14.

374 23 1
                                    

I due ragazzi si fissarono in silenzio per qualche secondo, finché Electra non interruppe quello scambio di sguardi.
"Alice ch.." Electra si bloccò non appena riconobbe il ragazzo fuori la porta. Lanciò uno sguardo ad Alice di scuse e tornò in salotto lasciandoli soli.
"Non pensavo fossi con qualcuno, torno un'altra volta.." mormorò lui indietreggiando e avviandosi verso l'ascensore. Alice prese un sospiro e uscì di casa chiudendosi la porta alle spalle.
"Andreas aspetta.." mormorò bloccando le porte dell'ascensore ed entrandoci anche lei.
"Perché sei venuto?" Chiese mentre le porte si chiudevano alle sue spalle.
"Ecco io.. volevo.." Andreas fu interrotto perché le porte dell'ascensore si aprirono nuovamente facendo entrare una signora anziana che abitava al piano di sotto. Rimasero in silenzio fino al piano terra, poi Andreas uscì dall'ascensore e si diresse fuori il palazzo. Alice se ne fregò di essere in ciabatte e con il pigiama e lo seguì.
"Ero solo venuto per scusarmi per ieri sera.." disse poi il ragazzo e Alice sentì il cuore alleggerirsi.
"Non ho mai pensato che quello che c'è stato tra di noi fosse un errore Alice.. mi dispiace averlo detto e non sei una stupida per aver creduto che ci potesse essere ancora qualcosa, perché io nonostante tutto continuò ad amarti Alice." Disse Andreas facendo riaccendere qualche speranza in Alice che non riuscì a trattenere un sorriso. Stava per dirgli che anche lei lo amava ma Andreas parlò di nuovo.
"Se ho reagito così era solo perché ero ferito.. te ne sei andata via senza dirmi nulla.. mi stavi costringendo a scegliere tra te e la danza! Quando hai detto che se fossi uscito di casa tra di noi sarebbe finita non credevo dicessi sul serio, ma quando poi sono tornato a casa e non ti ho trovato più, quando ho visto che avevi fatto le valigie ed eri andata via, ho capito che dicevi sul serio. Ti ho odiato in quel momento, ti ho odiato perché continuavo ad amarti nonostante mi avessi obbligato a scegliere." Alice abbassò lo sguardo colpevole. Quanto avrebbe voluto tornare indietro a quel maledetto giorno. Lei non diceva sul serio quando gli aveva detto che se fosse andato via lei l'avrebbe lasciato. Ma quando Andreas era andato via, lei si era sentita cadere tutte le sue certezze. Aveva reagito d'impulso ed era partita. Pentendosi subito dopo della scelta che aveva fatto.
"Mi dispiace Andreas.. non sai quanto. Ma ora sono tornata per mettere a posto le cose, perché il mio posto è accanto a te.." ammise Alice avvicinandosi al ragazzo che però indietreggio.
"Io ti amo ancora Alice, ma non mi fido più di te.. non riesco a fare finta di nulla.." Alice annuì comprendendo il ragazzo, anche lei era stata ferita e ci era voluto tempo prima che permettesse a qualcuno di avvicinarla ancora.
"Ho sbagliato, ne sono consapevole. Ho sbagliato, non è stata la prima volta che io abbia commesso un errore e di certo non sarà l'ultima. Sbaglierò alte volte, lo so già, perché non sbagli solo chi non ci prova. Eppure sono certa di metterci il cuore in ogni passo falso, in ogni inciampo. E qualche volta mi maledirò per averci creduto troppo, ma sono testarda io, ci credo sempre. E sono anche sicura che continuerò a provarci, non smetterò di farlo finché non avrò la certezza che tu mi abbia perdonato. Proverò a mantenere le stesse promesse, a fidarmi un po' più dei tramonti. Perché bisogna trasformare la tristezza in felicità, bisogna pretenderla la felicità. Sempre e ovunque, ad ogni costo. È una vita troppo breve per potersi permettere la tristezza."

All of me 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora