capitolo 4

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Per mia fortuna dovevamo fare solo 4 ore perché la mia testa stava letteralmente scoppiando all'idea di farne una in più.
In quelle 4 ore non successe niente di paranormale o altro quindi direi di saltare la descrizione della giornata.
《Hey smartphone!》
Mi giro, lo vedo in piedi a braccia aperte come se avesse già capito che gli sarei corsa in contro per abbracciarlo, aveva capito bene.
Lui si chiamava Marco, ed era una delle mie uniche ragioni di vita.
Ci incamminiamo verso casa, parliamo di cazzate varie( siamo molto fancazzisti sapete....), quando ad un certo punto una ragazza mi urta
《Stai più attenta a dove cammini !》si gira altamente  nera
《Eh calmina con il tono eh....》
Marco si fa avanti come un idiota, la ragazza lo guarda Marco mi tiene la mano, saranno passati 5 minuti e tra i due c'è un silenzio di tomba
《Ahia! Silvia ma che cazzo fai!》
Gli avevo dato un pizzicotto ben assestato sul polso......forse un po troppo.
Trascino Marco in una calle abbastanza isolata,
《Che cazzo cercavi di fare Marco?!》
《Cercavo di proteggerti...》
《Calmati era solo una cretina con la giornata nera, cavolo non devi reagire a tutto come se ti provocassero Marco.....》
Accellero, cavolo quando fa così lo strozzerei
-davvero?!-
.....ecco questa voce del cavolo è la mia coscienza, la quale è molto rompiscatole in fatto di Marco
-che palle coscienza non hai altro da fare??vatti a vedere un film no?!-
Mentre parlo tra me e me sento una mano che mi tocca la spalla
《Lo so che in questo momento mi odi.....ma sono così 》
cerco di accellerare, Marco è insopportabile ora....prima signor "principe azzurro" e poi " soldato ferito in guerra che vuole solo dire TI AMO nel modo più patetico possibile" che si decida!
-emm....tesoro caro la fermata del bus è da tutt'altra parte-
-lo so....vado da Zeno infatti...-
-quel fuori di testa di tuo zio?!-
-si coscienza schifosa ora vattene?!-

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