sette

104 19 5
                                    

Il sonno mi fu disturbato da continui tintinnii. Sembrava ferro.

Feci strani versi quando una luce potente mi colpì gli occhi.

"È ancora buio, lasciatemi dormire." dissi, convinto che le guardie mi siano venute a svegliare per la colazione. 

"No, Anthony. Sono io, Gerard. Alza quel tuo culo gay e seguimi." disse la voce.

"Gerard, uno; il mio culo è bellissimo. Due; dove ti devo seguire? Tre; COME MI HAI CHIAMATO?" cercai di dire a basa voce per non svegliare i vicini.

"Ti ho chiamato Anthony, il tuo secondo nome. Sù sù, principessa, abbiamo una lunga nottata davanti." Gerard aprì la porta della mia cella con un mazzo di chiavi, e sinceramente mi stupii: le chiavi dovrebbero averle solo i poliziotti, e non il carcerato.

Uscii dalla 'gabbia', trascinando i piedi ad ogni passo.

La tuta arancione di Gerard era slacciata fino alla vita, lasciando così solo i pantaloni e una canotta grigia che gli avvolgeva il busto.

"Hai mai pensato di fare palestra?" chiesi, pizzicandogli con un dito la pancia.

"Cosa vorresti insinuare?"

"Sì uhm, sei ciccione." rivelai tranquillo, restando serio e creando con la bocca una linea dritta.

"Il mio corpo è perfetto anche con i fianchi ciccettosi."

Risi un po' mentre camminavamo nel corridoio, come se nulla fosse.

Dov'erano le guardie e i poliziotti?

Gerard con la torcia mi mostrava la strada.

"Come fai a sapere che mi chiamo Anthony? E si può sapere dove stiamo andando?" distrussi il silenzio da noi creato.

"Lo so perché ho curiosato nella tua cartella, stiamo andando in segreteria a cercare le chiavi della porta principale. Sai, per evadere."

"Questa si chiama violazione di privacy!" esclamai, dandogli un piccolo colpo al braccio, "Non puoi guardare la mia cartella senza permesso!"

"Non ti scaldare principessa, sei brutto quando ti arrabbi. Ah no, sei brutto già di tuo." Strinsi i pugni a fianchi e mi morsicai la lingua, per evitare di prenderlo a calci nelle palle.

Prison • FrerardDove le storie prendono vita. Scoprilo ora