era questo quello che i medici continuavano a ripetere ogni giorno,ma preferivano tenere tutto sotto controllo per evitare brutte sorprese all'improvviso.
'Sei nervoso?' Domandò Benjamin appoggiando la testa contro il finestrino e osservando il profilo destro di Federico che guidava. Era così bello che non riusciva a non guardarlo,era più forte di sé. Un piccolo sospiro abbandonò le labbra del più piccolo che distolse lo sguardo dalla strada per dedicare la propria attenzione al ragazzo seduto al suo fianco.
'Un po', ma se ci sei tu sto bene' rispose incurvando leggermente le labbra verso l'alto. La verità era che non aveva per niente voglia di sorridere nonostante Benjamin gli ripetesse sempre che sarebbe andato tutto bene se avesse affrontato la situazione col sorriso e con serenità. Ma come faceva a stare sereno se da un momento all'altro sarebbe potuto scomparire per sempre?
Benjamin annuì e poggiò la mano sul ginocchio leggermente sporgente del più piccolo disegnando piccoli cerchi con le dita trasmettendogli immediatamente tutta la tranquillità di cui aveva bisogno.'Buongiorno Federico' esclamò il dottore facendo il suo ingresso nello studio e sistemandosi il colletto del camice bianco che indossava.
'Buongiorno' rispose semplicemente lui guardandosi intorno con fare nervoso.
'Stai tranquillo, io sono qua' gli sussurrò Benjamin all'orecchio stringendogli la mano da sotto il tavolo. Il più piccolo si girò e gli sorrise trattenendo quella stupida irrefrenabile voglia di baciarlo che gli era venuta.
'Perfetto Federico,oggi faremo un altro controllo per accertarci che sia tutto stabile" lo informò il dottore finendo di inserire gli ultimi dati nel computer.
'Ora spogliati e poi raggiungimi nell'altra stanza. Si trova in fondo al corridoio a destra,É l'unica con la porta verde' aggiunse prima di uscire dallo studio. Federico si alzò e molto lentamente si sfilò la maglietta nera che aveva rubato dall'armadio di Benjamin la sera prima.
'Vieni qua,faccio io' disse il moro in un sussurro appena udibile alzandosi dalla sedia sulla quale era seduto e posizionandosi davanti al più piccolo. Lo aiutò a slacciarsi e successivamente sfilarsi i jeans e non appena rimase con solo un paio di boxer bianchi gli sorrise osservando il suo corpo più magro del solito.
'Sei bellissimo' disse sinceramente accarezzandogli la guancia notando l'imbarazzo del biondo nel farsi vedere senza vestiti. Aveva iniziato a odiare il proprio corpo,odiava le ossa sporgenti che si intravedevano e odiava i numerosi segni rossi sparsi un po' ovunque dovuti ai numerosi esami a cui era stato sottoposto.
'Non lo sono' rispose abbassando lo sguardo per guardare le proprie gambe.
'Non lo sono per niente' continuò lasciandosi sfuggire una piccola lacrima che immediatamente il più grande baciò per scacciare via.
'Guardami Federico' disse dolcemente posizionando l'indice sotto il suo mento per invitarlo a sollevare il viso. Il più piccolo eseguì l'ordine un po' insicuro e quando i loro occhi si incontrarono sentì le gambe tremare leggermente e le sue guance si colorarono di rosso. Benjamin si avvicinò maggiormente al suo corpo,facendo sfiorare i loro petti, e gli prese la mano intrecciando le loro dita.
'Sono sincero quando ti dico che sei bellissimo sai? Ti trovo stupendo esattamente come prima,anzi forse anche di più. Io ti amo e ti amerò anche quando sarai più magro di quanto già lo sei,ti amo e ti amerò sempre Federico. Non mi importa quanto pesi o se il tuo corpo É pieno di segni,tu sei e sarai sempre la persona più bella che io abbia mai visto in tutti questi anni. Ti amo,ti amo così tanto e sapere che tu non ti ami mi uccide. Ma non importa,se tu non ti ami ti amerò io per tutti e due,te lo giuro'
Sul volto di Federico si dipinse un enorme sorriso che fece bloccare la respirazione di Benjamin, che si sentì orgoglioso di essere riuscito a renderlo felice dopo tanto tempo. Sapeva che per il più piccolo non doveva essere facile tutta quella situazione e,proprio per questo, ce la metteva tutta ogni giorno per rendere le sue giornate un po' più piacevoli.
'Sù, il dottore ti sta aspettando. Appena finisci vieni nella sala d'attesa,io ti aspetto là' lo informò il moro lasciandogli un piccolo bacio sulla punta del naso prima di uscire dalla stanza seguito dal biondo che però percorse il corridoio come indicato precedentemente dal dottore. Una volta trovata la porta verde di cui gli aveva parlato prese un grande respiro e bussò, aspettando il consenso per entrare.
'Avanti ' esclamò il dottore.
'Oh ciao Federico,ti stavo aspettando! Vieni qua' aggiunse non appena vide il piccolo corpo del ragazzo spuntare da dietro la porta.
'Che tipo di esame farò oggi?' Chiese torturandosi il labbro inferiore con i denti per l'agitazione.
Il dottore notando il suo nervosismo gli sorrise e gli diede una pacca affettuosa sulla spalla per incoraggiarlo a calmarsi.
'Tranquillo,non faremo niente di nuovo. Ti ricordi il controllo che abbiamo fatto l'ultima volta?' Domandò andando ad accomodarsi sulla sedia girevole dello studio.
Federico fece un segno con la testa per fargli capire che ricordava l'esame di cui aveva appena parlato e il dottore gli sorrise ancora una volta prima di ricominciare a parlare.
'Ecco, è lo stesso che faremo oggi' rispose scrollando le spalle.
Il ragazzo biondo annuì più a se stesso c'è al dottore e chiuse gli occhi inspirando più aria possibile e ripetendosi che ce l'avrebbe fatta. Lui era forte.'Ben!' Esclamò Federico facendo il suo ingresso nella sala d'attesa dove il ragazzo più grande lo stava aspettando seduto su una delle tante sedie presenti.
'Piccolo' rispose sorridendogli e alzandosi per poterlo raggiungere e stringere in un caloroso abbraccio.
'Com'é andata?' Domandò lasciandogli tanti teneri baci trai capelli e accarezzandogli dolcemente la schiena.
Era in momenti come questi che Benjamin si fermava realmente a pensare a cosa avrebbe fatto se le cose non sarebbero andate come lui sperava andassero. Cosa avrebbe fatto se Federico fosse morto? Anche il solo pensiero di una vita senza poter più stringere il più piccolo la notte o senza poterlo baciare o senza semplicemente poter vedere il suo bellissimo sorriso gli faceva venire un nodo alla gola che gli rendeva difficile anche respirare. Non poteva vivere una vita senza di lui, non voleva: lui senza Federico non era assolutamente niente.
'Ben?mi stai ascoltando?' Chiese il biondo scuotendo leggermente il suo braccio per richiamare la sua attenzione.
'Scusami piccolo, cosa mi hai detto?' Rispose lui risvegliandosi dai suoi stessi pensieri e impegnandosi per non scoppiare a piangere davanti a Federico. Da quando aveva scoperto che il più aveva un tumore non aveva mai pianto davanti a quest'ultimo, preferiva farlo quando era da solo nella sua stanza ed era sicuro che nessuno potesse sentirlo. Non voleva piangere davanti a lui perché sapeva che in quel momento aveva bisogno di essere tranquillizzato e non spaventato ancora di più da tutto quello che gli stava succedendo. Proprio per questo Benjamin più volte si era ritrovato a confortare il biondo e a ripetergli che ce l'avrebbe fatta,di stare tranquillo e di pensare positivo. E lui non mentiva quando gli diceva quelle parole, non lo faceva per pietà o compassione,lui era realmente convinto del fatto che avrebbero superato tutto anche quella volta ma c'erano dei momenti in cui pure lui crollava e perdeva le speranze. Infondo era pure lui fatto di carne.
'Ti ho detto che ho fatto l'esame ma che ancora non so i risultati. Mi ha detto il dottore che ce li farà sapere nel pomeriggio' ripeté dolcemente Federico stringendosi maggiormente fra le braccia del moro che non perse l'occasione di abbracciarlo nuovamente.
'D'accordo,andiamo a casa allora' rispose prendendolo per mano e avviandosi verso l'uscita di quell'ospedale che oramai conosceva benissimo a causa di tutte le volte in cui era strato costretto ad entrarci.'Che ti va di fare oggi?' Domandò Benjamin chiudendo la porta alle sue spalle e appoggiando la sua giacca sulla sedia. Federico scrollò le spalle e ci pensò sù qualche istante prima di aprire la bocca per rispondere.
'Se non ti dispiace vorrei restare a casa,ma se non ti va tu puoi uscire,non ti posso obbligare a restare solo per-' cominciò a farfugliare Federico senza un vero senso logico. Benjamin rise prima di interromperlo posando due dita sulle sue labbra.
'Hei,calmo tesoro. Non mi dispiace rimanere a casa con te, non mi sento obbligato. Se vuoi riposarti un po' oggi va bene,non sentirti in colpa per me' disse accarezzandogli i capelli biondi e tremendamente morbidi. Il più piccolo gli regalò un piccolo sorrisino che fece scaldare e sciogliere il cuore di Benjamin,come ogni volta d'altronde.I due ragazzi avevano da poco finito di pranzare quando si sdraiarono sul divano del loro salotto per decidere quale film guardare.
'Scegli tu dai' propose Federico tirando sul propio corpo la grande e calda coperta azzurra per scaldarsi un po'.
Alla fine dopo numerose polemiche da parte di entrambi optarono per un film che avevano già visto decine e decine di volte, ma che tutti e due amavano.
'Ti amò' sussurrò Benjamin all'orecchio del più piccolo che,appoggiato comodamente contro il suo petto, guardava concentrato il televisore da circa mezz'ora.
'Ti amo anche io' rispose balbettando leggermente in imbarazzo e ringraziando la presenza di poca luce che non fece notare il forte rossore sulle sue guance. La verità è che non si sarebbe mai abituato a quelle due semplici parole che ogni volta che gli arrivavano all'orecchio lo facevano tremare e sentire così debole. Benjamin lo rendeva debole.N.A: heilà! Come state? Questa volta ci ho messo meno ad aggiornare e il capitolo è pure più lungo del solito ehehe. Che ne pensate? Ho deciso di farvi godere questi momenti dolci tra i Fenji almeno in questo capitolo perché già dal prossimo ci saranno dei problemi ): anyway, non manca molto alla fine della storia. Credo circa cinque capitoli,ma ancora non lo so con certezza. Beh vi sto stressando fin troppo oggi quindi vi saluto,un besooo 🍀
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Gioco Di Sguardi ; Fenji.
Hayran Kurgu"Continuava a guardarlo, perché infondo era impossibile non farlo. Lo osservava mentre rideva e capiva che in questo mondo che cadeva a pezzi qualcosa di bello ancora c'era '