OKAY, siete obbligate/i ad andare a leggere la mia traduzione englishe la mia storia SMS, sono entrambe duemukee, nulla, anDATE A LEGGERLE.
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Il viaggio in aereo era stato piuttosto tranquillo e senza troppi intoppi. Certo, un viaggio di quasi undici ore non è certo una passeggiata, ma Anna lo aveva passato quasi tutto dormendo e ascoltando musica dal suo iPod. Era riuscita, per un colpo di fortuna, a guadagnarsi il sedile di fianco all'oblò, in modo da poter guardare fuori ogni tanto e non annoiarsi completamente. Purtroppo, i suoi 'vicini' erano un ragazzo cinese e una signora che probabilmente proveniva dall'America Latina o qualcosa di simile, dato che parlava più che altro spagnolo, ma nessuno dei due si era mostrato molto amichevole. L'unica scappatoia era sembrato l'uomo di Belfast seduto di fronte a lei, che però alla fine non aveva fatto altro che parlare di quanto il governo americano facesse schifo, e alla fine Anna si era infilata le cuffie e aveva finto di ascoltare ciò che quel tipo aveva da dire.
Piccoli e accettabili inconvenienti, niente di terribile. Quando poi l'aereo aveva cominciato la discesa, Anna aveva potuto godersi il meraviglioso panorama che riusciva a vedere fuori dall'oblò. Il mare e la spiaggia, il sole che illuminava le case mentre tramontava e le strade ancora piene di auto e persone che sembravano formiche da lassù. I giochi di luce compiuti dall'enorme palla di fuoco erano qualcosa di estremamente meraviglioso, tanto che provò a scattare una foto con l'iPod, senza ottenere però grandi risultati a causa del vetro rovinato.
Il mezzo atterrò alle 18:34. Dopo i vari annunci e avvisi fatti dal pilota e da un'hostess, Anna afferrò il suo bagaglio a mano, e senza troppe cerimonie percorse il corridoio per uscire dall'aereo, che ormai non sopportava più. Non stava più nella pelle di rivedere Niall. Appena toccata la terraferma con i piedi, la ragazza estrasse il cellulare dallo zaino e lo accese. Trovò subito alcuni messaggi. Uno da Louis, che le chiedeva se fosse arrivata sana e salva, giusto di qualche minuto fa. Anna rispose subito a lui. Poi trovò un messaggio del suo gestore telefonico sulle tariffe all'estero e bla, bla, bla.
Infine, due messaggi da Niall.
Da: Niall Buon viaggio, piccola
Da: Niall Sono qui.
L'ultimo risaliva giusto ad un quarto d'ora prima. Anna sorrise e cominciò a camminare a passo spedito verso l'edificio in cui avrebbe trovato la sua valigia. Una volta superato quell'ostacolo, per così dire, la ragazza cominciò a cercare il biondino con lo sguardo. C'era tantissima gente, e forse non avrebbe dovuto aspettarsi di trovarlo subito. Mandò un messaggio a Niall con scritto 'dove sei?', ma dovette attendere quasi cinque minuti per la risposta.
Da: Niall Eh, c'è giusto qualche fans che mi ha bloccato. Vicino all'uscita.
Anna sorrise dopo aver alzato sarcasticamente gli occhi al cielo, e si diresse dove il suo ragazzo (?) le aveva scritto di essere. Camminò tra la calca con determinazione, chiedendo permesso ogni due secondi e scavalcando i piedi delle persone per evitare di inciampare. Finalmente, vide il cartello con scritto USCITA a caratteri cubitali e lo seguì, fino a trovarsi davanti una porta girevole dove persone di ogni genere entravano e uscivano. E sì, lì vicino c'era proprio un Niall Horan sommerso da una sessantina di ragazze, mentre il suo body-guard cercava di allontanarle.
Anna sorrise e "Niall!", chiamò cercando di farsi notare, ma le uniche a girarsi furono alcune delle ragazzine che morivano dalla voglia di avere una foto o un autografo con/da lui. La ragazza si morse il labbro inferiore avvicinandosi.
"Scusate, potrei passare?" chiese a due fans, le quali la guardarono malissimo. "C'eravamo prima noi, aspetta il tuo turno!", fece una di quelle, e Anna si maledì mentalmente per esser stata così stupida da chiedere una cosa del genere. Anna allora, fece qualche passo indietro e mandò nuovamente un messaggio a Niall.
A: Niall Sono davanti alla folla di ragazze che non fanno che venerarti come fossi un dio.
Da: Niall Arrivo
Anna sorrise, nonostante si sentisse un po' in colpa; non voleva allontanare Niall dalle sue fans, ma moriva dalla voglia di riabbracciarlo, e non aveva davvero pensato al fatto che probabilmente quelle ragazze avevano aspettato anni per poterlo vedere da vicino.
Non poté comunque fare a meno di sorridere quando vide il biondino sbucare dalla piccola folla e correre verso di lei. Senza troppe cerimonie, il biondo prese Anna dai fianchi sollevandola e girando su sé stesso.
"Woah!" urlò la ragazza, non aspettandosi una cosa del genere. Niall rise, poi si fermò e strinse la ragazza a sé, come se non si vedessero da una vita. E, beh, in un certo senso era così. Anna lo strinse, lo strinse fortissimo, come se fosse la sua ancora di salvezza. Poi il biondino si staccò leggermente da lei, ma solo per poterla guardare negli occhi.
"Piccola," sussurrò baciandole la fronte. "Mi sei mancata". Anna arrossì leggermente abbassando lo sguardo, poi portò le sue piccole mani tra i capelli del biondo, mentre quelle di Niall erano poggiate sui suoi fianchi. "Mi sei mancato anche tu," rispose mordendosi il labbro inferiore.
"Mia."
E in quel momento, c'erano solo loro. C'erano solo loro quando le labbra di Niall incontrarono quelle di Anna. C'erano solo loro quando le mani di Niall strinsero ancora più forte Anna. C'erano solo loro quando le mani di Anna tirarono i capelli di Niall. C'erano solo loro quando entrambi aprirono gli occhi per guardare l'uno in quelli dell'altra. C'erano solo loro quando Niall si staccò, per riprendere fiato,
e per sussurrare un dolcissimo e inaspettato, "Ti amo".
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autrice:
ajdfjkdijdhv allora, allora, allora. Che ne pensate del capitolo?
NON SONO DOLCISSIMI?
Beh, dunque, grazie per i voti e i commenti, vi voglio taaaanto bene. Il prossimo aggiornamento lo faccio quando raggiungeremo i 100 COMMENTI TOTALI della storia.
Oggi ho preso 7 e mezzo in matematica e quindi sono felicia, ma sono anche stanchissima e domani ho il compito di chimica quindi mi dileguo.
E POI SONO USCITE QUESTE, LA MIA VITA È COMPLETA
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