Leggete lo spazio autrice è importante :D
-conoscenze-
Erano ore che il giovane eren era in treno, si chiedeva quando sarebbe arrivato, non che ne fosse felice, ma odiava il treno, odiava vedere tutte quelle persone accalcate una sopra l'altra dandosi gomitate e maledizioni. Sarebbe arrivato a minuti anche se ciò lo rendeva nervoso era ansioso di scendere dal treno.
Il giovane sapeva che la nuova psicologa, e il suo coinquilino lo avrebbero odiato come hanno fatto tutti. Gli avrebbero detto
-noi siamo la tua nuova famiglia Eren, stai tranquillo. -
Ma eren era tutt'altro che tranquillo.
Gli mancavano i suoi genitori. Gli mancava tutto.Nel frattempo la bruna e il moro erano arrivati in stazione ed erano tra la folla aspettando che il ragazzo scendesse.
- hanji, devi dirmi quanto è alto altrimenti me ne vado- disse infuriato il moro (levi)
-tanto te ne andresti comunque... Qualsiasi persona è più alta di te-
Disse abbassando un po la voce nelle ultime parole.- tsk, allora non c'è nessuno più stupido di te-
-nano-
-stupida-
-tappetto-
-e a te piace erwin- ghignò soddisfatto il more nel vedere la bruna diventare rossa come un peperone.
- Non è vero! Io e Erwin siamo solo amici! -
Per loro era normale lanciarsi frecciatine del genere. In qualsiasi occasione finiva sempre così, levi vinceva...
Le porte del treno si aprirono. Rivelando un ammasso di gente frettolosa.
Una testa castana fare capolino da treno.
Aveva una foto in mano e la confrontava con qualsiasi persona passasse
Il castano vide finalmente hanji. Sospirò frustato e le andò incontro.
3. 2. 1. Hanji liberata.-CIAO! Tu devi essere eren, oh ma sei super carino, io sono hanji e il nano dietro di me è levi!-
Disse euforica la bruna scrutando attentamente il giovane.
- primo: non chiamarmi nano, altrimenti ti ritrovi sotto le rotaie.
Secondo: lascialo in pace altrimenti sarà lui a buttarsi sotto un treno.
Ciao. Sono levi. - si presentò l'uomo.Per qualche secondo gli occhi dei due si intrecciarono creando un verde chiaro, le iridi di Eren, grandi smeraldi verdi , tristi e persi nel vuoto e le iridi di Levi, argentee e prive di qualsiasi emozione.
I due rimasero incantati per qualche secondo L'uno dall'altro.
Il giovane incantato dal fisico invidiabile dell'uomo davanti a lui e l'uomo dal fisico esile ma non troppo del ragazzo.Entrarono in macchina con il moro alla guida, hanji nel posto del passeggero e il giovane sui sedili posteriori.
Eren guardava Londra attraverso il finestrino, era una giornata piovosa e ciò non giovava allo stato d'animo gia triste e malinconico del ragazzo.
-hey moccioso-
Una voce lo riportò alla realtà.-ti va un caffè?- continuò l'uomo posando lo sguardo sul ragazzo, attraverso lo specchietto.
Il ragazzo alzò le spalle sapendo che il più grande lo stava osservando.
-ma parli? Oppure il mostriciattolo ti ha portato via la lingua? - disse ironico l'uomo ignaro del dolore che il ragazzo potesse provare a quella frase.
-no- rispose con voce roca.
-halleluja- ribattè l'uomo senza mai alterare il timbro di voce, non era un tipo molto espressivo.
Arrivarono in caffetteria e l'uomo aprì la portiera al più giovane che riuscì a pronunciare un flebile "grazie... " senza nemmeno guardarlo in faccia
Ebbe un "tsk" come risposta che spinse il più giovane a parlare ancora meno.
Scelsero un posto vicino alla vetrata, eren ordinò una cioccolata calda assieme ad hanji e levi ordinò un the allo zenzero.
-quella cos'è? - disse l'uomo indicando con un cenno del capo la cicatrice sul sopracciglio del più piccolo.
-una cicatrice non vedi? - rispose lui con voce calma senza guardarlo negli occhi.
- tsk, grazie, come te la sei fatta? -
Sbuffò il moro.-una crisi- rispose semplicemente il castano.
-una che? - disse levi sta volta rivolgendosi alla donna alla sua destra.
-eren soffre di bipolarità, a volte gli capita di litigare con la sua parte "cattiva" e nel caso quest'ultima vincesse provoca prima una crisi, simile ad una crisi epilettica ma più dolorosa, poi diverse cicatrici che si provoca da solo ma involontariamente. - rispose la bruna rivolgendosi all'uomo.
-purtoppo capita spesso che eren perda. - continuò facendo morire la frase in gola.
-Ma noi ti aiuteremo! - aggiunse euforica, facendo scappare un sorriso al più piccolo dopo tanto tempo.
-e come si chiama questa tuo " lato oscuro" ?- azzardò ironizzando l'uomo.
- Nerè. Il contrario di eren. - rispose a testa bassa il ragazzo.
//spazio autrice//
Eccociiii, come promesso la nuova fanfiction ereri!
Ho deciso di scriverla in terza persona ma se a volte sarà necessario ci saranno dei pov's da parte dei ragazzi. E niente spero vi sia piaciuto il primo capitolo e lasciate una stellina se è così ciauuu
-sara-
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Il Nuovo Coinquilino
FanfictionGENERE YAOI: BOY×BOY DON'T LIKE? DON'T READ! Eren, un diciasettenne con problemi di bipolarità, dolce e ingenuo, viene affidato a una famosa psicologa di nome hanji, una ragazza solare e divertente. Eren ci metterà un po ad aprirsi alla nuova fa...