Chiamo Marco, Giada e Monica.
Appena le vado arrivata verso di me, mi alzo dalla panchina e gli corro incontro, spiego un po le vicende a Marco che mi guardava sempre più stupefatta.
《E questo è quanto》dissi alla fine della spiegazione durata come un'era mesozoica
《Hahahaha.....》Marco incominciò a ridere, non mi credeva ovviamente, allora per dimostrargli che non stavo mentendo gli faccio cenno di seguirmi a ci incamminiamo verso casa mia(quella vecchia).
Mentre camminavamo Marco stava in silenzio guardava la strada, era una cosa stranissima, perché lui non stava MAI zitto, ad un certo punto si ferma
《Stavi scherzando prima vero?》
mi guardava speranzoso, aveva capito che sto seria ma cercava speranza anche se sapeva che non gliela avrei data,
《Tu....mi stai di...dicendo che..che hai un paio di.....》
gli tappo la bocca prima che possa finire la frase,
《Si e se vieni con me te le mostro...》
lui annuì sempre convinto che stesso scherzando....come biasimarlo, banche io credevo a quello che dicevo.
Arrivammo sotto casa mia, aprii il cancello,e mi fiondai sul portone di casa, feci entrare sia Marco che Giada e Monica che per tutto il tragitto erano rimaste mute come pesci, non volevano intromettersi, li portai in salotto.
《Ora....dimostrami che...che era t...tutto un tuo..fottuto scherzo...di merda》balbettava, aveva paura che quello che dicessi fosse vero, Giada mi guardò preocupata
- stai per fare una cazzata-
-zitto tu!-
Monica si sedette sul divano a gambe incrociate, e fece cenno anche a Giada di sedersi ma lei rifiutò lanciandogli un'occhiataccia, Marco si sedette vicino a Monica guardandomi disperato in cerca di una risposta, Monica interruppe il silenzio chiedendo
《Scusa ma perché siamo qui?? casa tua non è qui!》
faccio un sospiro sperando che quello che racconterò non le faccia arrabbiare, insomma loro danno di mio padre ma non sanno ma di mia madre ne di questa casa, Marco ne sa ancor meno....incomincio a raccontare, la mia bocca non si ferma più, la storia è lunga e ci sono stati più punti dove ho visto Marco arrabbiato e triste allo stesso tempo.
Finito il racconto Marco si alza, viene verso di me ed inaspettatamente lui....mi abbraccia?!
scende pian piano le scale e se ne va, lo conosco da tanto e si che vuole solo riflettere da solo, ed io voglio solo parlare con le mie amiche.
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Nero Su Bianco
Science FictionSilvia è una ragazza che vive una vita normale, ma arriverà un giorno in cui la parola " normalità " sarà solo un bel ricordo