10.

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Alice era chiusa in sala da ballo a montare una coreografia. Era questo che faceva nel tempo libero. Alice passava le sue intere giornate a ballare. Era quello che sapeva fare meglio. Era passato un mese da quando Andreas era entrato nella scuola come professionista e Alice aveva fatto di tutto per avvicinarlo, ma lui l'aveva sempre respinta. Alice pensava che forse non si stava impegnando troppo, così la volta successiva ci riprovava ancora più ostinatamente ma sempre senza successo. Negli ultimi giorni però sembrava ci fossero dei progressi. Andreas sembrava aver messo da parte i suoi sentimenti per Alice e che avesse cominciato a trattarla civilmente. Si parlavano solo quando era necessario, o almeno Andreas le parlava solo quando fosse necessario. Ma era già un grande passo in avanti. Adesso, anche se loro due rimanevano da soli in una stanza, Andreas non andava via come se Alice avesse la peste.  Ma nonostante questo piccolo miglioramento Alice stava iniziando a perdere le speranze, stava iniziando a credere che tutto fosse ormai perso, che ormai fosse troppo tardi. Anche se continuava a sperare in un piccolo segnare che le facesse capire che doveva continuare a lottare.
"Ancora qui?" Domandò Andreas entrando in sala per recuperare la felpa lasciata la mattina stessa.
"Non ho altro da fare.. Elena è tornata a casa sua per Natale e quindi a casa non c'è nessuno.." mormorò Alice cercando di nascondere lo stupore.
"Passerai il Natale sola?" Domandò ancora Andreas confondendo solo di più le idee di Alice. Fino alla mattina prima non le aveva parlato se non perché fosse essenziale e ora le chiedeva che faceva a Natale?"
"No.." mormorò scuotendo la testa e asciugandosi il sudore con un asciugamano.
"Domani sera arrivano i miei.." aggiunse conservando l'asciugamano nel borsone e togliendosi la maglia tutta sudata rimandando così con un top nero. Andreas non le tolse gli occhi di dosso per un secondo. Stava per andare via ma qualcosa lo bloccò, non seppe per quale motivo fece quella proposta, ma lo fece.
"Stasera c'è una festa al Tric.. perché non vieni?" Ed ecco quel segnale tanto atteso si presentò. Alice sorrise e senza pensarci due volte accettò.
Forse non era tutto buttato, forse aveva ancora qualche possibilità di riprendersi Andreas.

Alice era tornata subito a casa dopo che Andreas l'aveva invitata alla festa. Si era fatta una doccia veloce ed era stata quasi più di un'ora a scegliere cosa mettere. Lei non era per niente una di quelle ragazze che passava ore e ore davanti ad uno specchio, ma quella volta, quella sera voleva essere perfetta. Voleva riconquistare Andreas. Era quasi saltata quando il citofono aveva squillato. Aveva indossato velocemente il suo giubbotto ed era scesa giù. Il suo sorriso e la sua euforia si erano spente però quando fuori casa si era trovata Alessio insieme ad Andreas. Credeva davvero che sarebbero stati solo loro due? Si diede dell'idiota per poi mascherare quella tristezza con un finto sorriso.
"Ciao Alessio.." mormorò Alice salutando il ragazzo con leggero imbarazzo. Non aveva molta confidenza con lui come con gli altri. Aveva passato con lui soltanto il tempo negli studio di amici e nient'altro, lui non era nel suo gruppo di amici.
"Andreas.." mormorò poi guardando il ragazzo a sguardo basso. I due ragazzi la salutarono velocemente e poi salirono in auto tutti insieme.

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