Capitolo 28: Cos'è l'amore?

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"Marco?" richiamo l'attenzione del mio amico, ora sdraiato sul mio letto con me accoccolata tra le braccia.

E' arrivato circa un'ora fa, ha spostato degli eventi in modo da trovarsi a Milano oggi e domani. Non ne capisco il senso, dato che non c'era bisogno che venisse qua, ma è una cosa davvero tenera e la apprezzo molto.

"Dimmi" risponde sorridente voltando leggermente la testa per guardarmi negli occhi.

Rifletto attentamente su quali parole usare, se chiedere questa cosa così importante oppure lasciar perdere e dirottare l'attenzione su un qualcosa di più futile del tipo come sono stati i primi instore, che poi, cosa futile non sono, ma forse più di ciò che sto per chiedere, anzi, sicuramente. Col cuore in gola decido di buttarmi, prendo un grosso respiro.

"Cos'è l'amore?"

Vedo il suo sorriso spegnersi, porta lo sguardo sul soffitto e poi chiude gli occhi, respira profondamente e passano diversi minuti che non saprei quantificare ma che mi sembrano infiniti prima che proferisca parola.

"Non è una domanda facile" esordisce, poi, sospirando.

"Lo so, è per questo che l'ho posta a te"

"Vedi, è difficile spiegartelo con assoluta certezza" lascia in sospeso il discorso per poi riprenderlo poco dopo, in seguito a un lungo sospiro "Se vuoi, però, posso spiegarti la mia idea di amore"

"E' proprio ciò che speravo" ammetto, osservandolo mentre pensa alle parole da dire.

"Beh, non so come spiegare un concetto così forte... Però credo che sia quando conosci per caso una persona e nel giro di poco ti chiedi come tu abbia fatto a vivere in sua assenza per tutto quel tempo e diventa il fulcro della tua giornata, è come un raggio di sole in mezzo alla tempesta, come quando sei in apnea e riesci a prendere un respiro, come quando sei a dieta e finalmente mangi un pezzo di torta ma senza i sensi di colpa. L'amore è quel qualcosa che ti salva la vita e no, non dico sentimento perché è riduttivo chiamarlo così. L'amore è ciò che ci permette di andare avanti e di sorridere davanti alle avversità. E' come un buon libro, una volta inziato non puoi più farne a meno. Quando ami, non riesci a pensare ad altro che non sia la persona amata. L'amore, Michela, è mettere il bene di una persona prima del proprio, curarsi della sua felicità, dei suoi bisogni, dei suoi sogni, delle sue necessità e mettere in secondo piano le proprie."

"Tu l'hai mai provato, l'amore?"

"Sì, sono sicuro di aver avuto la fortuna di conoscere una persona in grado di farmi questo effetto" conclude sorridendo.

"E come hai fatto a capire di amarla? Non hai mai avuto dei dubbi?"

Scuote la testa divertito "No, mai avuto dubbi. L'ho scoperto quando l'ho vista piangere, nemmeno la conoscevo, è stato un puro caso quell'incontro... Beh, vederla piangere mi ha fatto scattare dentro un senso di protezione, come se quella ragazza io la conoscessi da sempre e volessi farla stare bene, volevo sapere perché soffrisse tanto e volevo farla sentire meglio, volevo proteggerla, e mi sentivo come se il suo male fosse un po' anche dentro di me, percepivo il suo malessere. Ecco, è così che ho capito di amarla e, pensa, non sapevo nemmeno il suo nome. Sapevo solo che era bellissima e che aveva bisogno di essere protetta da qualcuno, e che quel qualcuno volevo essere io."

"Ce l'hai fatta?"

"Sì, fino a quando non si è innamorata di un altro"

"Che stronza"

"Non è stronza, tutt'altro, è una ragazza fantastica" dice sorridendo "Sono io un coglione che per più di un anno le sono stato accanto senza mai dirle ciò che provavo e senza nemmeno mandarle segnali, lei mi vede solo come un amico ed è solo per colpa mia, è colpa mia se ora è tra le braccia di un altro."

"Parlale"

"Non voglio rischiare di perderla. Pur di averla nella mia vita, mi va bene anche essere solo un semplice amico."

"Perché non mi hai mai parlato di lei?" chiedo provando uno strano dolore allo stomaco.

"Non ce n'era bisogno, credimi" risponde voltandosi su un lato, ora ci guardiamo negli occhi e adoro quando succede, amo i suoi occhi, amo osservali e perdermici dentro "Perché mi hai fatto tutte queste domande?"

"Perché non sapevo cosa fosse l'amore né se ciò che provo per Federico possa essere definito tale"

"E ora?"

"Ora credo di sapere la risposta a una delle due domande, mentre per l'altra c'è il vuoto più totale"

"Confusa eh?"

"Davvero tanto" rispondo chiudendo gli occhi, so che sta attendendo spiegazioni e sono intenzionata a dargliene "Avevo le farfalle nello stomaco quando ci siamo baciati e quando sto con lui sto davvero bene, ma credo che la descrizione che mi hai dato dell'amore combaci più con ciò che provo per un'altra persona, ma per lei sono invisibile"

"Io non credo, semplicemente è impossibile che tu sia invisibile, tu sei come un sole, brilli di luce tua, non puoi passare inosservata"

Sorrido imbarazzata a questa sua dichiarazione e lo abbraccio, concludendo il discorso forse più profondo e importante che abbiamo mai fatto.

Nonostante ora il discorso sia chiuso e noi due stiamo in silenzio a guardarci e a godere della compagnia l'uno dell'altra, le sue parole non possono che rimbombarmi nella mente e portarmi a rifletterci sopra ogni singolo istante.

E se io provassi amore per...? Scuoto la testa prima ancora di finire la domanda nella mia mente, impedendole di concludersi. No, è assolutamente impossibile.


Spazio autrice:

Buona seraaa

Ecco un altro capitolo.. Qualche giorno fa ho dovuto scrivere un saggio breve sul tema dell'amore e mentre lo scrivevo mi sono appuntata alcune frasi che ritenevo adatte a questa storia e, beh, eccole qui.

Spero vi sia piaciuto anche questo capitolo e niente, vi volevo avvisare che se va tutto secondo i piani manca molto poco alla fine della storia.. Non rivelo altro perché non lo so nemmeno io ahahah

Grazie sempre del supporto

Un bacio a tutte e al prossimo capitolo

Invincibile || Marco MengoniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora