1 Prologo

3K 114 58
                                    

Due anni dopo...

Prepararsi per la festa non richiede molto tempo, un vestito molto mini e molto scollato, scarpe col tacco, trucco pesante e tutta la voglia del mondo di divertirmi. Non che in questi due anni, non lo abbia fatto ma qui, non mi conosce nessuno e devo subito chiarire quale sia il mio obiettivo. Tiro ancora più su la gonna e dopo un'ultima occhiata, posso dire di essere pronta. Il bussare alla porta, mi fa accorrere e una volta aperto, mi butto tra le braccia dell'unica persona che mi è rimasta accanto, Jackson, visto che Liz è in un'altra città a studiare.
<< Sei uno schianto, dolcezza>> si complimenta, guadagnandosi un bacio sulla guancia. Con lui posso essere me stessa, la vera Mia, quella che è sopravvissuta dopo di lui. Mi prende sottobraccio e ci incamminiamo verso la confraternita, dalla quale sta' uscendo della musica a livelli assordanti. Entriamo, tra le solite occhiate di maschi e femmine, delle quali non ci importa. Jackson per il fatto che si è sposato con Ace, pochi mesi fa, io perché voglio solo divertirmi. Arrivare al bancone dei drink è la regola e subito ci scoliamo degli shot, mentre lui si fa i selfie da mandare al marito ed io mi guardo attorno. La mia attenzione viene attirata da uno stangone, capelli cortissimi castani, sul metro e novanta, giubbotto di pelle. Mi dà le spalle, mentre appoggiato al bancone, parla con un ragazzo, anche lui matricola come dice il piccolo distintivo appuntato alla polo rossa. Si mette eretto e si sfila il giaccone, per buttarlo indifferente su una sedia, lì accanto. I movimenti sono aggraziati e svelta, giro la testa perché non voglio fare la fine di due anni fa, facendomi distruggere da un uomo. Continuo a bere, sempre stando attenta a non superare il limite, almeno quando sono col mio amico. La serata prosegue, mentre sento che da quella specie di cucinotto, provengono strani strilli e risate. Non guardo mai, in quella direzione, per non cadere in tentazione. Alla fine, cominciano a gridare in coro " Penitenza, penitenza" ripetendolo come se fosse una cantilena. Vedo il tipo alto che incappucciato, viene portato al centro della stanza, dove due suoi amici, credo almeno che lo siano, lo tengono in piedi. Una rossa ed una bionda, si mettono ai due lati di lui e iniziano a sbottonargli la camicia, mentre un sorriso mi affiora. Gliela sfilano di colpo e quasi, muoio.

Il torace, completamente ricoperto di tatuaggi, che arrivano fino al collo , da cui ne spunta uno, mastodontico, sul petto. Due ali enormi e bellissime, al cui centro, in lettere maiuscole e gigantesche appare un nome...

Mia. 

 

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
SIAE Darkness & Light 2-Obscurity SU AMAZONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora