Capitolo 27

1.1K 73 43
                                    

Per ogni capitolo equivale un secsy screen, e ne ho taaaanti

Lorenzo si sta baciando con una troia da quattro soldi.
Sento qualcosa dentro di me rompersi e cadere a fondo, in mezzo a tutte le macerie del mio cuore e tutte le delusioni che ho avuto, é seppellito talmente bene, che mi sembra che neanche la squadra di soccorso riuscirà mai a trovarlo e riportarlo in alto.
Continuano a baciarsi con foga e lui non le stacca le mani dal fondoschiena. Mi sento ancor più un rifiuto del mondo rispetto al solito.
Quando si staccano gli occhi di Ostini cadono su di me, che ho uno sguardo profondamente deluso e triste, con quasi le lacrime che mi scendono. Lui continua a fissarmi, con il suo sguardo che vuole dire " Bhe? Che ti aspettavi? Non avrai veramente pensato che quello che ho detto ieri fosse vero?! Pfhhhhhh! Io le ragazze le uso soltanto, per farle innamorare di me e poi spezzarle il cuore e buttarle nel cestino."
Con le lacrime che minacciano di sgorgare a fiumi faccio un segno di "no" deluso con la testa a Ostuni, mi volto dandogli le spalle e prendo la decisione che oggi non andrò a scula. Così mi dirigono verso verso un parchetto vicino al campus. Quando arrivo e lo vedo inizio a pensare, penso troppo, é questo che mi frega e mi delude ancor di più, e non posso fare altro che una comparazione:" questo parchetto é come la mia vita sentimentale, vuoto".
Non troppo lontano da me vedo un'altalena e mi dirigo verso essa. Oramai le lacrime sono già belle che sgorgate. Mi siedo sopra al sedile e inizio a dondolarmi lentamente, asciugandomi le ultime lacrime che scendono dei miei occhi. Mi specchio al telefono, non sono rossa dal pianto e il trucco é waterproof, sono a posto. Ora sono tristissima, talmente triste che minchia Adel mai na' gioia spostati.
Sento dei passi dietro di me, mi volto di scatto e vedo Lui che si avvicina. Mi volto di nuovo, mi alzo dall'altalena e inizio a camminare, pian piano aumento il passo per non farmi raggiungere, fino ad andare di corsa, ma lui fa lo stesso e mi raggiunge prendendomi il polso e facendomi girare con la forza per poi abbracciarmi in uno di quei abbracci che non finiscono più. Tento di liberarmi scocciata da questo brutto puttaniere di merda bipolare del cazzo. Finalmente il cretino mi molla e mi fissa negli occhi.
Lo vedo un po' pensieroso ma per la prima volta non mi interessa quello a cui sta pensando.
L: Perché hai pianto?
Io: Non ho pianto
L: Si invece
Io: E come fai a saperlo? Non sono  rossa e non ho il trucco colato.
L: Lo so, ma hai gli occhi verdi.
Come fa a ricordarsi quello che gli ho detto dei mesi fa?!
Perché si ricorda sullo le cose che vuole lui?! Quante domande mi stanno vagando per la testa in questo momento?! Perché le ragazze vengono riconosciute troie solo dall'annata?!
Troppe domande in una sola volta.
Io: Questo non ti interessa
L: Invece si che mi interessa
Io: Però non ti riguarda e non te lo voglio dire
L: Dimmi per quale cazzo di motivo hai pianto!!!
Mi urla contro.
Minchia!!! Alla faccia della bipolarità!
Io: Per cosa cazzo vuoi che pianga se non per quello che ho appena visto!! Mi avevi detto di provare dei sentimenti per me, e poi te ne vai a limonarti con una lurida troia da quattro soldi! Come vuoi che mi senta e reagisca?!
Gli urlo con altrettanta forza e rabbia nella voce. Mi guarda un secondo negli occhi, poi sento qualcosa di morbido sulle mie labbra e il profumo di Lorenzo che mi invade il naso. Capisco subito cosa succede

Uno stronzo dannatamente irresistibile ||Lorenzo Ostuni ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora