Capitolo 21

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《Cooossssaaaaa?!!!!!!》urla Sara a squarciagola,
《Shhh abbassa la voce!》dice Monica dandogli una gomitata
《Ma ne sei sicura?》domanda Giada, non capivo se fosse sorpresa, incuriosita o se avesse un minimo di paura,
《Ve lo giuro....》
《Su chi?》
Ci giriamo, lo zio ci aveva sentito, venne verso di noi con una camminata così veloce da sembrare la corsa di Spidy Gonzales ( se non sai chi è non hai avuto una fottuta infanzia....dai scherzo) era serio in viso, non scherzava...
Indietreggiai di qualche passo, non lo temevo io conoscevo i suoi punti deboli meglio di lui stesso, lui....di me non sa niente.
Mi prende per la maglia dicendo
《Se provi a spifferare a qualcuno il mio tesoro, per te diventerò un incubo non più un tenero zio...》
mi lascia cadere a terra, lui se ne va Sara, Giada e Monica mi vengono ad aiutare.
Uscimmo subito da lì, tutto quel mistero che cala su mio zio non sono cavoli nostri, mentre facciamo la strada del ritorno, Sara si ricorda di aver lasciato il suo libro sulle creepypasta nella piazzetta dove fino a qualche ora da si allenavano
《Ma che palle!! Non ho voglia di spettarti qui!!》
Giada è altamente scocciata, come dargli torto, eravamo ormai a metà strada...chi aveva voglia di tornare indietro per un libro?!
Giada si allontanò, e con lei anche Monica che la seguì a ruota.
《Dai Silvia cazzo almeno tu!!!》
《Oh e va bene....ma sbrigati!》.
Aspettavo da ben 20 min., sembrava sparita...ah no eccola lì,
《Scusa se ciò messo tanto Silvia, ma non trovavo più il libro...》
《Non ti preocupare, ora andiamo se no facciamo tardi》.
Arriviamo in stazione dei bus, mentre Sara si dirige verso il suo bus, io corro verso il mio per non perderlo....niente è partito senza di me, mi sono sbracciata neanche fossi un naufrago che chiede ad un aereo di fermarsi ma niente, non si ferma quel cavolo di bus.
Mentre ma aspetto un altro in fermata che passerà tra circa 25 min., intanto provo a ricordare
{ rispondo al telefono 《....usted es la mayor desgracia para el mundo!
...cioè.. 》
Sento mio zio 《Tu eres loco!! Toda la mañana por nada de nada!!!》
-magari è lui che l'ha rapita....ascolta la tua coscienza-}
Ritorno alla realtà, per fortuna.....il bus era già arrivato da circa 20 min. È c'era l'autista che mi stava gridando per la milionesima volta ( credo almeno, sembrava parecchio incazzato!) se volevo salire o no siccome ero immobile come una cretina a fissarlo.
Salita sul bus, mi accordo che era tutto ormai pieno, mi avvicino al conducente -che culo, almeno lui è umano-
-mi pare ovvio cara, se fosse un robot avrebbe rispettato i suoi doveri e ti avrebbe lasciata lì a fantasticare-
《Scusi se l'ho fatta arrabbiare....》sussurro io, odio non scusarmi quando faccio incazzare la gente, soprattutto se ha degli impegni/doveri da rispettare, lui alza la spalle sussurrando con un tono ancor più basso del mio un "vah beh".
Timbro il biglietto (perché si esiste ancora la rottura di scatole del dover timbrare il biglietto) e cerco di non cadere nella eccessiva velocità del veicolo, non ci riesco....cado addosso ad una ragazza, ci ritroviamo entrambe per terra imbarazzate.
Mi alzo velocemente e gli porgo la mano
《Scusa oggi sono proprio un imbranata....》
-oggi??-
lei non risponde, mi da una pacca sulla spalla....sembra non aver capito ciò che ho detto.
Per tutto il viaggio lei cerca di non guardarmi, io invece cerco di capire da dove provenga, i tratti del viso sembrano spagnoli, potrebbe venire da Valencia o da Madrid suppongo.
"Quello che successe dopo ha dell'incredibile" questo dissero i telegiornali, io lo vedo più come....Non so neanche io come descriverlo.
L'autobus non fece mai scendere le persone dal bus, restarono tutte lì....già.
L'autobus ebbe un incidente, io per istinto presi la prima cosa a me vicina, aprii la ali ed uscii da una finestra.
Volai  tanto in alto da poter quasi toccare le nuvole, mi accorsi di non averla più tra le braccia, l'avevo "salvata" dall'incidente....mi guardai attorno velocemente e volai in picchiata sul bus, niente....era sparita, ritornai tra le nuvole e....
《Hey.....》

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